Cinema e moda, territori culturali di resilienza e libertà

13-19 gennaio: la settima edizione della manifestazione diretta da Constanza Cavalli Etro, quest’anno completamente digitale, in collaborazione con Camera Nazionale della Moda


“Il Festival rappresenta un punto di riferimento internazionale per il mondo della moda e del cinema, un trampolino di lancio per i giovani talenti, in tutto il mondo un riferimento per questa relazione di arricchimento, che è un pilastro del linguaggio cinematografico”, dichiara Constanza Cavalli Etro, ideatrice e direttrice del Fashion Film Festival Milano, alla sua VII edizione, quest’anno per la prima volta in versione completamente digitale, fruibile gratuitamente su MYmovies, e in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana. “Quest’anno più che mai il FFFMilano farà parlare la moda con un linguaggio diverso. Non solo ‘celebrazione’ del talento delle maison, ma specchio della società. Racconteremo un ‘fashion system’ che affronta i grandi temi sociali. Che non è più chiuso ed elitario, ma ‘in ascolto’ rispetto a territori come gender equality, ambiente e inclusione, di cui si fa interprete”, sottolinea la direttrice.  

Il “welcome opening” ufficiale del Festival è programmato per le ore 18 di oggi, 13 gennaio, in diretta Instagram sul canale del Festival: Constanza Cavalli Etro, con Gloria Maria Cappelletti, curatrice del FFFMilano, faranno vertere l’apertura sull’opportunità necessaria, quanto rivoluzionaria, dell’edizione digitale.  

Sette giorni in cui il linguaggio e l’arte del cinema abbracciano e si rendono complici di quelli della moda, non con l’atmosfera ossessiva che la pubblicità di un marchio può suscitare, ma permettendo l’immersione in veri e propri territori culturali, infatti ciascuna giornata del FFFMi esplora due ambiti in questo senso, a partire da “Around The World” e “Home Voyage”, seguiti poi da “Re-Nature” e “Documentary” (14 gennaio), “Fashion Tales” e “Pride” (15 gennaio), “Experimental” e “Youth” (16 gennaio), “Women Now” e “Made in Italy – Emerging Talents” (17 gennaio), “Made in Italy – Established Talents” e “Freedom” (18 gennaio). 

Il programma di questa edizione conta circa 200 opere, con un’affluenza da 60 Nazioni: una rassegna estremamente eterogenea per estetica e narrazioni, che include parimenti grandi nomi, quanto esordienti e linguaggi sperimentali; la Selezione offre l’opportunità di guardare i progetti dei grandi nomi del cinema, come Matteo Garrone, che raccontano le storie delle più celebrate maison, come Dior, Gucci, Hérmes, Fendi, Trussardi, Burberry, così come le biografie dei creatori che hanno fatto la Storia della moda, da Halston diretto da Frederic Tcheng – già regista di Valentino: The Last Emperor e Dior & I – a Martin Margiela: in his own words con la regia di Reiner Holzemer, fino a opere che non si nascondono certo dietro il luccichio del lusso, ma mettono allo scoperto dimensioni sociali reali, quanto drammatiche, come succede in Made in Bangladesh diretto da Rubaiyat Hossain. D’altronde, non manca una selezione di opere di talenti emergenti italiani, con la sezione Made In Italy – Emergering Talents, atta a mettere luce sulla nascente generazione di registi dedicati al Fashion Film, che sta contribuendo a confermarlo sempre più come un genere cinematografico a tutti gli effetti. 

Tim Yip, premio Oscar per le Scenografie de La tigre e il dragone, è presidente di Giuria – oltre che assoluto protagonista di un incontro biografico, e di un secondo con l’artista britannica Pandemonia; guidati dall’artista di Hong Kong, gli altri giurati sono Margherita Missoni – fashion designer, Anna Dello Russo – fashion icon, giornalista, influencer, Lachlan Watson – attore americano non-binary, attivista LGBTQI+, tra i protagonisti della serie Tv Sabrina, Marcelo Burlon – stilista, creatore del brand “County of Milan”, Milovan Farronato – artista, curatore ed editore, Javier Goyeneche – fondatore del marchio sostenibile Ecoalf, Paolo Roversi – fotografo, Elizabeth Von Guttman – fondatrice di “System Magazine” e Tamu McPherson – fotografa, influencer. 

Grazie al format digitale, il Fashion Film Festival Milano quest’anno può accedere nelle case di tutti coloro che vorranno seguirlo e il pubblico potrà decidere di rivestire anch’esso il ruolo di giudice, per decretare l’opera a cui conferire il People’s Choice Award, per cui concorre anche l’italiano Nokimentary di Matteo Trombetta. 

Inoltre, in ogni giornata, sulla piattaforma fashionfilmfestivalmilano.cameramoda.it è in programma una sezione dedicata al Made in Italy e alla creatività italiana, oltre ai due progetti speciali, ormai pilastri della sezione Fuori Concorso: #FFFMilanoForGreen, per promuovere ed educare verso la sostenibilità, dando spazio alle realtà, ai designer e alle istituzioni che sono in prima linea per supportare uno stile di vita sostenibile; e #FFFMilanoForWomen, ambito in cui si promuove e sostiene il talento femminile, dando spazio e voce a progetti sociali, registe, designer, imprenditrici e attiviste: focus quest’anno sostenuto nell’incontro “Girls in Film- Filmmaking: finding your visual language”, in cui registe internazionali discutono delle loro influenze e di come abbiano trovato la propria identità visiva. Il Festival collabora con il collettivo di registe “Girls in Film” per creare un confronto fra autrici provenienti da diverse parti del mondo, per riflettere sull’importanza di avere un linguaggio visivo autentico e sull’aspetto fondamentale della rappresentazione di genere nell’industria cinematografica. Tutte le Conversation, dal 13 al 19 gennaio, sono sempre disponibili on demand.

L’edizione 2021 del FFFMilano si sviluppa su tre piattaforme in contemporanea: quella di Camera Nazionale della Moda Italiana (fashionfilmfestivalmilano.cameramoda.it), il sito ufficiale del Festival (fashionfilmfestivalmilano.com) e la piattaforma di streaming cinematografico MyMovies.it

Lo spirito del Fashion Film Festival Milano, quest’anno, è quello di abbracciare tutte le sfide con spirito resiliente, inclusivo e democratico, animo che da sempre caratterizza l’evento, portando avanti un messaggio di unità globale, attraverso la libertà di espressione creativa.

Nicole Bianchi
13 Gennaio 2021

Fashion Film Festival Milano

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15 le categorie che la Giuria – tra i membri anche Chiara Sbarigia, presidente di Cinecittà – ha onorato del premio, realizzato in digitale da Fornasetti: per l’Italia, premiati anche Franchetti e Sapeha, Tommaso Ottomano e Byron Rosero. La premiazione trasmessa all’interno del MIAC - Museo dell’Audiovisivo e del Cinema di Cinecittà

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