Widows, donne e neri per l’heist movie di Steve McQueen

In uscita il 15 novembre con la Fox Widows Eredità criminale, il nuovo film di Steve McQueen ispirato a una serie tv anni '80


Un corso introduttivo Krav Maga, l’arte marziale usata come metodo di autodifesa nel combattimento corpo a corpo, per presentare a un gruppo di giornaliste, tutte rigorosamente donne, Widows Eredità criminale. La tecnica nata dei ghetti ebraici dell’Europa centro-orientale durante la prima metà del XX secolo e raffinata in Israele, è particolarmente adatta all’empowerment femminile, in tempi in cui le aggressioni si moltiplicano, ed è sembrato il modo giusto per entrare nel mood del nuovo film di Steve McQueen, un heist movie al femminile (va di moda: vedi anche Ocean’s 8) che il raffinato regista e artista londinese (Shame, Hunger, 12 anni schiavo, per il quale ha vinto l’Oscar) ha realizzato in nome di una sua passione adolescenziale. Ovvero quella per la serie tv anni ’80 scritta dalla grande giallista e ideatrice di fiction Lynda La Plante su una banda di vedove di criminali. Dopo la morte dei rispettivi mariti, le signore si mettono insieme per realizzare una spettacolare rapina che le costringe a sfoderare creatività e aggressività, spinte dall’istinto di sopravvivenza. E con la consapevolezza – molto in linea con la filosofia Krav Maga – che la miglior difesa (anzi l’unica) sia l’attacco. 

McQueen, anche autore della sceneggiatura insieme a Gillian Flynn (l’autrice di Gone Girl), cambia l’ambientazione, dalla Londra degli anni ’80 alla Chicago di oggi, per imbastire una vicenda all’ombra della corruzione politica (e con un forte retrogusto razziale), con tanto di colpo di scena che ribalta tutto a metà del percorso. Il film, nelle sale italiane dal 15 novembre con 20th Century Fox, è stato accolto benissimo a Toronto e al London Film Festival, con recensioni entusiastiche (un consenso del 96% su Rotten Tomatoes).

Protagonista assoluta è Veronica (Viola Davis, in un ruolo inedito e muscolare), vedova inconsolabile del capobanda Harry (Liam Neeson). La coppia interrazziale non si è mai ripresa dalla morte di un figlio ventenne, ucciso dalla polizia per il solito equivoco del controllo dei documenti in auto. Ora Veronica si trova minacciata dai gangster che rivogliono il malloppo dell’ultimo colpo di Harry, 2 milioni di dollari destinati a Jamal Manning (Brian Tyree Henry), candidato alle elezioni del distretto e sfidante del bianco e altrettanto senza scrupoli Jack Mulligan (Colin Farrell). Così Veronica decide di realizzare un furto progettato dal defunto marito mettendosi con le altre vedove, anche loro rimaste senza niente e dunque disposte a tutto: Linda (Michelle Rodriguez) è una mamma di due bambini che ha perso il negozio per debiti di gioco del coniuge, Alice (l’emergente Elizabeth Debicki) è costretta a fare la squillo per mantenersi. Si aggiunge al gruppo Belle (Cynthia Erivo), madre single che si barcamena fra più lavori e che sarà l’autista della banda.

“Mi immedesimavo nella storia di Widows – ha spiegato il regista – perché parlava di donne che venivano costantemente sottovalutate, che non erano considerate capaci di nulla. In quel periodo, da ragazzino nero, subivo lo stesso trattamento a scuola. Vederle reagire e compiere qualcosa di impensabile grazie alle proprie capacità ha avuto un profondo effetto su di me”.

“Mi piace interpretare personaggi che ribaltano la visione degli altri su di loro, come nella vita mi piace sorprendere chi mi sottovaluta – ha detto Viola Davis a Toronto -. E’ quando ti trovi in terribili circostanze che scopri realmente di cosa sei fatto, come succede alle donne del film. Questa storia rappresenta anche una metafora molto efficace sui cambiamenti. Le persone cambiano quando sono costrette, come capita alle protagoniste che devono prendere il controllo della propria vita”. Nel cast anche il veterano Robert Duvall in un cameo. 

Cristiana Paternò
09 Novembre 2018

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