Rota, Morricone e Piovani insieme in un cd

Alla presentazione di "Cinema per Archi" Nicola Piovani ha detto: "Non ho mai pensato di abbandonare il cinema"; Ennio Morricone è di nuovo al lavoro con Giuseppe Tornatore


Cinema da Oscar nel cd “Cinema per Archi” con gli Archi di Santa Cecilia diretti da Luigi Piovano e con le note dei compositori italiani più premiati dall’Academy Awards, Nino Rota, Ennio Morricone e Nicola Piovani.
“Cinema per Archi”, in uscita il 1 dicembre e co-prodotto dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e dalla casa discografica Outhere per Arcana, riunisce i tre premi Oscar in un unico lavoro, attingendo dalle opere che hanno fatto la storia del cinema mondiale e dai brani meno conosciuti.

“Ricevo tante proposte – ha detto Ennio Morricone alla presentazione – Ai registi americani rispondo di venire in Italia prima, per parlare della colonna sonora e poi per le registrazioni. Per fortuna non lo fanno e rinunciano, altrimenti sarei incastrato. Per quanto riguarda i registi italiani, invece, non posso dire sì a tutti. Ma dico sì a Giuseppe Tornatore: sto lavorando con lui per le musiche del prossimo film e per un altro lavoro”.

Così, Morricone, 89 anni, ha commentato la sua rinnovata collaborazione con il regista di Nuovo Cinema Paradiso, molti decenni dopo quella fortunata prima esperienza di lavoro insieme. 

E sul rapporto con il cinema ha detto: “C’è un’enorme differenza tra la musica assoluta e la musica per il cinema. Nel primo caso il compositore scrive per se stesso ed è poco interessato al fatto che all’ascoltatore piaccia o meno. Lavorare per il cinema, invece, significa scendere a compromessi, perché bisogna fare i conti con quello che vuole il regista, con quello che richiede il copione, con quello che si aspetta il pubblico”. “Ho scritto pezzi difficilissimi – ha aggiunto il maestro – sapendo che sarebbero stati scartati dai registi come è di fatto avvenuto. Di fatto mi sono sentito sacrificato”. Morricone ha rivelato anche che all’inizio considerava i due mondi inconciliabili e che solo con il passare del tempo ha accettato l’idea che potessero avvicinarsi fino ad arrivare alla conclusione che “la musica da cinema è un ritorno all’idea wagneriana di un’opera che racchiude tutte le arti”.

A questo proposito, Piovani ha dichiarato: “Non ho mai pensato di abbandonare il cinema. Ho detto che gli ho dedicato tantissimo tempo (ho scritto colonne sonore per 180 film), trascurando altri progetti che avevo in mente. Ma non è vero che ho lasciato e infatti sto scrivendo le musiche per il nuovo film di Gabriele MuccinoA casa tutti bene”. 

Il compositore di La vita è bella ha diviso il suo lavoro tra il cinema e il teatro, attività che privilegia soprattutto negli ultimi tempi. La differenza tra i due mondi per il direttore d’orchestra sta soprattutto nella densità della scrittura: “Nei film i brani durano un paio di minuti, anche meno, hanno l’obbligo dell’immediatezza e di per sé possono essere anche poco significanti”. 

Viola Brancatella
09 Ottobre 2017

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