Carlo Vanzina, tra il cinepanettone e Maupassant

Il documentario Carlo Vanzina il cinema è una cosa meravigliosa di Antonello Sarno, in programma alla Festa del cinema di Roma il 25 ottobre, è un ritratto di un uomo di cinema colto e gran borghese


Per il “gran borghese” Carlo Vanzina, il massimo della snobberia era “fare film di Natale, e la sera leggere Maupassant”. Regista, sceneggiatore, produttore, con il fratello sceneggiatore Enrico ha raccontato le vacanze degli italiani e con quelle commedie di successo, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90, ha saputo tratteggiare le trasformazioni del nostro Paese attraverso tanti personaggi talvolta ingenui, talvolta cinici, che hanno fatto la fortuna di molti interpreti, da Christian De Sica a Massimo Ghini, da Massimo Boldi a Jerry Calà. Con oltre 70 titoli tra film e serie tv realizzati con il fratello, Carlo Vanzina, scomparso l’8 luglio 2018, è stato uno dei registi italiani più popolari. Come regista, è noto al pubblico per i film che gli ha sempre dedicato, ma l’uomo colto, riservato e affettuoso è meno conosciuto: il documentario Carlo Vanzina il cinema è una cosa meravigliosa di Antonello Sarno (in programma alla Festa del cinema di Roma il 25 ottobre) è il ritratto di entrambi, scritto con l’affetto di coloro che gli sono stati e tuttora gli restano vicini. L’omaggio è un documento ricco di interviste ad amici e collaboratori, spezzoni di film, foto e filmati di vita familiare. Carlo con il padre Steno, scrittore, regista e sceneggiatore, autore di alcune pietre miliari della commedia all’italiana, con le figlie, con il quaderno dove annotava impressioni sui tanti film che vedeva. Carlo a 17 anni assistente di Mario Monicelli. Carlo e la sua filmografia, dai primi successi con Diego Abatantuono, a Sapore di mare, da Vacanze di Natale a Yuppies, fino all’ultimo film, Caccia al tesoro. Nel documentario tante interviste con molti degli amici e collaboratori artistici di Carlo Vanzina, ognuno di loro con un aneddoto, un ricordo e tanti racconti di vita vissuta assieme. A partire dal fratello Enrico: “Abbiamo frequentato il cinema e la gente di cinema fin da bambini. Carlo era un gran borghese, uomo colto e riservato. Ora che non c’è più, la mattina passo al Parco dei Daini a Villa Borghese, dove veniva sempre lui, e lo cerco con lo sguardo…”.

E poi: Marco Risi (“ho perso il mio migliore amico”), Carlo Verdone e la loro passione per il calcio, Christian De Sica, Massimo Boldi, Aurelio De Laurentiis, Giuseppe Tornatore, Ezio Greggio, Jerry Calà, Diego Abatantuono, Alessandro Fracassi, Isabella Ferrari, Sabrina Ferilli, Carol Alt, Martina Colombari, Massimo Ghini Claudio Amendola, Enrico Lucherini, Vincenzo Salemme, Raoul Bova Giovanni Malagò, Luca Cordero di Montezemolo, il critico Paolo Mereghetti (“quando un suo film mi piaceva lo scrivevo, come per Il pranzo della domenica“)…

redazione
21 Ottobre 2019

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