Tra i 65 film ammessi alla selezione ufficiale dei Nastri d’Argento-Doc, ben 16 sono opere prodotte e/o distribuite da Istituto Luce Cinecittà. In particolare 10 sono i titoli presenti nella categoria Cinema del reale: 1938: quando scoprimmo di non essere più italiani di Pietro Suber, Arrivederci Saigon di Wilma Labate, Bulli e pupe – Storia sentimentale degli anni ’50 di Steve Della Casa e Chiara Ronchini, Butterfly di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, Come vincere la guerra di Roland Sejko, Conversazioni atomiche di Felice Farina, Diario di tonnara di Giovanni Zoppeddu, Giosetta Fioroni – Pop sentimentale di Gabriele Raimondi, Il mare della nostra storia di Giovanna Gagliardo, Ora e sempre riprendiamoci la vita di Silvano Agosti.
Sono invece 6 i titoli presenti nella categoria Cinema e spettacoli: Armando Trovajoli – Cent’anni di musica di Mario Canale e Annarosa Morri, Ho rubato la marmellata – Vita di un artista politicamente scorretto di Gioia Magrini e Roberto Meddi, Muse e dei di Gianfrancesco Lazotti, “Sono Gassman!” Vittorio re della commedia di Fabrizio Corallo (coprodotto anche da Luce Cinecittà), The Fabulous Trickster – In viaggio con Antonio Infantino di Luigi Cinque e The King of Paparazzi – La vera storia di Giancarlo Scarchilli e Massimo Spano.
Nei prossimi giorni verranno annunciati i film finalisti dei Nastri d’Argento-Doc, poi vincitori, anche di una ‘cinquina’ speciale dedicata per la prima volta, quest’anno, ad una scelta di film-evento sull’Arte che hanno conquistato con particolare successo anche il pubblico delle sale. I premi saranno consegnati mercoledì 27 febbraio a Roma, ancora una volta nello spazio WEGIL in Largo Ascianghi.
Leggi la lista dei titoli – con i 5 eventi d’Arte, 40 titoli di ‘cinema del reale’ e 20 dedicati a Cinema e Spettacolo – che i Giornalisti Cinematografici annunciano ricordando che la preselezione (coordinata dal delegato Sngci per documentari e cortometraggi, Maurizio di Rienzo) riguarda per regolamento film proposti nell’anno solare 2018 da festival e rassegne, e/o diffusi poi in sala o su un canale tv o in dvd.
Si tratta di film che riguardano, oltre il ‘Cinema del reale’, anche la memoria dello Spettacolo in cui è sempre più incisivo il ruolo del documentario. E’ stata invece per quest’anno esclusa come una vera e propria sezione l’esperienza della docufiction d’autore, una declinazione del racconto cinematografico che, a giudizio del Sindacato, appare in quest’edizione solo nell’ambito della cinquina sugli eventi d’Arte, tra i film sui grandi artisti, che hanno sorpreso per l’accoglienza del pubblico, oltre la forte capacità divulgativa attraverso il linguaggio del cinema.
L'attrice Anna Ferzetti ha condotto una serata ritmata e brillante, in cui hanno trovato spazio la canzone di Noemi Domani è un altro giorno e l'interpretazione di Almeno tu nell'universo di Serena Rossi. Ai Nastri d'Argento ha trionfato Il traditore di Marco Bellocchio: "Io sono per la meritocrazia, un valore non molto amato dalla sinistra, e io questi premi credo di averli meritati”. In chiusura un ricordo di Pietro Coccia
"Nino Manfredi non è stato solo un grandissimo attore, ma uno dei motivi per cui ho deciso di fare questo lavoro. Sono felice di questo premio, di cui sento il peso e la responsabilità", ha detto Fresi, che ai Nastri d'Argento ha vinto anche il premio come Miglior Attore di Commedia. Presto lo vedremo ne Il regno e ne Il grande passo, al fianco di Giuseppe Battiston
Il film su Buscetta conquista, tra gli altri, i riconoscimenti per il Miglior Film e la Miglior Regia. A Taormina anche il sottosegretario ai Beni Culturali Lucia Borgonzoni, al suo debutto ai Nastri d'Argento
L'opera prima Bangla di Phaim Bhuiyan è la commedia dell’anno ai Nastri d’Argento 2019. Premiati anche Paola Cortellesi e Stefano Fresi come migliori attori di commedia. La consegna dei premi sabato 29 giugno al Teatro Antico di Taormina