Lecce non rinuncia al Festival

Si svolge on line la 21a edizione del Festival del cinema europeo, con l'eccezione della mostra di Aldo Fabrizi a 30 anni dalla scomparsa


Da tradizionale appuntamento in presenza ad evento on line, il Festival del Cinema Europeo non cancella la 21ma edizione, in programma a Lecce da oggi fino al 7 novembre, dopo aver già slittato le date dello svolgimento dalla primavera all’autunno. Il festival, diretto da Alberto La Monica, si inaugura con la mostra intitolata “Il Maestro Aldo Fabrizi” presso il Castello Carlo V (ingresso libero, ore 9.30/13.00, ore 16.00/20.00). A 30 anni dalla scomparsa, il Festival rende omaggio all’attore e regista Aldo Fabrizi (1905-1990), grande artista dimenticato del nostro cinema, focalizzando l’attenzione sui 9 film di cui, dal 1948 al 1957, firmò regia, sceneggiatura e spesso anche soggetto e produzione oltre ad esserne l’interprete principale.

“Fin dall’inizio Fabrizi è stato autore di se stesso” dice la nipote Cielo Pessione curatrice della mostra che propone per la prima volta materiali inediti: fotografie, manifesti, locandine, abiti di scena, sceneggiature, copioni, ricette gastronomiche tratte dall’Archivio Fabrizi. Tanti i ricordi appartenuti a Fabrizi e che celebrano la sua filmografia tra cui i manifesti originali di Emigrantes, Il maestro, Papà diventa mamma, La famiglia Passaguai, La famiglia Passaguai fa fortuna, e alcuni quadri a tempera di: Emigrantes, La famiglia Passaguai fa fortuna e Una di quelle. Tanti gli oggetti curiosi, tra cui costumi da bagno, barba e baffi, cappelli.

Sarà proiettato anche il documentario Fellini & Fabrizi: lo strano incontro (2004) di Luca Verdone. Giugno  1939  Federico  Fellini incontra  Aldo Fabrizi al cinema Corso di Roma. Il grande regista riminese aveva cominciato a  frequentare la Città Eterna da pochi mesi e si manteneva scrivendo articoli per giornali e riviste locali e nazionali. Si abbevera alla fonte di Fabrizi immaginato come un “orco buono” e prende appunti. Fa incetta di battute e situazioni  comiche che gli saranno utili nei film successivi. Fabrizi si apre generosamente al nuovo amico: lo invita a pranzo o a cena, lo ospita in famiglia. Il film narra la loro amicizia fino alla rottura del 1969. Il documentario, spiega il regista Luca Verdone, “racconta l’incontro tra due geni. Fabrizi poeta della realtà con i suoi personaggi tratti dai mercati e dalle strade romane, un regista neorealista ante litteram. Fellini si nutre di tutta questa materia per trarne un realismo dell’immaginazione. La loro fu un’amicizia contrastata perché troppo intima e stretta. Emblematica una foto del regista riminese con questa dedica a Fabrizi: “A mio padre, fratello, fidanzato. Federico”. Una forte amicizia che si spezza quando Fellini pensa in un primo tempo a Fabrizi per il ruolo di Trimalcione nel suo Satyricon, per poi rinunciarvi affidando la parte a un attore non professionista, a il ‘Moro’, gestore del ristorante omonimo a Fontana di Trevi, rimangiandosi la parola data. Una frattura che non si ricompone neppure quando Fabrizi, alla scomparsa della moglie, preferì non rispondere al messaggio di condoglianze da parte di Fellini”. Tra le testimonianze raccolte da Luca Verdone figurano: la nipote Cielo Pessione, il figlio Massimo Fabrizi, Tullio Kezich, Tatti Sanguineti, Mario Verdone, Steno, Carlo Delle Piane.

Alla presentazione on line del Festival si sono succeduti vari interventi ‘istituzionali’, a cominciare da Simonetta Dellomonaco, presidente di Apulia Film Commission, per la quale la 21° edizione costituisce “una grande prova di resilienza e una dimostrazione di cura per il proprio pubblico, in un tempo così difficile per il settore del cinema e per tutti noi”. Carlo Salvemini, sindaco di Lecce, si sofferma sul ruolo della città di cui è sindaco nella quale spesso vengono girati film e documentari e dove è presente un Cineporto che sostiene la formazione di giovani lavoratori nei mestieri del Cinema. E inoltre sottolinea come “l’imaginario cinematografico sia rifugio dell’anima e dello spirito in questa emergenza pandemica”.

Per il direttore Alberto La Monica, “la sfida che il 21mo Festival del Cinema Europeo si appresta ad affrontare in questo difficilissimo 2020 è giocata nel segno della resistenza e della fiducia. Il festival si trova di nuovo costretto a fare i conti con la realtà, che impone un passo indietro ai momenti di socialità in presenza, ma offre anche un passo avanti all’opportunità di aprirsi a quella virtualità che, attraverso gli strumenti della rete, consente di raggiungere un pubblico potenzialmente più ampio e variegato”.

Antonio Parente, direttore generale di Apulia Film Commission ricorda alcuni importanti appuntamenti del Festival: la tavola rotonda online Puglia Meets Greece sulla cooperazione tra Italia e Grecia, cui partecipa anche AFC. Inoltre, la presentazione in anteprima italiana del film greco In the strange pursuit of Laura Durand, progetto già selezionato all’Apulia Film Forum del 2015, e l’anteprima nazionale di The Food Club, film danese interamente girato in Puglia”. Sono anche intervenuti alla presentazione del festival Loredana Capone, Regione Puglia, Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Regione Puglia, Fabio Pollice, Rettore Università del Salento.

Stefano Stefanutto Rosa
31 Ottobre 2020

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