Ciao Carlo. Il ricordo di Verdone, De Sica e Boldi

​Le reazioni del mondo del cinema e quelle delle istituzioni alla scomparsa del regista Carlo Vanzina: il ministro della cultura Alberto Bonisoli al presidente Anica Rutelli, 100autori, Antonio Monda


Il Ministro dei beni e delle attività culturali, Alberto Bonisoli

“La notizia della scomparsa di Carlo Vanzina mi addolora. Il cinema italiano perde un grande regista che ha saputo cogliere con abilità e intelligenza gli aspetti tipici della commedia all’italiana. E’ stato il signore della commedia all’italiana. Le sue pellicole hanno lasciato il segno e caratterizzato un’epoca”.

Il presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati

“Con la scomparsa di Carlo Vanzina il nostro cinema perde un personaggio tra i più amati dal pubblico. Figlio del grande Steno, seppe interpretare la realtà del nostro Paese con una comicità schietta e senza fuorvianti intellettualismi. Alla sua famiglia e ai suoi amici esprimo il mio personale cordoglio e quello del Senato della Repubblica”.

Carlo Verdone

“Ho saputo da poco che ci ha lasciato Carlo Vanzina. Mio caro amico, persona squisita, persona perbene, ha lottato per mesi come un leone. Sono veramente triste. Abbraccio Lisa, la moglie, e le sue figlie. E il fratello Enrico con tutto l’amore che ho. Buon viaggio Carletto mio adorato. Con la pacatezza che lo distingueva, Carlo sembrava un cineasta d’altri tempi. La domenica o il sabato mattina avevamo preso l’abitudine di telefonarci e parlavamo magari dei film visti la sera prima e commentavamo poi insieme le cose del mondo. Ogni tanto parlavamo della critica e lui era molto dispiaciuto. Carlo credeva ci fosse bisogno anche di un cinema di evasione e, va detto, lui ha raccontato con grande bravura il mondo dei giovani degli anni Ottanta come il suo ambiente. E lo ha fatto sempre con un grande senso di pulizia, di educazione, senza volgarità. Era sempre delicato con il racconto che stava affrontando  e, sicuramente, meritava più rispetto da parte della critica”.

Christian De Sica

“Ho fatto trenta film con lui e il fratello e gli devo molto. Aveva tanti progetti solo un mese fa mi aveva proposto una sceneggiatura per un film da fare in Francia. Il fatto è che non voleva andarsene, ha combattuto fino alla fine. Io gli mandavo foto del film che sto girando a Milano e lui mi rispondeva con cuori e baci. Avevamo, insomma, un bellissimo rapporto d’amicizia durato fino alla fine, l’avevo sentito solo pochi giorni fa. La sua gentilezza? Era la stessa del padre Steno”.

Massimo Boldi

“Il primo film in assoluto di Carlo l’ha fatto con me, Luna di miele in tre. Poi ne abbiamo fatti tanti. Eravamo proprio amici veri. Abbiamo creato un genere, il film di Natale, per regalare un sorriso a tutti gli italiani. Abbiamo dato il ‘la’ a un genere straordinario che per un quarto di secolo ha dominato gli incassi al botteghino e si è conquistato il gradimento del pubblico che è straordinario. Faceva un film in tre giorni. Voleva lavorare, fare presto. Aveva grande signorilità, grande simpatia, un gentleman del cinema, e un gentleman come uomo, padre e marito”.

Fausto Brizzi

“Devo tutto a Carlo ed Enrico. Prima come spettatore, poi come allievo e infine, ho avuto il piacere anche di firmare delle sceneggiature insieme. Il fratello Enrico è stato il primo che mi ha dato fiducia quando ero ragazzo e mi ha fatto iniziare a lavorare. Carlo era il cinema che amo, quello pop artigianale e appassionato, e tanti suoi film resteranno per sempre nell’immaginario collettivo. Come solo i grandi autori sanno fare. Alla faccia di tanti critici che oggi diranno che l’avevano sempre detto”.

Antonio Monda, direttore artistico della Festa del cinema di Roma

“Carlo Vanzina ha saputo raccontare con intelligenza e spesso con grande preveggenza le debolezze e le mode della società italiana contemporanea. Colto e raffinato, ha scelto di parlare al grande pubblico: sarò onorato di ricordarlo e omaggiarlo alla Festa del cinema”.

Laura Delli Colli, alla guida della Fondazione Cinema e presidente del SNGCI

“Carlo Vanzina non è stato solo il regista della comicità che ha regalato risate e leggerezza a milioni di spettatori. Colto e appassionato. A volte caustico e irriverente come tante battute dei suoi film – sempre scritti con il fratello Enrico – ci lascia un ritratto unico del costume – e del malcostume – di un Paese che ha raccontato con curiosità, mettendo anche la cronaca nello specchio di un cinema che non ha mai dimenticato la lezione di Steno, lo sguardo di Alberto Sordi, la grande scuola di Mario Monicelli. Ci lascia una raffica di titoli nel segno della più autentica comicità nazionalpopolare. Sarà impossibile dimenticare il suo garbo, la sua cultura, il suo tratto gentile, il grande rispetto per il pubblico e la passione di una vita per oltre quarant’anni dedicata al cinema”.

Piera Detassis, presidente e direttore artistico dei David di Donatello

“Abbiamo perso davvero troppo presto la grazia, l’arguzia e la cultura cinematografica di Carlo Vanzina. Erede della tradizione del grande cinema popolare italiano, in coppia con il fratello Enrico ci ha raccontato come eravamo e come avremmo sperato di non essere, radiografando l’Italia degli ultimi quattro decenni. Lo salutiamo con un abbraccio tristissimo e insieme riconoscente”.

Francesco Rutelli, presidente dell’Anica

“Carlo Vanzina, un gentiluomo e un innovatore. Ha segnato assieme a suo fratello Enrico una trasformazione incisiva e gentile, ironica e curiosa del modo di fare cinema in Italia. Muore troppo presto, ci mancherà come amico, come artista e come spirito libero”.

Andrea Purgatori per l’Associazione 100autori

“Dopo una lunga malattia affrontata con coraggio è morto un grande autore, un amico, che con i suoi film ci ha fatto sorridere e ci ha spinto a pensare. Brillante, acuto, gentile, re della commedia all’italiana, figlio d’arte e fratello minore dello sceneggiatore e amico Enrico. Carlo era un uomo dolce, un artista che aveva capito e raccontato tanto e prima di tanti altri. Ha firmato alcuni dei maggiori successi del cinema italiano degli ultimi trent’anni e ciò nonostante non ha mai mancato di spendersi nelle battaglie per i diritti dei colleghi con minor forza contrattuale della sua, fornendo sin dall’inizio ai 100autori il suo sostegno costante, con un’eleganza e una generosità davvero rari. A Carlo va la gratitudine di tutti i suoi colleghi e amici e a Enrico e alla famiglia Vanzina va l’abbraccio più affettuoso di tutto il cinema italiano”.

Ischia Global Film & Music festival

“Siamo vicini alla moglie Lisa, alle figlie Assia, Isotta e Virginia e al fratello Enrico nel ricordo dell’indimenticabile artista e gentiluomo. Il Legend Award con il quale lo onoriamo desidereremmo consegnarlo alla famiglia e ai suoi attori”. L’isola ospiterà una rassegna dei successi dei Vanzina, firmati dal regista scomparso e dal fratello sceneggiatore Enrico per una settimana a partire dal 15 luglio.

ssr
09 Luglio 2018

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