Kubrick e gli altri a Biografilm Art & Music

Torna la sezione che racchiude storie vere di creativi, dalla fotografia, alla musica, all'arte, alla pittura, alla letteratura, al cinema


Dal 5 al 15 giugno, arrivano on-line grandi biografie e le migliori storie cinematografiche di vita. Dal primo giugno sarà possibile prenotare un posto nella sala virtuale del festival, accedendo al sito www.mymovies.it e creando un account. Sarà possibile fruire la visione nell’arco delle 24 ore successive all’inizio della proiezione. I film e gli incontri con gli autori saranno disponibili gratuitamente, in lingua originale con sottotitoli in italiano, per tutte le persone che si collegano alla piattaforma dal territorio italiano. Maggiori informazioni saranno disponibili sul sito biografilm.it nei prossimi giorni.

Torna la sezione Biografilm Art & Music, dalla fotografia, alla musica, all’arte, alla pittura, alla letteratura, al cinema, i film proposti raccontano storie intense e vere.

Tra i titoli Abbas by Abbas di Kamy Pakdel (Francia, 2019, ’53), sul fotografo icona membro della Magnum Agency, che ha seguito tutti i principali eventi dagli anni ’70 fino ai giorni nostri. Per la prima volta, diviso per diversi percorsi tematici (violenza, caos, ossessione…), il film dipinge i tratti di un osservatore del mondo e cattura le ultime parole di uno dei più importanti fotografi di tutti i tempi, scomparso nel 2018.

Gli anni che cantano di Filippo Vendemmiati (Italia, 2020, ’90), progetto sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che racconta la storia de “Il Canzoniere delle Lame”, gruppo bolognese di musica politica e impegno sociale. Dall’epoca hippy e post ’68 di Parigi fino a Bologna dove, in partenza verso una destinazione ignota, si ascoltano i primi dialoghi tra i giovani musicisti Jack (Le Altre di B), Albi (Lo Stato Sociale), Janna Carioli e gli altri ex componenti del Canzoniere delle Lame. Il racconto parte in Francia e ci trasporta in piazza Nettuno a Bologna, poi al Palasport, in un teatro cittadino, lungo le strade di campagna e le Feste dell’Unità dell’Emilia-Romagna… Uno spazio occupa la stazione di servizio del Cantagallo di Sasso Marconi (Bologna) dove, nel 1971, l’onorevole Almirante venne contestato dai lavoratori. Su questo episodio il Canzoniere scrisse una canzone che divenne famosa. Ripercorriamo tutta la storia come in un tour scanzonato e nostalgico. Distribuzione Genoma Films.

Being Eriko di Jannik Splidsboel (Danimarca, Norvegia, 2020, ’75) da Kobe a Copenaghen, seguiamo l’evoluzione della pianista giapponese da spirito “pulito ed educato” a spirito libero. Per l’artista Eriko Makimura gli opposti si attraggono. Dopo aver eccelso nel suo percorso di pianista classica, Eriko cerca di distinguere la propria identità dal titolo professionale e di liberarsi del suo passato. La sua arte e le sue performance uniscono grottesco, delicatezza e raffinatezza. Eriko deve però pagare a caro prezzo il suo perfezionismo. Dopo essere cresciuta a suon di regole e disciplina e avendo trascorso un’infanzia piena di frustrazioni, sognando la possibilità di una vita altrove, Eriko sta finalmente percorrendo il cammino della ricerca e accettazione di se stessa – e di riconciliazione con la sua passione per il pianoforte. La musica, la potenza femminile, i conflitti e le contraddizioni culturali: ecco cosa significa essere la straordinaria pianista giapponese Eriko Makimura (nella foto).

Half Dream di Dandan Liu (Germania, 2019, ’86) a dieci anni dalla laurea all’Accademia di Belle Arte di Pechino, la regista Dandan Liu decide di andare a far visita a tre dei suoi ex compagni di classe, spinta dall’urgenza di confronto sul loro passato comune, sulla loro necessità di creare opere d’arte, ed infine sulla loro vita attuale. Questi eventi si sviluppano nel film, immersi nel contesto generazionale degli anni ’80 in Cina, quando ancora vigeva la politica del figlio unico, dove si cercava di trovare la propria strada a discapito degli sconvolgimenti e delle difficoltà economico-sociali. Half Dream racconta il processo di confronto con la realtà, e il bisogno profondo di espressione creativa individuale, in una società da cui l’arte sta lentamente scomparendo.

Keyboard Fantasies: The Beverly Glenn-Copeland Story di Posy Dixon (Regno Unito, 2019, ’63), l’album ‘Keyboard Fantasies’ è stato scritto e prodotto in maniera indipendente da Beverly Glenn-Copeland nel 1986. Le sette tracce registrate sono un ibrido di musica folk ed elettronica, decisamente d’avanguardia per il periodo. Solo dopo trent’anni e dopo il suo rivelarsi trans, il musicista cominciò ad avere un riscontro dal mondo esteriore, ricevendo ringraziamenti per la sua musica, di cui la gente era appena venuta a conoscenza. Per la prima volta viene mostrata sullo schermo l’estrema dedizione di Glenn per la musica. A metà tra opera sonoro-visiva e tour-video fai-da-te, il film permette al nostro neoeletto ‘nonno queer’ di riconnettersi con i giovani di tutto il mondo. Un viaggio nel tempo del musicista durante il suo primo tour globale all’età di 74 anni, con un disco realizzato nella sua gioventù quando ancora era Beverly.

Kubrick by Kubrick di Gregory Monro (Francia, Polonia, 2020, ’72). Grazie a Michel Ciment, critico cinematografico conosciuto a livello internazionale per essere un esperto di Stanley Kubrick, consulente nella realizzazione di questo film, gli autori hanno avuto accesso a una serie di rare interviste che si sono succedute nel corso dei 30 anni della loro amicizia. Grazie anche agli archivi che la famiglia Kubrick ha reso disponibili, dal film emerge un ritratto intimo e privato di uno dei più famosi registi di tutti i tempi, di cui nessuno aveva mai udito la voce.

Margaret Atwood: A Word after a Word After Word Is Power di Peter Raymont e Nancy Lang (Canada, 2019, ’92). Poeta e scrittrice, il nome di Margaret Atwood è ormai conosciuto. Ma chi è la donna, chi è la scrittrice che si cela dietro queste storie? I registi seguono da vicino Atwood e il suo compagno Graeme Gibson, nella corsa per andare da un capo all’altro del mondo per tenere una conferenza, tra una visita sul set de Il racconto dell’ancella e una vacanza in famiglia. Il film esplora i retroscena della vita e della storia di Margaret, i primi tempi trascorsi nella natura canadese a scrivere poesie. Ripercorsi anche i suoi romanzi, incluso I testamenti, sequel tanto atteso del Racconto dell’ancella. Storie personali e private vengono raccontate da familiari, amici, ed infine, dalla stessa Margaret.

My Rembrandt di Oeke Hoogendijk (Paesi Bassi, 2019, ’95). Gli aristocratici lo adorano, gli esperti ne parlano, i mercanti d’arte lo inseguono, i collezionisti lo desiderano e i musei fanno la guerra per averlo. A 350 anni dalla scomparsa del pittore, intere nazioni sono ossessionate più che mai dai suoi dipinti. My Rembrandt è un epico thriller d’arte che ci permette di entrare all’interno del mondo super esclusivo dei collezionisti delle sue opere.

www.biografilm.it

Cr. P.
25 Maggio 2020

Biografilm Festival

Biografilm Festival

Biografilm, premiata la lotta delle donne iraniane

Il premio per il Miglior film del Concorso Internazionale va a Sieben Winter in Teheran di Steffi Niederzoll, “il film è una denuncia coraggiosa, vitale e necessaria di un sistema ingiusto, e un ritratto dell'incredibile coraggio di una donna”

Biografilm Festival

Biografilm Festival: apre l’Orso d’Oro, chiude Ethan Coen

Torna a Bologna dal 9 al 19 giugno 2023 il Biografilm Festival. Si apre con l’anteprima italiana di Sur l’Adamant di Nicolas Philibert. Serata di Premiazione con l’anteprima italiana di Jerry Lee Lewis: Trouble in Mind di Ethan Coen

Biografilm Festival

Benvegnù e Liberti, nuovi direttori artistici del Biografilm

Sono Massimo Benvegnù e Chiara Liberti i nuovi direttori artistici della 19ma edizione del Biografilm Festival - – International Celebration of Live, in programma dal 9 al 19 giugno 2023. I due avevano già collaborato come coordinatori della programmazione dell’edizione 2022

Biografilm Festival

Biografilm: che numeri!

Il successo di pubblico della diciottesima edizione di Biografilm, che ha superato i 15 mila spettatori dal vivo in tutta la durata del festival, con più di 600 abbonamenti e quasi 400 partecipanti alle giornate del mercato Bio to B – Industry Days, è ribadito dai numeri del pubblico online


Ultimi aggiornamenti