L’estate noir di Piera Degli Esposti, libro con Simi

L’estate noir di Piera Degli Esposti, libro con Simi


L’abbiamo di recente vista sul piccolo schermo in Ognuno è perfetto (2019), miniserie diretta da Giacomo Campiotti, ma la talentuosa Piera Degli Esposti ha abituato il suo pubblico alla versatilità artistica, ed è in quest’ottica che l’attrice bolognese ha scritto un romanzo noir, in collaborazione con Giampaolo Simi, che lo firma con lei: L’estate di Piera (Rizzoli, pp. 316). 

Un’avventura romana e teatrale, un’estate boccheggiante per Piera, ma non Degli Esposti, bensì Drago, che si destreggia tra vicoli, cortili e piazze del centro storico della Capitale, vivendo dalle parti di Via del Governo Vecchio nei pressi di Navona, e nutrendo invidia per gli attori maschi che interpretano Riccardo III, “che è in ognuno di noi, uomo o donna”.

Una Piera, la Drago, che un po’ pare somigliare alla sua autrice, per anagrafe e per qualche acciacco di salute, e soprattutto per vivacità intellettuale e brillante curiosità: ma è il buio, la notte, il momento in cui Piera osserva l’ombra di un uomo che getta in un pozzo un voluminoso sacco nero abbracciato da nastro adesivo. Possibile macabra custodia di un cadavere? 

E Riccardo III, che lei ha più volte progettato di portare in scena, e in queste pagine è finalmente in prova, è il modello di tante ambizioni odierne, un paradigma cui adeguare la propria cattiveria per riuscire a vincere la “corsa al trono” eliminando i gli altri concorrenti. E’ quel che accade al portaborse di un politico che si mette in corsa per essere eletto e, ascoltando le parole di Riccardo, finisce per trasformarsi da omicida casuale, preterintenzionale, di una bella donna con cui ha un rapporto sessuale, nell’incosciente ideatore di un assassinio, con l’intenzione di eliminare Piera Drago, sicuro che abbia capito e visto troppo. 

Piera è incuriosita, vuole capire, non manca di coraggio e non è sola, con lei la scettica collaboratrice domestica Dolores, ma anche Grossmeier, commissario di polizia trasferito da Bolzano nella Roma politicizzata, volgare, pressapochista ed egoista: così l’indagine non rimane una visione notturna di Piera Drago, ma prende vita e lei ne è partecipe, innescando un vis a vis psicologico con l’assassino

L’estate di Piera racchiude la passione dell’attrice per le trame gialle, i drammi classici costellati da delitti: una scrittura “a quattro mani” con con l’autore de Cosa resta di noi e de La ragazza sbagliata; Simi l’ha sostenuta e guidata a dare, con sapienza e ironia, una suspense e un tono da commedia, seppur tra le trame e gli orditi precipui del noir, in un gioco di apparenze pirandelliane. 

Nicole Bianchi
14 Luglio 2020

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