Da Sordi ai Taviani, il grande cinema non va in vacanza

Il Centro Sperimentale moltiplica le iniziative con una rassegna di cinema contemporaneo e del passato nel Parco Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme


Il Centro Sperimentale non va in vacanza. Anzi, durante i mesi estivi, moltiplica le iniziative con “Per il cinema italiano. Memoria, Presente e Futuro”, una rassegna di film nel Parco Archeologico di Santa Croce in Gerusalemme, negli spazi all’aperto di fronte al MiBACT. A presentare l’iniziativa, alla Casa del Cinema, il presidente del Csc Felice Laudadio, che ha lamentato il disinteresse del Comune di Roma. “Siamo un pezzo dell’Estate Romana e abbiamo il significativo apporto della Regione Lazio, ma ancora una volta dobbiamo incassare una delusione per la totale latitanza dell’amministrazione Capitolina. Tra l’altro abbiamo anche proposto di recuperare una sala storica, il Rialto, che potrebbe ospitare la programmazione della Cineteca Nazionale in futuro e speriamo che ci sia una risposta positiva che finora non c’è stata”. Una polemica che il DG Cinema Nicola Borrelli ha voluto smorzare, rassicurando: “Con il vicesindaco Bergamo abbiamo un ottimo rapporto, le istituzioni possono e devono dialogare perché quando litigano hanno torto o ragione entrambe”. 

Nasce proprio dalla collaborazione tra istituzioni – appunto il Csc e il MiBACT ma anche Istituto Luce Cinecittà – la rassegna che parte il 30 giugno e prosegue fino al 21 luglio. Le serate sono a ingresso gratuito con concerti prima delle proiezioni, che iniziano alle 21 circa, ovviamente con il buio. Il programma si muove tra passato e presente con un ciclo di sette film della stagione appena conclusa (si apre con Smetto quando voglio Ad honorem di Sydney Sibilia) scelti dal critico Enrico Magrelli. Quindi ci sarà una selezione di opere restaurate scelte in accordo con la conservatrice della Cineteca Nazionale Daniela Currò, tra cui Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, restaurato da Luce Cinecittà (9 luglio) alla presenza del regista; una personale dei fratelli Taviani curata da Franco Mariotti, che sposta qui il suo Primo piano sull’autore ormai “orfano” di Assisi (anche questo evento è in collaborazione con il Luce e prevede una tavola rotonda a cui parteciperanno Paolo Taviani e i familiari del compianto Vittorio). Molti gli ospiti, dal compositore Michael Nyman agli attori Lina Sastri e Fabrizio Gifuni che riceveranno il diploma honoris causa del Csc, come pure Matteo Garrone. E ancora Carlo Verdone che fa parte, con Giancarlo Giannini, del cda della Scuola nazionale di cinema. Verdone introdurrà la visione del restauro di una commedia che compie 50 anni, Il medico della mutua di Luigi Zampa, uno dei film più celebri di Alberto Sordi. Ci saranno poi Miseria e nobiltà di Mario Mattoli con Totò, oggetto anche di una mostra in cui è possibile visitare il set ricostruito dagli allievi di scenografia del Csc, Il deserto rosso di Antonioni e Ricomincio da tre di Massimo Troisi. L’altra mostra, a cura di Alberto Crespi, si intitola “L’Italia restaurata” e propone un viaggio nei fotogrammi e nelle foto della Cineteca Nazionale. L’arena è a ingresso libero. “Su questo tema – interviene Borrelli – ci sono state polemiche da parte di alcuni esercenti, ma in questo caso sarebbero fuori luogo. E’ giusto che la collettività possa fruire di film che, per quanto riguarda le opere recenti, sono tutte finanziate dallo Stato”. 

Altri restauri in corso d’opera, che non vedremo però all’arena di Santa Croce, sono Good Morning Babilonia dei Taviani (1987) che sarà presentato l’8 agosto al Festival di Locarno e che è stato restaurato nei laboratori di Cinecittà con la supervisione di Beppe Lanci per la fotografia e di Federico Savina per il sonoro. Italiani brava gente (1964) di Giuseppe De Santis che sarà presentato alla Festa di Roma, che reintegra il film con i tagli di censura, presenti nella versione sovietica ed è un restauro finanziato da Paolo Rossi Pisu, figlio di Raffaele Pisu, tra i protagonisti insieme a Riccardo Cucciolla e Andrea Checchi. E ancora Il portiere di notte di Liliana Cavani (1974) in collaborazione con Luce Cinecittà e con la supervisione della stessa regista. E La notte di San Lorenzo (1982), uno dei film più amati e famosi dei Taviani. Per alcune di queste opere si potrebbe pensare anche a una distribuzione nelle sale: “L’esperienza di Ultimo tango a Parigi ha dimostrato che esiste un pubblico interessato”, ha spiegato Laudadio. 

Tra le altre iniziative annunciate da Laudadio, affiancato in conferenza stampa da Giancarlo Giannini e dal direttore generale Marcello Foti – oltre a un’intensa attività editoriale – la produzione dell’opera prima dell’ex allieva Letizia Lamartire Saremo giovani e bellissimi con Barbora Bobulova, Alessandro Piavani e Massimiliano Gallo e con le musiche di Matteo Buzzanca. E la neonata collaborazione con la Scuola d’arte Barreira A+D di Valencia per tre master in cinema e nuovi media che si terranno tra Italia e Spagna con insegnanti dei due paesi.  

A questo link il programma completo della rassegna Per il cinema italiano

Cristiana Paternò
28 Giugno 2018

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