Ötzi, una mummia per amico

Tre ragazzini, una strega e un uomo preisorico tornato in vita dopo 5000 anni. Sono gli ingredienti di Ötzi e il mistero del tempo, family fantasy targato One More Pictures


Tre ragazzini, una strega e una mummia tornata in vita dopo 5000 anni. Sono questi gli ingredienti per la grande avventura messa in scena in Ötzi e il mistero del tempo, family fantasy ambientato nei boschi del Trentino Alto Adige in uscita l’8 novembre.

A pochi giorni dal trasloco in un’altra città, l’undicenne Kip si reca al museo di Bolzano a salutare la mummia Ötzi per l’ultima volta, quando accade qualcosa di magico: Ötzi si risveglia, cominciando a rigenerarsi. Sarà allora che assieme agli amici di sempre, il ragazzino dovrà aiutare la mummia a non finire nelle mani sbagliate, quelle di una strega che cura gli attacchi di rabbia divorando dolci e caramelle, che ha il volto di Alessandra Mastronardi, qui nel suo primo ruolo da villain. Ma nel film c’è anche Vinicio Marchioni che interpreta papà di Kip. Inseguiti per i boschi e le montagne, la combriccola di Kip e Ötzi vivrà giorni spericolati, arrivando a confrontarsi coraggiosamente con le proprie paure e fragilità.

Partendo da un dato reale importante, quello archeologico che vede nel film la presenza di una delle mummie più importanti del mondo, Ötzi, ovvero l’Uomo di Similaun, la pellicola costruisce una storia di discendenza familiare avvolta nella magia degli sciamani e racconta quel momento nella vita dei giovani protagonisti in cui l’infanzia sta finendo, evidenziando insegnamenti e valori utili non solo alla vita futura dei tre giovani ma anche alla metabolizzazione del trauma cui Kip è obbligato dalla vita a far fronte.

Come nella migliore tradizione del cinema tipicamente di genere, infatti, Ötzi propone attraverso la metafora del fantastico un tema importante e universale: l’elaborazione del lutto. Obiettivo perseguito fin dall’inizio dalla produttrice del film, Manuela Cacciamani (assieme a Rai Cinema) che è anche la coautrice del soggetto di Ötzi. “Il genere puro è sempre stata la mia passione, insieme alla profonda convinzione che in Italia lo abbiamo sempre saputo fare – spiega Cacciamani che della factory One More Pictures è la fondatrice – Abbiamo avuto il coraggio di andare dritti e senza esitazioni su un prodotto Fantasy, Family e Adventures”.  

A farle eco, il regista, Gabriele Pignotta che dopo anni di teatro vanta ora una robusta esperienza nella direzione al cinema e in tv. “Volevamo raccontare una storia di amicizia e di valori, come il coraggio, che si trasmettono di generazione in generazione rimanendo i pilastri della nostra esistenza: in questo contesto quello che è un importante ritrovamento archeologico dà alla storia i connotati di un’avventura umana che speriamo non venga dimenticata dal cuore dei piccoli spettatori”.

Una scommessa in parte già vinta visto che i ragazzi della giuria del Festival di Giffoni hanno votato il film come il migliore della sezione Elements +6 di quest’anno. Dopo gli horror Fairytale e Neverlake, due dei quattro film italiani più visti all’estero nel 2014, e l’esordio nelle sale italiane l’anno seguente con In fondo al bosco, thriller dalle atmosfere soprannaturali coprodotto da Sky, One More Pictures torna in sala ribadendo la convinzione che anche da noi sia possibile realizzare film di genere ma con respiro internazionale, non a caso il film è girato in inglese e ridoppiato in italiano.

Ora la società di produzione decide di alzare ulteriormente l’asticella scegliendo di esordire anche nella distribuzione in sala: per Ötzi e il mistero del tempo, infatti, One More Pictures ha pensato a una grande operazione che vede coinvolti centri commerciali, baby influencer e un contest per ragazzi.

 

Il film è distribuito in queste sale:

 

 

redazione
31 Ottobre 2018

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