Artigiani del cinema

Le ricadute sul territorio della nuova legge cinema sono state al centro di una tavola rotonda alla Mostra di Pesaro, occasione per presentare opportunità di sostegno alle imprese audiovisive


PESARO – Le ricadute sul territorio della nuova legge cinema sono state al centro di una tavola rotonda alla Mostra di Pesaro moderata da Claudio Salvi e introdotta da Pedro Armocida e dall’assessore alla Bellezza del Comune Daniele Vimini.

Federica D’Urso del MiBACT ha illustrato le novità salienti della riforma di sistema, “un quadro legislativo così compiuto, che mancava in Italia da 50 anni, è nato attraverso il dialogo con le categorie con l’obiettivo della crescita del settore, obiettivo che non può essere pensato solo a livello nazionale e che comprende ormai l’audiovisivo nel suo complesso, non solo il cinema, ma anche le serie e i videogiochi”. E’ una legge, ha sottolineato D’Urso, scritta in modo teorico e astratto, “pensata per non essere attaccata dai governi che si avvicendano, anche se ovviamente questo è da vedere”. Nel 2018 la dotazione economica è di 434 mln di €, oltre la metà dei quali andranno al tax credit. Altro punto interessante il riconoscimento della figura delle Film Commission e del ruolo delle Regioni con la nascita di un nuovo organo di coordinamento delle politiche tra Stato e Regioni presso il MiBACT.

Flavia Barca del Consiglio superiore Cinema e Audiovisivo del MiBACT ha esposto i benefici delle politiche di sostegno sul territorio: “In Puglia, a fronte di 10 milioni di investimenti pubblici, ci sono stati ritorni di 46 milioni di euro e l’effetto propulsivo della filiera audiovisiva si avverte anche sulle altre filiere, dal turismo ai beni cultuali all’artigianato. E’ importante capire gli elementi di competitività di un territorio, favorire lo sviluppo dell’industria audiovisiva locale, creare opportunità di incontro tra capitale interno ed esterno, sollecitare una nuova coscienza industriale e lavorare sull’identità locale”. Il produttore Emanuele Nespeca, membro del comitato esecutivo Confederazione Nazionale Artigianato e Piccola e Media Impresa Cinema, ha spiegato come la Cna protegga le piccole aziende. “Io mi sento un artigiano del cinema e penso che questa lobby, radicata sul territorio, sia fondamentale, tra l’altro ci stiamo attrezzando per dare un servizio di consulenza sulla Legge”. Mario Perchiazzi, presidente nazionale Cna Cinema, ha sottolineato l’impostazione non romano centrica. “Presto parleremo col nuovo ministro e abbiamo scritto una lettera al MiBACT per chiedere una proroga sulla nuova piattaforma, perché le richieste di tax credit dovrebbero chiudere tra pochi giorni”.

Anna Olivucci, responsabile Marche Film Commission e Fondazione Marche Cultura, ha parlato nel dettaglio del sistema cinema regionale. “Dal 2014 al 2018 abbiamo fatto due bandi con fondi comunitari e tra luglio e settembre partirà il terzo bando. Finora ci sono stati 1 mln 240mila euro di investimenti con una ricaduta economica del doppio. Tra i film prodotti nella regione Io ci sono, il cortometraggio Cosi in terra, finanziato con 20mila euro, La strada dei Samouni vincitore del premio per il miglior documentario all’ultimo festival di Cannes”.

Prima della tavola rotonda il produttore Enrico Ripalti ha raccontato la sua esperienza per il film La banda Grossi, che arriverà in sala il 20 settembre. Western risorgimentale, la pellicola narra una vicenda di brigantaggio nel nord delle Marche ed è stata realizzata non senza difficoltà.

Cristiana Paternò
22 Giugno 2018

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