SalinaDocFest, documentari d’autore all’Orto Botanico

SalinaDocFest, il Festival internazionale del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani dal 18 al 20 settembre fa tappa a Roma per la XIV edizione


SalinaDocFest, il Festival internazionale del documentario narrativo fondato e diretto da Giovanna Taviani dal 18 al 20 settembre fa tappa a Roma per la XIV edizione che parlerà di Giovani/L’età Giovane nell’incantevole cornice dell’Orto Botanico. Nelle tre mattinate del Festival saranno proiettati i 6 documentari in concorso, alla presenza dei registi. Storie fluide e aperte di giovani del nuovo millennio, che si oppongono ai muri con l’immaginazione, provando a saltare gli ostacoli con le ali di una nuova fantasia.

Due le anteprime mondiali: Movida di Alessandro Padovani e Blocconove di Michele Silva, Federico Frefel e Léa Delbés. Gli altri film in concorso sono One More Jump di Emanuele Gerosa, Il caso Braibanti di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese, Fuori tutto di Gianluca Matarrese e La nostra strada di Francesco Li Donni. Fuori concorso, come film d’apertura, in anteprima romana Faith di Valentina Pedicini che sarà introdotto alla presenza della regista e della produttrice Donatella Palermo.

“Per l’anteprima a Roma  – dice Giovanna Taviani  – non potevo non pensare a un omaggio ai padri che mi hanno formato e  cresciuta. Ettore Scola sarà il primo. Lo conobbi ad Acri un anno prima che morisse, grazie a Silvia, che, insieme alla sorella Paola, e alla collaborazione con Pif, hanno realizzato il bellissimo documentario Ridendo e scherzando. Era curioso dei giovani e voleva sapere tutto del nuovo documentario italiano. ‘Ti aspetto a Roma – mi disse in aeroporto –  cosi mi mostri i vostri lavori’. Non ebbi il tempo di farlo, e me ne rammarico. Lo farò ora a Roma, nella serata conclusiva del festival, con Paola Silvia e Pif”. 

A ricordare Ettore Scola, in uno degli approfondimenti pomeridiani del festival, il 20 settembre, le figlie Paola e Silvia Scola saranno accompagnate da Pif. Protagonista del documentario sul padre Ridendo e scherzando Ritratto di un regista all’italiana che sarà proiettato per il pubblico dell’Orto Botanico. Clip dei film e i materiali di repertorio insieme a vecchi filmini in Super 8 (alcuni girati da lui stesso), backstage realizzati sui suoi set, fotografie rubate agli album di famiglia, disegni e vignette. Paola e Silvia Scola presenteranno anche il libro, scritto a quattro mani, Chiamiamo il Babbo Ettore Scola. Una storia di famiglia (ed. Rizzoli, 2019). A introdurre la serata il critico Alberto Crespi.

Il pomeriggio del 18 settembre la sezione Cinema e Storia propone Il traditore di Marco Bellocchio interpretato da Pierfrancesco Favino, cui seguirà l’approfondimento con gli sceneggiatori Ludovica Rampoldi, Valia Santella, Francesco La Licata (vincitori, insieme a Francesco Piccolo, del David Donatello 2020 per la Migliore Sceneggiatura Originale). A moderare il giornalista Andrea Purgatori.

Sempre il 18 settembre il regista e scrittore Daniele Vicari, a cui andrà il Premio Ravesi “Dal testo allo schermo”, presenta il suo romanzo inchiesta Emanuele nella battaglia (Einaudi, 2019) per la sezione Parliamo di libri. Un testo che si muove tra inchiesta e cronaca su un celebre capitolo della cronaca nera italiana degli ultimi anni: l’omicidio di Emanuele Morganti, più noto come il delitto di Alatri. Modererà l’incontro il giornalista Francesco D’Ayala.

Il 19 settembre è previsto l’incontro con Daniele Luchetti e lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo. All’appuntamento, che seguirà la proiezione del film Momenti di trascurabile felicità, sarà presente Pif, protagonista del film, che dialogherà con il regista. Francesco Piccolo presenterà al pubblico il suo nuovo romanzo Momenti trascurabili Vol.3. Senza aggiungere altro (Einaudi, 2020).

Il SalinaDocFest a Roma vuole mantenere forte il legame con l’Isola di Salina e per questo le tre serate saranno accompagnate dai docucorti della Panaria Film storica casa di produzione dedicata al documentario subacqueo, nata nell’immediato dopoguerra a Salina. Il pubblico del festival potrà vedere: Bianche Eolie di Quintino di Napoli, Pietro Moncada, Renzo Avanzo (1947), Isole di Cenere di Quintino di Napoli, Pietro Moncada e Francesco Alliata (1947) e Isole di Fuoco di Vittorio De Seta (1954), girato a Stromboli, durante una violenta eruzione, e facente parte del Fondo Vittorio De Seta. I docucorti sono gentilmente concessi dalla Filmoteca Siciliana.

Tra le novità dell’anteprima romana del Festival, la produzione di un breve documentario di archivio, Salina 14 – La storia del SalinaDocFest di Emilio Bellu, realizzato grazie alle ricerche d’archivio di Elena Misiani. Un documentario “remoto”, realizzato durante la quarantena con interviste e materiale d’archivio per raccontare la storia del SalinaDocFest e del suo rapporto con l’isola. La sera di sabato 19 settembre ci sarà anche l’omaggio a Mattia Torre. Valerio Aprea leggerà Gola e altri pezzi brevi dello sceneggiatore prematuramente scomparso. Sarà presente anche Serena Dandini per ricordare l’amico scomparso. Ad accompagnare la lettura dei brani, le musiche della colonna sonore di Figli, composte da Giuliano Taviani e Carmelo Travia.

Il 20 settembre serata di premiazione. A Pif andrà il Premio Mandrarossa Siciliadoc. Jasmine Trinca, presidente della giuria internazionale del XIV Concorso del documentario narrativo, consegnerà il Premio Tasca D’Oro al miglior documentario del concorso. L’altro riconoscimento è il Premio Signum della giuria degli studenti, allievi dell’ultimo anno dell’Istituto Isa Conti, Eller Vainicher di Lipari e della scuola Maria Adelaide di Palermo.

Domenica 20 settembre infine è in programma lo spettacolo teatrale L’Abisso di Davide Enia, una produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo Accademia Perduta/Romagna Teatri.

Cristiana Paternò
16 Settembre 2020

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