‘Baby’: ritratto di una generazione complicata

La terza stagione su Netflix dal 16 settembre


“Una favolosa avventura produttiva, un’epifania che ha creato un vero fenomeno in Italia che spero influenzi il mercato e che già è stata apprezzata nei 190 paesi che l’hanno vista”.

Con queste parole il produttore Nicola De Angelis di Fabula Pictures descrive Baby, la serie originale italiana liberamente ispirata alle vicende delle baby squillo dei Parioli, giunta alla sua terza e ultima stagione. Disponibile su Netflix dal 16 settembre, vanta una regia triplice: Andrea De Sica firma il 1° episodio, Antonio Le Fosse del collettivo GRAMS che ha ideato e sceneggiato la serie dirige l’episodio 3, Letizia Lamartire i restanti episodi, per un totale di sei puntate.

“Chiamatela pure la favola dei Grams – prosegue De Angelis – Ragazzi partiti da zero sono riusciti a guidare una serie intera dal punto di vista creativo, con Antonio che arriva a dirigere un episodio su cui lo abbiamo supportato al massimo, consentendogli di inserire persino l’animazione. Ha scavalcato un ulteriore confine: far diventare animati i personaggi della serie, un linguaggio nuovo al passo con i tempi e con la generazione a cui vogliamo fare riferimento”.

Una generazione di spettatori, soprattutto adolescenti, talvolta critica con la serie: “Adoro gli haters, significa che ci seguono e hanno visto gli episodi. Baby è un prodotto sincero con una fanbase vera, non un semplice teen drama adattato”. De Angelis passa la parola alle protagoniste, concordi nel raccontare quella che è una stagione conclusiva in cui i nodi vengono al pettine, urge affrontare le conseguenze delle scelte fatte e il peso del giudizio altrui. “È sempre traumatico arrivare alla fine di un percorso intenso in cui abbiamo creato legami con personaggi che raccontano frammenti di una generazione complicata”, commenta l’attrice Benedetta Porcaroli.

“E’ una serie che fa riflettere sui picchi emotivi che si provano dai 15 ai 18 anni e mostra quanto poco ci sia di funzionante nelle vite scombussolate di questi ragazzi, come dei loro genitori. Il lieto fine della serie sta nel dimostrare che i ragazzi hanno imparato la lezione e hanno acquisito una consapevolezza forse più grande degli adulti: le conseguenze delle loro scelte sbagliate sono amare, ma loro sono anche vittime di una società che non funziona. Sono tutti alla ricerca di un punto fermo e di una relazione sincera che non trovano in ambito familiare”. Conferma la coprotagonista Alice Pagani: “Ho ricevuto tante lettere di ragazze che non si sono mai sentite giudicate, ma anzi si sono viste rappresentate dal mio personaggio. Una ragazza che nella prima serie era antipatica per gioco, nella seconda è diventata fragile, si è sgretolata, e in questa terza recupera finalmente la forza per reagire. E’ una metafora della crescita: pensi di essere forte, scopri che non lo sei, cadi e poi cresci”.

Tre le new entries della nuova stagione spicca Anna Lou Castoldi, figlia di Asia Argento e Morgan: “Interpreto Aurora, una ragazza positiva e simile a me. Pur essendo la nuova arrivata sul set tutti mi hanno fatto sentire completamente a mio agio. Quanto ai miei, mia madre ha visto la serie, è felice per me e mi supporta molto”. Gli altri attori sono Riccardo Mandolini, Brando Pacitto, Mirko Trovato, Lorenzo Zurzolo, Isabella Ferrari, Claudia Pandolfi, Denise Capezza, Chabeli Sastre Gonzalez, Giuseppe Maggio, Massimo Poggio, Tommaso Ragno, Galatea Ranzi, Max Tortora, Thomas Trabacchi, Antonio Orlando e Ludovico Succio.

La quarta sarà veramente l’ultima stagione di Baby? “Assolutamente sì”, conclude De Angelis. “Chissà se il futuro ci porterà a realizzare spin-off, per ora abbiamo raccontato tutto quello che volevamo”.

Claudia Catalli
16 Settembre 2020

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