Pepe Mujica: il “Che senza sigaro” nel doc di Kusturica

Emir Kusturica racconta José Alberto Mujica Cordano, carismatico politico uruguaiano


“Il Che Guevara senza sigaro”, “il Presidente più povero del mondo”, “El Pepe”. Come raccontano i suoi tanti soprannomi, José Alberto Mujica Cordano (Montevideo, 20 maggio 1935), politico uruguaiano conosciuto pubblicamente come Pepe Mujica, è personaggio noto e amatissimo dal suo popolo e non solo, senatore della repubblica e capo dello Stato dal 1º marzo2010 al 1º marzo 2015.

Con un passato da guerrigliero ai tempi della dittatura, fu eletto deputato,senatore e, tra il 2005 e il 2008, fu ministro dell’allevamento, agricoltura e pesca. Fu leader del Movimento di Partecipazione Popolare, raggruppamento maggioritario del Fronte Ampio, fino alle sue dimissioni avvenute il 24 maggio 2009. Il 30 novembre 2009 vinse le elezioni presidenziali. Dal 2005, dopo una lunga convivenza, è sposato con la senatrice e leader storico del MPP Lucía Topolansky. Anche il 2018 è stato un “suo” anno, cinematograficamente: sull’ex presidente dell’Uruguay, alla Mostra del cinema di Venezia, si son visti due film.

Nella sezione Orizzonti è stato programmato Una notte di 12 anni, (La noche de los 12 años) del regista e produttore uruguayano Alvaro Brechner, film di genere carcerario, ma che racconta un fatto finora molto poco conosciuto, le autentiche vicende di eccezionali personaggi, Mujica e i suoi compagni Tupamaros arrestatidurante il periodo della dittatura militare in Uruguay (1973-1985).

In selezione ufficiale, PepeMujica – una vita suprema (El Pepe, una vida suprema), un documentario di Emir Kusturica (ora in uscita in Italia, dal 13 al 16 ottobre con I Wonder Pictures), che, con un soggetto come Mujica, che apostrofa le platee ai suoi comizi affermando che dovrebbero scambiarsi il posto: il popolo su lpalco e lui, il suo rappresentante, di sotto ad ascoltarlo, sceglie la via della conversazione informale.

Il regista serbo offre un ritratto a tutto tondo di José Pepe Mujica (di nonni bosniaci). Prendendo parte alla vita pubblica e privata di Mujica, ha modo di registrarne conversazioni, viaggi, visite e gli ultimi giorni alla presidenza, compreso il suo addio alla sede del governo. Ne viene fuori l’immagine di un uomo che ha tentato di tradurre in ideologia e politica i suoi pensieri semplici e austeri sul presente, sui cambiamenti globali, sulla sostenibilità, sulla militanza e persino sull’amore. Il film è un’intervista/documentario in lingua spagnola su un uomo decisamente carismatico e fuori dal comune. Una persona che il regista serbo ci racconta attraverso i vezzi dell’essere umano ed i simboli della lotta politica. Tra i primi un porongo pieno di erba mate in infusione che Kusturica prova a bere con la bombilla, senza avere la stessa padronanza che invece dimostra per il sigaro. Ma non c’è solo mate nella vita di quest’uomo che cherifiuta agiatezze e orpelli come i cellulari di ultima generazione.

Una casa modesta, un abito semplice che veste da anni, perché “ancora buono”, sono sufficienti per una vita piena e realizzata. Del resto Mujica è uno abituato a centellinare, a riciclare i tappi di plastica che ora compongono la seduta di una panchina pop-art nel giardino di casa.

Ama sporcarsi le mani,  zappare la terra, togliere le erbacce che rischiano di soffocare le pianticelle coltivate nella sua fattoria alla quale dedica ancora l’ardore che il suo corpo ormai ottantenne gli permette. Lo stesso ardore con cui si è immolato alla causa del proprio partito e che gli ha consentito di sopravvivere a molti anni di isolamento e prigionia nelle carceri statali.

Con Pepe Mujica – una vita suprema, Kusturica filma un sobrio e doveroso omaggio dedicato a uno dei rivoluzionari più lucidi (e simpatici) di tutti i tempi.

redazione
02 Ottobre 2019

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