Benigni: “Una commedia con mia moglie, magari in Puglia”

Benigini premiato al Bif&st pensa ad una commedia con la moglie, magari da girare in Puglia


Roberto Benigni è un mattatore, la cosa è ormai nota, ma al Bif&st di Bari, dove sabato scorso, 29 agosto, è stato insignito del premio “Alberto Sordi” come Miglior Attore Non Protagonista e del Federico Fellini Platinum Award per l’Eccellenza Cinematrografica, non si è affatto risparmiato nella generosità d’artista, nel celebrare la terra che lo omaggiava e lo ospitava, nel confidare il desiderio cinematografico e intimo di voler fare un film con la moglie, Nicoletta Braschi.

“Awe, come stat? Felice di essere a Bari di nuovo, è una città che amo tantissimo. C’è Decaro in sala? Che bel sindaco. Voglio credergli se mi trova una casetta qua intorno, dove mangiare patate riso e cozze e sgagliozze”, così, in dialetto locale, il premio Oscar ha salutato il pubblico di Piazza Libertà, creando subito un’atmosfera gioiosa e confidenziale.

Roberto Benigni era ospite a Bari con anche Matteo Garrone e Massimo Cantini Parrini, regista e creatore dei costumi di Pinocchio, quest’ultimo a sua volta omaggiato con il premio “Piero Tosi” come Miglior Costumista: “Amo sempre i vestiti che faccio e quelli di Pinocchio li ho amati tutti, perché ognuno ha una sua vita, ma tutti mi hanno fatto impazzire. Dovevamo cercare la chiave per identificare il personaggio, la sua psicologia e attraverso la stoffa animare un corpo. Dovevamo trovare una linea estetica che fosse diversa da tutti i Pinocchio rappresentati al cinema e a teatro e l’ispirazione è venuta vedendo le immagini di Chiostri e Mazzanti, i primi illustratori delle novelle di Collodi del 1880″, ha detto.

Sul palco Benigni ha parlato naturalmente di Pinocchio, ma non meno di Fellini, di Checco Zalone e della Puglia, “il più grande set cinematografico d’Europa. Se farò un altro film lo verrò a girare in Puglia sicuramente”, ha affermato.

E un prossimo film potrebbe essere proprio quello accanto alla sua Nicoletta Braschi, la moglie, infatti confessa: “Mi piacerebbe fare una cosa io e Nicoletta, perché tutto quello che ho fatto di buono e di bello nella mia vita è stato sempre attraversato dalla sua luce. Mi piacerebbe fare una bella commedia adatta a due persone della nostra età. Ci sto pensando”.                        

Eppure il nome di Benigni, ormai, va di pari passo a quello di Dante, che lui stesso definisce “un pioniere del cinema”: “sarebbe bello fatto al cinema, ma nessuno ci riuscirà mai, bisognerebbe fare una serie di cento puntate, una per ogni canto”.

Chissà se ci potrebbe riuscire Francis Ford Coppola, altro soggetto della chiacchierata barese di Benigni, che lo riporta ancora a Pinocchio, quando riferisce che il regista italo-americano: “mi disse che ero il suo Geppetto preferito nel mondo”, infatti, “Quando mi trovavo negli Stati Uniti per promuovere La vita è bella andai a trovare il mio amico Tom Waits. Qui mi raggiunse una telefonata con l’invito a cena di Robin Williams, in cui ci sarebbero stati due o tre amici suoi: erano Francis Ford Coppola, Steven Spielberg e Robert De Niro, altro che la casa di Tom Waits. Coppola parlava solo in napoletano, anzi parlava italiano attraverso le canzoni napoletane. A un certo punto mi chiese: ‘what do you think about Geppetto?’. Pensavo fosse un’altra battuta in napoletano e invece mi stava offrendo un ruolo nel suo film su Pinocchio che stava preparando. Ci siamo incontrati altre due o tre volte, finché la sua casa di produzione, la Zoetrope, è fallita e lui ha dovuto abbandonare il progetto”.

Felice Laudadio – direttore del Bif&st – nella conferenza stampa dedicata, ha tenuto a chiarire subito che “Benigni è venuto a cachet zero, a titolo assolutamente gratuito“.

Nicole Bianchi
31 Agosto 2020

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