Dario Argento protagonista della chiusura del Ca’ Foscari

Durante la cerimonia di premiazione c’è stato anche il conferimento del Ca’ Foscari Honorary Fellowship al maestro del brivido


Il cortometraggio Dcera – Daughter (Repubblica Ceca, 2019, 14’44”) di Daria Kashcheeva (foto), prodotto dal FAMU – Film and TV School of the Academy of Performing Arts di Praga, è il vincitore del Concorso Internazionale della decima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, il primo festival in Europa interamente organizzato e gestito da un’università, che per la prima volta quest’anno si è “diffuso” in tutta la città di Venezia.

La Giuria Internazionale, composta dall’attrice giapponese ma italiana d’adozione Jun Ichikawa, dall’animatrice e videoartista siriana residente in Germania Sulafa Hijazi e dall’attrice polacca Maria Mamona, ha assegnato i premi del Concorso Internazionale. Il Primo Premio, il Premio Levi e il Premio per il Music Video Competition consistono in prestigiose sculture artistiche in vetro di Murano ideate e realizzate dal mastro vetraio Alessandro Mandruzzato. Il Primo premio al miglior corto del Concorso è andato, come si diceva, a Dcera – Daughter. L’opera è stata realizzata in stop motion dalla regista ceca Daria Kashcheeva, già candidata all’Oscar per questo cortometraggio, e che ha ringraziato con un videomessaggio. Per Daughter la giovane ha realizzato i personaggi in carta dipinta, un materiale che le ha permesso di instaurare tra i personaggi un dialogo muto sorprendentemente espressivo attraverso la loro mimica. Il cortometraggio tenta infatti di esprimere attraverso tale efficace tecnica, e senza l’utilizzo della parola, il dramma del tempo perduto ed il tema cogente della necessità di comprendere e perdonare.

La Giuria ha inoltre assegnato la Menzione speciale Volumina, per l’opera che offre il miglior contributo al cinema come arte, al cortometraggio belga Mother’s (2019, 20’) di Hippolyte Leibovici dell’Institut National Supérieur des Arts. Il premio consiste in un prestigioso libro fotografico sul cinema prodotto da Volumina e una targa. Il regista apre sommessamente una finestra sulle vite delle drag queen e sulla loro arte: schiette, autentiche e crudamente reali, le quattro protagoniste si mostrano in piena libertà, mentre il documentario le riprende in camerino, nei preparativi per lo spettacolo. Vengono così toccate tematiche come l’identità e le differenze generazionali, fortissimo elemento di scissione anche all’interno della comunità LGBT. Al centro del quadro una “madre”, come tutte non sempre comprensiva o compresa, ma saldamente radicata nel suo ruolo di protettrice.

Il Premio Levi per la miglior colonna sonora (musica, parola, rumore), offerto dalla Fondazione Ugo e Olga Levi e assegnato da una giuria apposita, composta da Roberto Calabretto, Paolo Troncon, Daniele Furlati e Marco Tutino, è andato all’estone Värvid Must-Valgel – Black and White Colours (Estonia, 2019, 17’58”), prodotto dalla BFM – Baltic Film, Media, Arts and Communication School per la regia di German Golub. Raccontando la transizione dalla televisione in bianco e nero a quella a colori negli anni ’70, Black and White Colours si concentra sulla conduttrice di un notiziario, veterana del piccolo schermo che non accetta l’inesorabile sfiorire della propria giovinezza. Sulle note di una colonna sonora dominata da violini, abilmente combinata a stranianti rumori diegetici, il crollo psicologico della protagonista si fa sempre più palpabile e il confine tra illusione e realtà sempre più indistinguibile.

Il Premio “Pateh Sabally”, offerto dalla Municipalità di Venezia, Murano, Burano e dedicato alla memoria del ragazzo del Gambia tragicamente scomparso nelle acque del Canal Grande nel gennaio del 2017, è stato assegnato a Therese (Svizzera, 2019, 29’) della regista tedesco-brasiliana Fabiana Serpa del ZHdK – Zurich University of the Arts, che racconta il viaggio di una donna verso l’emancipazione, ispirato alla storia della principessa Teresa di Baviera. È stato poi premiato il vincitore della settima edizione del concorso Premio “Olga Brunner Levi”, dedicato al miglior cortometraggio realizzato da studenti delle scuole superiori di secondo grado di tutto il mondo, avente per soggetto la performance musicale femminile o il rapporto tra condizione femminile e la musica nella storia. Una giuria composta da Roberto Calabretto, Cosetta Saba e Marco Fedarlo, ha decretato come vincitore Hed – Echo (Israele, 2019, 3’19”) della giovanissima israeliana Eli Bleier dalla Zomer High School, opera d’animazione in stop motion che, ispirandosi a Haruki Murakami, tematizza la perdita e il successivo ritrovamento di speranzosi scorci di luce attraverso ricordi dolorosi.

Infine, il vincitore della quarta edizione del Music Video Competition, concorso dedicato a videoclip musicali realizzati da studenti di cinema o di università da tutto il mondo è stato MTV is My Friend (Romania, 2019, 8’33”) del moldavo Radu Popovici, dalla West University Timișoara, per l’ attenzione ai dettagli e al gusto artistico.

La cerimonia di chiusura è stata inaugurata dalla neo-rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Tiziana Lippiello, che ha ringraziato le nove istituzioni partner che hanno permesso allo Short di ‘occupare’ tutta Venezia, in un vero e proprio sforzo congiunto per la promozione della cultura nella città lagunare. È stato poi il momento di uno degli eventi più attesi della manifestazione con il conferimento da parte della rettrice stessa del prestigioso Ca’ Foscari Honorary Fellowship a Dario Argento. Il ‘maestro del brivido’ ha raggiungo la cerimonia in videoconferenza, dialogando con la direttrice del festival Roberta Novielli e rimarcando innanzitutto l’importanza di osare, che sia con la macchina da presa, con le storie (“che i critici all’inizio pensavano fossero sciocchezze”), con la musica o con i colori. In un festival in cui i registi giovani sono protagonisti, Argento ha sottolineato come sia necessario mantenere sempre vivo il desiderio di raccontare e conoscere, consigliando loro di accumulare molta esperienza e, soprattutto, molte esperienze, come ha fatto lui con musica, critica cinematografica, sceneggiatura, ecc… Argento ha chiuso con un piccolo rimpianto per il film che non è mai riuscito a girare a Venezia che rimane però una delle città del suo cuore.

L’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival si terrà dal 24 al 27 marzo 2021.

Redazione
12 Ottobre 2020

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