La pandemia non ferma i set

La pandemia non ferma i set. Anzi, si registra un boom delle produzioni di film, serie e fiction tv, specie nell'area di Roma. E' quanto emerge dal webinar moderato da Piera Detassis


La pandemia non ferma i set. Anzi, si registra un boom delle produzioni di film, serie e fiction tv, specie nell’area di Roma. E’ quanto emerge dal webinar moderato da Piera Detassis “Che cinema farà: Conversazioni sul futuro del cinema” organizzato dell’editore globale Hearst nell’ambito del progetto #movieconfidence.

All’incontro hanno partecipato i vertici Anica e i rappresentanti delle categorie produttive. Anna Foglietta è in questo momento impegnata nella realizzazione di Una storia italiana, produzione Lotus per Sky Original in cui veste i panni della mamma di Alfredino Rampi. “Sul set – ha raccontato l’attrice – si muovono fino a 300 comparse, all’inizio c’era molta paura ma poi abbiamo capito che i protocolli funzionano, anche se un aiuto regista ha fatto un passo indietro, rinunciando al lavoro, perché c’era un assembramento. L’audiovisivo – prosegue Foglietta – ha avuto un’esplosione incredibile, mentre i teatri e i cinema, purtroppo, sono chiusi”.

Per il presidente Anica Francesco Rutelli: “Lo straordinario risultato di avere riaperto i set in questo anno di pandemia è stato frutto di una concertazione fra tutti i soggetti della filiera, produttori, attori, tecnici, sindacati, lavoratori, che hanno deciso di lavorare insieme alla tutela delle persone. L’Italia si è mossa meglio di altri Paesi, anche grazie al sostegno del MIC e del Ministero del Lavoro, che ci hanno aiutato con un tax credit più robusto per coprire i costi maggiori dovuti alle norme di sicurezza e all’assenza delle coperture assicurative. Abbiamo avuto anche il sostegno della Regione Lazio e della Regione Campania con incentivi, la presenza di due strutture sanitarie come Campus Biomedico e Gemelli a casa nel Lazio, riducendo i contagi al minimo”. E prosegue: “Mi sono arrivate telefonate dall’estero, mi chiedevano come avessimo fatto. Nel nostro settore c’è la piena occupazione. Nel mese di marzo 2021 sono 230 le produzioni aperte solo nell’area romana”. 

Francesca Cima, presidente produttori Anica, sottolinea come ora sia cruciale “concentrarsi sulla ripartenza delle sale” e racconta l’esperienza vincente del Rigoletto al Circo Massimo, allestito la scorsa estate in piena sicurezza, con un intreccio tra spettacolo dal vivo e riprese di qualità e sapore cinematografico, che hanno dato vita anche a un film. Andrea Occhipinti (Lucky Red) parla dell’esperienza della piattaforma MioCinema, creata insieme agli esercenti: “Abbiamo voluto mettere al sicuro tutti i film che dovevano uscire e continuare il dialogo con gli spettatori, la piattaforma è servita a ‘tenere calda’ la comunità. Le piattaforme – conclude Occhipinti – non necessariamente sono antagoniste delle sale, ma rappresentano un’opportunità in più”. 

Giampaolo Letta (vicepresidente e ad Medusa) afferma: “Sono stati 12 mesi sulle montagne russe e non era scontato che le produzioni tornassero a lavorare. E’ stato possibile grazie allo sforzo comune di tutti, associazioni, sindacati, lavoratori. C’è sempre stata domanda di film e audiovisivo da parte delle tv e delle piattaforme”. Però Letta ricorda anche i tanti film rimasti bloccati a febbraio dello scorso anno e non ancora usciti. 

Per Luigi Lonigro (01 Distribution e presidente distributori Anica): “Siamo arrivati a marzo 2020 dopo un anno straordinario e quindi con molto fieno in cascina, per fortuna. Quando le sale riapriranno, il prodotto italiano farà la differenza, visto che il prodotto americano si è spostato molto in avanti. Il blocco, poi, ci ha fatto capire che le piattaforme sono un elemento complementare. Le sale sono pronte e ci sono tantissimi film, alcuni hanno atteso un anno e hanno già fatto due lanci promozionali. L’esercizio è in grave sofferenza ma noi siamo stati e siamo vicini a questo settore”. 

Tra gli interventi anche Francesca Medolago Albani, Head of Strategy Anica, che ha parlato delle pari opportunità nel settore; Ivan Cotroneo, sceneggiatore e regista, al lavoro durante la pandemia sia sulla seconda stagione delle serie La compagnia del cigno sia su 14 giorni, un film da camera con due soli personaggi girato durante il confinamento, entrambi prodotti da Indigo; Roberto Proia, Executive Director Theatrical and Productions di Eagle Pictures, che ha raccontato l’esperienza di un film come Sul più bello, bloccato a due giorni dall’inizio delle riprese a marzo 2020, ma diventato poi un caso positivo tanto da avere due sequel sul set, infine Cristina Priarone, presidente di IFC Italian Film Commission, che ha riferito del grande supporto dato dalle Film Commission alle produzioni con la capacità di trovare velocemente soluzioni alternative, il classico piano B.   

Cristiana Paternò
31 Marzo 2021

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