Garrel e la crudeltà degli amanti

È la storia di un’educazione erotica e sentimentale Le Sel des Larmes, nuovo film del cineasta di culto Philippe Garrel, per la prima volta in Concorso alla Berlinale.


BERLINO – La storia di un’educazione sentimentale in Le Sel des Larmes (Salt of Tears), nuovo film del cineasta di culto Philippe Garrel, per la prima volta in Concorso alla Berlinale. Girato in bianco e nero, con una splendida fotografia che porta ancora una volta la firma di Renato Berta (con cui collabora dai tempi di In the Shadow of Women)  Le Sel des Larmes è il ventottesimo film del regista, un racconto sulla crudeltà dell’amore e sulle sofferenze che gli amanti infliggono e patiscono. Il film è co-sceneggiato con Arlette Langmann e Jean- Claude Carrière, con cui ha già più volte collaborato, e racconta l’evoluzione di un giovane di provincia, Luc, un moderno dongiovanni con le sue piccole codardie, alle prese con le sue prime conquiste femminili: tre donne del tutto differenti con cui ha diverse relazioni sentimentali. La prima, con Djemila, è una breve storia d’amore frutto di un incontro casuale nelle strade di Parigi dove si trova per sostenere l’esame di ammissione in una scuola da ebanisti. Rientrato a casa di suo padre, inizia una relazione con l’amica d’infanzia Geneviève, mentre Djemila desidera ardentemente rivederlo. Quando Luc viene accettato dal college, parte di nuovo per Parigi, lasciando Geneviève e il bambino che porta, e incontra una terza giovane donna, che entra nel suo appartamento e nella sua vita, portando con sé la libertà della grande città. 

Rispetto alla scrittura, particolarmente accurata ed elegante: “Io, Arlette Langmann e Jean- Claude Carrière siamo tutti sulla sessantina, e anche qualcosa di più – ha sottolineato il regista – e insieme abbiamo scritto una pellicola per un gruppo di giovani interpreti e parlando gioventù. È come se avessimo fatto un film moderno con una sceneggiatura classica”.

A interpretare i giovani protagonisti, Logann Antuofermo, Oulaya Amamra, Louise Chevillotte e Suheila Yacoub: giovani attori provenienti quasi tutti dal Conservatorio dove insegna Garrel. “Louise Chevillotte è stata anche in Lover For a Day, ma non è mai stata una mia studentessa. Gli altri sono tutti allievi degli anni precedenti. Ho lavorato con loro in cortometraggi, che sono come dei test girati. In generale i giovani interpreti li scelgo in base al modo in cui interagiscono tra loro: se c’è chiaramente una forte chimica tra due giovani, lascio che guidi le cose. È il modo in cui parlano l’un latro che fa sì che una scena che diventi vibrante in maniera naturale. È un po’ come mettere insieme i pezzi di un puzzle, è straordinario quando due attori arrivano insieme e si trovano insieme”. 

A illustrare alcuni passaggi del film interviene, in alcuni punti, una voce fuori campo, e interrogato in proposito Garrel ha sottolineato che si è trattata di una scelta istintiva: “La voce fuori campo è una cosa tipica del cinema, proprio come lo sono i dialoghi o le altre parti di un film. Ho voluto, poi, che questo fosse un film molto semplice, destinato alla gente comune e non solo agli esperti di cinema, e per questo desideravo fosse sempre chiaro per tutti quello che succedeva in scena”.

Carmen Diotaiuti
22 Febbraio 2020

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