Festa in crescita. Il pubblico premia ‘Il vizio della speranza’

Durante la conferenza di chiusura è stato consegnato anche il premio del pubblico BNL al film 'Il vizio della speranza' di Edoardo De Angelis


Sono i crescita i numeri della Festa del Cinema di Roma, secondo quanto annunciato oggi dal direttore Antonio Monda durante la conferenza stampa di chiusura – domani solo repliche e un incontro con le due sorelle Rohrwacher – durante la quale è stato consegnato anche il premio del pubblico BNL al film Il vizio della speranza di Edoardo De Angelis. Leggi la reazione del regista.

I dati ufficiali parlano di un incremento del 6% di riempimento delle sale, e di un interesse aumentato da parte della stampa e degli organi di informazione: +1% di articoli sui quotidiani nazionali e locali, +2% di articoli web, + 1% sulla stampa internazionale, +13% addirittura sui media internazionale e un’esplosione sui social (+12 facebook, +13 twitter, +48 instagram, + 30 YouTube). Per quanto riguarda il voto per il premio del pubblico si parla di un aumento del 20% di votanti, con un 56% occupato da pubblico femminile e un’età media di 40 anni. Proiezioni totali 266, per 91 film e 31 retrospettive e omaggi, 30 paesi coinvolti con 4 sale utilizzate in auditorium, 10 in città e in totale 72 partner.

“Molti film erano accompagnati dai talent – ci tiene a sottolineare Monda – Ma soprattutto abbiamo avuto talent che sono venuti senza avere nulla dha promuovere, solo perché credono nella festa, come nel caso di Sigourney Weaver o Isabelle Huppert. La stessa Cate Blanchett ha accettato di venire ben prima che si decidesse di promuovere anche il film di Eli Roth di cui fa parte, Il mistero della casa nel tempo. Ma non si tratta solo di chi c’è. Conta soprattutto quello che fa: è facile far venire una star, farle indossare un abito firmato e buttarla sul red carpet. Più difficile convincere Martin Scorsese a tenere due lezioni di cinema da più di un’ora. Questo è quello che ci contraddistingue. Di film italiani ne avevamo due, oltre a quello che ha vinto il premio c’era Diario di tonnara. Io credo che sia giusto così: non ha senso prendere film perché sono italiani, ha senso sceglierli perché sono buoni e se sono italiani ben venga. Il budget è sempre di 3 milioni e 419mila euro. Se ne avessimo il 15, 20 percento in più potremmo fare molto altro, ad esempio quest’anno due grandi star internazionali non sono potute venire proprio per questioni di budget. Faccio un appello per le prossime edizioni, ringraziando al contempo tutti gli sponsor e in particolare il main che è BNL”.

In conferenza anche il vice presidente di Fondazione Cinema per Roma Laura Delli Colli, attualmente delegata alla guida della Fondazione: “E’ stata un’edizione importante – dice – con un grande colpo d’occhio e tanto spazio al cinema italiano e all’universo femminile. Offerta variegata, tanto che ai cinefili è stato imposto necessariamente qualche sacrificio, ma ricordiamoci che il senso di una festa è diverso da quello di un festival. Le criticità sono legate all’aumento di sale e mi piacerebbe che in futuro fossero più coinvolte le sale cittadine, naturalmente la fondazione continua a lavorare tutto l’anno con il CityFest che lo scorso anno ha realizzato più di 150 eventi. Senza dimenticarci quello che si fa dietro le quinte, con la firma di molti accordi internazionali e bilaterali tra cui ci piace qui citare quello che ci porta a sostenere tanti piccoli festival sparsi sul territorio e in città durante l’anno. Un grande ringraziamento va alla stampa, non solo ai critici ma soprattutto ai cronisti che ogni giorno aiutano a dare risonanza alla manifestazione”.

27 Ottobre 2018

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