Alice, quelle “Sintonie” con la Mostra di Venezia

Alice nella città lancia il Floating Theatre al Laghetto dell’Eur. E partono le anticipazioni del Festival: con Mister Link, Gagarine, il doc Il mio corpo e una collaborazione inedita con Venezia


Sono tante le novità di Alice nella città (la 18esima edizione è in programma dal 15 al 25 ottobre), annunciate da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli su una terrazza del centro storico romano. Durante il lockdown la coppia ha animato #cinemadacasa, proiezioni e chiacchiere dalle finestre, ora prepara un’arena a pagamento al Laghetto dell’Eur, in collaborazione con Eur Spa, il Floating Theatre, pedana galleggiante da 150 posti, con audio diffuso in cuffia, che propone trenta giorni di programmazione (dal 24 agosto al 24 settembre) realizzati in uno dei quartieri più cinematografici della città.

“Abbiamo accolto con entusiasmo – commenta Alberto Sasso, presidente di Eur Spa, società proprietaria del Parco Centrale del Lago e del Laghetto dell’Eur – la proposta di collaborare a questo innovativo progetto, che contribuirà a rilanciare questa area della città, sulla quale stiamo investendo importanti risorse, non soltanto nella cura del verde, ma anche con nuove idee, nuovi servizi ed infrastrutture”.

“Con l’intento di aiutare le sale a ripartire”, spiega Fabia Bettini, sullo schermo passeranno film cult, classici, rassegne a tema e film di genere, ma anche anteprime con ospiti. Tra queste le anticipazioni di “Aspettando Alice”: tra i titoli confermati, il cartoon candidato agli Oscar Mister Link di Chris Butler, che torna alla regia dopo il successo di ParaNorman, con le voci originali di Zoe Saldana, Hugh Jackman, Timothty Olyphant e Emma Thompson –  animazione in stop-motion (distribuita da Leone Film Group e 01 Distribution dal 17 settembre). Mister Link è una bestia un po’ buffa, intelligente e piena di sentimenti, probabilmente è l’ultimo della sua specie ed è irrimediabilmente solo. Sir Lionel sembra essere l’unico uomo in grado di aiutarlo. Insieme intraprenderanno un’audace ricerca in tutto il mondo per cercare dei lontani parenti di Mister Link nella favolosa valle di Shangri-La.

Prime anticipazioni per il programma di Alice, che sarà necessariamente un poco ridimensionato e senza tensostruttura. Nel concorso ufficiale c’è Gagarine, l’esordio dei registi Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, definito da Variety la rivelazione del Marché di Cannes 2020. Distribuito in Italia da Officine Ubu, il film si stacca dalla tipica narrazione di banlieue ed è considerato da alcuni l’altra faccia de I Miserabili, con il suo approccio sognante. Alla periferia sud di Parigi, l’enorme complesso residenziale Cité Gagarine, un tempo simbolo di modernità e progresso, sta per essere demolito dopo anni di degrado. Tra le 370 famiglie in attesa di nuova abitazione c’è il sedicenne Youri, che lì è cresciuto e non si rassegna ad andarsene. Protagonisti attori giovani e tutti promettenti, da Alséni Bathily a Lyna Khoudri (fresca di un premio César come miglior promessa per Non conosci Papicha).

Il primo titolo del Panorama Italia è invece il documentario Il mio corpo di Michele Pennetta (nella foto). Una riflessione sullo stato di abbandono in cui versa un’intera regione. Prodotto da Close Up Films, Kino Produzioni, Rai Cinema, RSI Televisione Svizzera, racconta una Sicilia profonda e abbandonata in cui la vita di Oscar, figlio di un rigattiere, e Stanley, un giovane immigrato, si incrociano. Oscar e il fratello maggiore Roberto lavorano con il padre raccogliendo ferraglia dalle discariche abusive. È un lavoro estenuante, svolto per un padre-padrone incontentabile. Per Stanley il peggio sembra essere alle spalle: ha un piccolo appartamento per sé, un permesso di soggiorno di due anni e un amico con cui dividere un piatto di banku e qualche ricordo. Potrebbe lasciare la Sicilia ma qualcosa lo trattiene in questo limbo.

Infine una collaborazione inedita, quella di Sintonie. Nata dal dialogo con Alberto Barbera, con la volontà di sostenere il cinema che parla di infanzia e adolescenza, proporrà cinque film della Mostra di Venezia, selezionati dal direttore, che saranno riproposti nel programma di Alice. Un ponte tra i due festival visto che il coronavirus non permetterà a tanti giovani di essere al Lido. Ogni film sarà raccontato e approfondito attraverso schede didattiche, arricchite da video recensioni e bibliografie che permetteranno alle scuole di costruire, durante tutto l’anno, percorsi legati agli spunti tematici. 

“Una sintonia – spiegano Giannelli e Bettini – che va al di là dei confini e delle regole tradizionali nei festival, realizzando un’eccezione nel panorama del dialogo culturale e che potrebbe durare”. “Un modo concreto – dichiara Barbera – di mettere in contatto film meritevoli con un pubblico più vasto di quello che potrà venire al Lido, specie in un anno che sconta pesanti restrizioni sanitarie. Ed è anche la conferma, dopo la collaborazione già annunciata con la Cineteca di Bologna, che i festival e le istituzioni culturali possono e devono individuare modalità condivise per uscire dall’isolamento provocato dalla pandemia, contribuendo alla ripartenza della vita culturale del Paese”.

Cristiana Paternò
20 Luglio 2020

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