Cinetel 2020: bilancio in nero

In Italia nel 2020 si registra, rispetto al 2019, un decremento di più del 71,3% degli incassi e di più del 71% delle presenze


Cinetel, società che rileva circa il 95% del box office dell’intero mercato, anticipa i primi risultati del mercato del cinema in sala nel 2020, sottolineandone l’esito negativo determinato dall’emergenza sanitaria che ha imposto la chiusura delle sale per più di 5 mesi.

In Italia nel 2020 i cinema hanno registrato un incasso complessivo di oltre 182.5 milioni di € per un numero di presenze pari a circa 28 milioni di biglietti venduti. Si tratta, rispetto al 2019, di un decremento di più del 71,3% degli incassi e di più del 71% delle presenze.

Se si considerano i dati a partire dall’8 marzo, primo giorno di chiusura nazionale delle sale, il mercato nel 2020 ha registrato invece il 93% circa in meno di incassi e di presenze rispetto al 2019, per una differenza negativa di più di 460 milioni di €. In precedenza, alla fine del mese di febbraio, prima dell’inizio dell’emergenza, il mercato cresceva in termini di incasso di più del 20% rispetto al 2019, del 7% circa sul 2018 e di più del 3% rispetto al 2017.

Per quanto riguarda le produzioni italiane, incluse le co-produzioni, si evidenzia un incasso di oltre 103 milioni di € per un numero di presenze pari a più di 15 milioni di ingressi ed una quota sul totale del 56% circa grazie al risultato delle produzioni nazionali nei mesi di gennaio e febbraio.

I tre film che in generale hanno registrato il migliore risultato di incasso al box office sono: Tolo Tolo (46.2 milioni di € d’incasso), Me contro te – il film (9.5 milioni di € d’incasso) e Odio l’estate (7.5 milioni di € d’incasso).

Dichiara Francesco Rutelli, presidente Anica: “I dati Cinetel forniscono la più clamorosa prova del dramma del cinema in sala nel 2020: dopo una buona annata 2019 (con l’Italia che ha registrato la migliore crescita in Europa) e un ottimo inizio anno, l’irruzione della pandemia ha abbattuto il mercato. Tre punti sono da sottolineare: il pubblico desidera tornare nelle sale, e tutta la filiera (dalla produzione, alla distribuzione, all’esercizio) deve lavorare sodo per preparare un’offerta industriale bene organizzata e di qualità. La catena del valore si è ampliata, e la resilienza delle nostre capacità produttive e del lavoro ha consentito di non interrompere le attività e di avere nuovi prodotti per il pubblico; questo non deve però tradursi in una penalizzazione dell’esperienza della sala. Governo e Parlamento hanno dimostrato un’importante attenzione; ma il rischio esistenziale della chiusura di molte attività impone misure permanenti e strategiche di sostegno (sottolineo il ruolo della distribuzione), se non vogliamo la scomparsa irreversibile di molte aziende e la desertificazione di un comparto industriale, culturale, sociale ed occupazionale di rilevanza fondamentale”.

Per Mario Lorini, presidente Anec: “I dati che emergono dal report elaborato da Cinetel parlano da soli. Il 2020 lo ricordiamo con una partenza in gennaio e febbraio di grande livello e con l’eco di un 2019 molto positivo. Dopo, da fine febbraio ad oggi, l’unico commento possibile al riguardo di fronte un evento di proporzioni tali che nessuno poteva immaginare è che tutto ciò segna drammaticamente il nostro settore insieme ad ogni altro contesto, senza possibili raffronti. Lo sguardo è adesso rivolto al futuro, al nuovo anno, al grande lavoro che ci aspetta, alla forza della nostra industria che unita si prepara alla ripartenza, al confronto franco sulle nuove sfide che ci aspettano sul fronte della cronologia dei media, e soprattutto al costante lavoro di ripresa del nostro rapporto con il pubblico, che nella centralità della sala saprà – ne siamo certi – ritrovare fin da subito l’emozione di sognare in grande come solo il cinema al cinema sa fare”.

Luigi Lonigro, presidente Distributori Anica: “Dopo il grande lavoro di tutta la filiera i primi due mesi del 2020 avevano fatto segnare numeri così importanti da lasciar presagire che si sarebbero potuti superare a fine anno i biglietti venduti e il box office complessivo di un ottimo 2019. Bisogna ripartire da dove tutto è stato fermato dalla pandemia, riallacciando al più presto il filo emozionale che lega gli spettatori italiani alla sala cinematografica ed al consumo del cinema sul grande schermo. I segnali che il pubblico italiano ha dato in occasione di alcuni titoli di primaria importanza usciti fra fine agosto e settembre sono stati molto incoraggianti a dimostrazione della grande vitalità del nostro mercato anche in presenza di una situazione sanitaria molto complessa. I distributori cinematografici, che speranzosi attendono l’intervento del MiBACT per il ristoro delle importanti perdite subite a causa della chiusura, si faranno trovare pronti per immettere sul mercato theatrical i loro migliori titoli che potranno consentire agli esercenti di presentare un’offerta accattivante e variegata sin dai primi giorni dopo la riapertura. Nel frattempo, la filiera supportata dal MiBACT sta predisponendo un‘imponente campagna di comunicazione nazionale a supporto dei film in uscita e della riapertura delle sale”.

I dati e le analisi dettagliate verranno diffuse nel corso del mese di gennaio 2021.  

Cr. P.
30 Dicembre 2020

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