A Berlino i bugiardi di Tavarelli

E’ stato presentato nel corso del panel ‘Drama - No Borders ‘ organizzato dall’EFM l'adattamento della serie tv inglese 'Liar'. Andrà in onda dal 17 febbraio su Canale 5


BERLINO – E’ stato presentato nel corso del panel ‘Drama – No Borders ‘ organizzato dall’EFM – European Film Market il nuovo lavoro di Gianluca Maria Tavarelli. Si tratta di un adattamento per l’Italia della serie tv inglese Liar, intitolato Non mentire, che andrà in onda in 6 episodi da 50 minuti su Canale 5 a partire dal 7 febbraio. Protagonisti sono Alessandro Preziosi e Greta Scarano.

Tutto parte da una notte di attrazione e passione tra i due personaggi che interpretano. Andrea è affascinante,  simpatico, uno stimato chirurgo e, come le dice la sorella Caterina (Fiorenza  Pieri), sua collega in ospedale, è uno degli uomini più ambiti.  La serata tra i due scorre in modo piacevole, tra loro c’è complicità e attrazione.  Sembrerebbe un appuntamento perfetto eppure, Laura e Andrea non immaginano  quanto questo incontro cambierà le loro vite e le terribili conseguenze che avrà sulle  loro famiglie e sulle rispettive cerchie di amici, colleghi e conoscenti.  La mattina dopo, infatti, se Andrea rivela sorridente al suo amico Nicola (Simone  Colombari) che spera di rivedere presto Laura, lei si risveglia confusa, frastornata  e con uno sguardo perso nel vuoto. Visibilmente stordita e in stato di shock, la donna  confessa alla sorella di essere stata violentata. Poco dopo denuncia Andrea per  stupro. Non ci sono prove, solo le due testimonianze a confronto. La polizia brancola nel buio così la donna espone l’uomo alla gogna mediatica, con tutte le conseguenze del caso.

“Ho fortemente voluto fare questa serie perché mi sembrava che fosse,  particolarmente in questo momento storico, “necessaria” – dice Tavarelli in una nota – Necessaria perché parla di  donne, donne che oggi, purtroppo, sono spesso al centro della cronaca; necessaria  perché parla di come sia labile il confine tra verità e menzogna, di come sia facile,  attraverso i mezzi che la tecnologia ci mette a disposizione, raccontare storie,  generare notizie che immediatamente vengono date per vere, per certe,  indipendentemente dal fatto che lo siano o meno e di come quelle storie, postate in  un attimo, magari senza pensarci, ti inseguano poi per sempre senza poterle più  eliminare o rettificare”.

Nel panel, in cui interviene anche la produttrice di Indigo Carlotta Calori, si parla in particolare della nuova tendenza, per la tv, alla sinergia tra vari paesi. Compagnie inglesi che investono in serie svedesi, compagnie tedesche che lavorano con distributori inglesi. Il tema è la collaborazione in Europa, e se ne parla insieme a Louise Pedersen (CEO, all3media international), Fatima Varhos (Producer, FLX, Svezia), Markus Schafer (Filmpool Fiction, Germania).   

“Ci sono nuove opportunità oggi – dice Calori – Esperienze come quella de L’amica geniale insegnano che il pubblico ora è abituato anche a guardare prodotti in lingua non inglese. Vale per l’Italia come per la Svezia o la Germania. Del resto anche La ragazza del lago, uno dei nostri primi successi, era l’adattamento del romanzo norvegese ‘Lo sguardo di uno sconosciuto’. Abbiamo sentito parlare di Liar la prima volta a marzo e a luglio eravamo già sul set grazie a un lavoro eccelso degli sceneggiatori, che hanno localizzato il tutto spostando l’ambientazione a Torino, enfatizzando alcuni aspetti tipicamente italiani, come ad esempio le reazioni della famiglia”.

“Credo – aggiunge Tavarelli – che la storia avesse un cuore universale, quindi l’adattamento è facile. Diventa una questione di gusto personale, ma il centro della serie originale non era tanto la storia ma il meccanismo narrativo attraverso il quale era raccontata. Nell’adattamento cerco di far vedere situazioni tipicamente italiane chepossano essere interessanti, ma non credo che la trasposizione debba essere esatta, da città di mare a città di mare, eccetera. Va rispettato il concept del concetto facendo sì che però lo spettatore possa godere di qualcosa di nuovo rispetto a quello che ha già visto”.

Andrea Guglielmino
13 Febbraio 2019

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