Series Development: nasce Master italiano con Civica Milano e Netflix

Series Development Executive: nasce Master italiano con Civica di Milano e Netflix


Un Master in “Series Development – Sviluppo e produzione creativa della serialità”: la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, con Netflix, hanno presentato il corso, in partenza a ottobre 2021 (iscrizioni e ammissioni aperte dal 1° aprile fino al 15 giugno 2021) per studenti con una formazione che corrisponda almeno alla Laurea Triennale, o che siano dei professionisti junior del settore.

Si punta alla formazione della figura del Development Executive, profilo che va oltre la scrittura, perché abbraccia anche competenze di ordine produttivo e legale, come ha spiegato nel dettaglio Alessandra Alessandri, progettista, curatrice e coordinatrice Master: “Sono ruoli meno noti agli studenti, rispetto a sceneggiatore e regista, ma figure molto interessanti proprio perché ibride: racchiudono in sé molte competenze, al di là del focus editoriale in senso stretto; riteniamo importanti anche competenze di produzione e management, per cui un terzo del Master sarà dedicato a questi aspetti. Si tratta di figure capaci di seguire il processo dello sviluppo, fino al lancio e alla messa in onda: tutti i docenti sono professionisti, non solo italiani, senza essere necessariamente italocentrici ma nemmeno americanocentrici. Le quattrocento ore d’aula si chiuderanno – per chi lo vorrà – con un periodo di circa 6 mesi di tirocinio in azienda: fin da ora, con più di un anno di anticipo, ci sono aziende che ci hanno già dato disponibilità ad ospitare almeno un corsista: tra cui Rai, Sky Italia, Cattleya, Groenlandia, Lucky Red, Studio Bozzetto”. 

La procedura di ammissione richiede di base una Laurea Triennale in facoltà umanistiche/che afferiscano al mondo dei media, ma anche laddove ci fossero aspiranti candidati con una laurea non direttamente afferente sarà considerata, proprio per lasciare la possibilità a studenti meritevoli di accedere almeno al processo di ammissione. Il Master, perché sia efficace, richiede conoscenze di base acquisite: viene dato per assodato che gli aspiranti studenti conoscano le basi dello storytelling, per essere poi, il corso, il più possibile professionalizzante.  

“E’ un vero evento, una scuola di eccellenza. È un Master che nasce con presupposti molto concreti, per permettere agli studenti che usciranno di trovare un lavoro e contribuire alla crescita del nostro comparto audiovisivo. La nascita di questa perla è l’opportunità di dar voce, nuova e diversa, a quelli che sono i nostri film e serie tv”, afferma Tinni Andretta, vice presidente serie originali italiane Netflix. 

E, come dettaglia Ilaria Castiglioni, manager serie originali italiane Netflix: “Le conversazioni con la Scuola sono iniziate circa un anno fa, in un momento complesso, e siamo quindi felici di vedere la luce in fondo al tunnel: il supporto di Netflix rientra nella nostra filosofia, cioè sentirci parte di un ecosistema, in cui se si cresce, si cresca tutti insieme; il contributo, nello specifico, è supportare il Master nei primi tre anni di vita, poi valuteremo man mano. Un ultimo punto per noi importante è quello di allargare la base di chi conosce e pratica, mettendo a disposizione borse di studio, alcune a copertura parziale, altre totale, tenendo conto di merito e inclusione, sia socio-economico ma anche legata alla multiculturalità”. 

“Un’iniziativa importante”, a cui il ministro della Cultura, Dario Franceschini, direttamente collegato alla presentazione, ha fatto i complimenti. “Ho seguito il rafforzamento e la crescita della Civica ‘Visconti’: il corso è molto importante, innovativo, con obiettivi anche non secondari, come quelli citati da Castiglioni. L’Italia ha davanti un futuro di crescita esponenziale per il settore: la creatività, la bellezza, sono elementi di attrattività, cui si aggiunge la nuova Legge Cinema, che ha fatto crescere gli investimenti anche stranieri, così come l’aumento del Tax Credit, che abbiamo deciso di rendere permanente dal 2021 in poi; inoltre, ci sono alcuni investimenti in corso, tra cui su Cinecittà, luogo per grandi produzioni internazionali. Nei prossimi anni saremo un Paese guida del settore, non solo in Europa: per cui, prepariamo i talenti”. 

E Stefano Mirti, presidente Fondazione Milano, ha ricordato che:  “Milano è una città articolata, complessa, dai maestri cantori dell’Abbazia di Chiaravalle ai maestri vetrai che hanno lavorato sulle policromie del Duomo, o – più vicino a noi – tutta l’industria del prêt-à-porter, fino ai nostri studenti del Master: il filo rosso che li lega è la serialità, l’idea che non ci sia l’artista assoluto, ma il concetto di un valore senza tempo, qualcosa presente nel DNA di Milano; è emozionante testimoniare con il Master un nuovo anello di questa catena. Le parole chiave di questo progetto sono ‘locale’ e ‘globale’ – fatto a Milano, con una grande multinazionale – insieme alla cultura del ‘saper fare’ appunto, del ‘fatto a regola d’arte’, oltre all’idea della prossimità tra Pubblico e Privato, a conferma della sostanza di un ‘politecnico delle Arti’: questo Master è segnale di una ripartenza effettiva, che coinvolge le migliori energie del nostro Paese”. 

Minnie Ferrara, direttrice della Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti”, centra la nascita di questo progetto formativo partendo: “Da dati significativi, all’origine dell’idea: il consumo di serie tv ha registrato un incremento esponenziale; risulta che vengano prodotte – a livello globale – 2000 serie: sul fronte italiano – dal Secondo Rapporto APA – l’incremento dell’ultimo triennio è stato superiore del 150% rispetto al precedente; la sola Netflix, per l’Italia, ha lanciato 5 nuove serie e ha annunciato di voler raddoppiare entro il 2022. Il nostro Master nasce dall’esigenza di formare nuove figure dotate delle competenze specifiche richieste dal mercato, di enorme potenzialità; come Scuola ritengo di dover monitorare l’evoluzione del settore e di dover favorire l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro. La figura del Development Executive è stata individuata, insieme ad Alessandra Alessandri, cacciatrice di teste del settore media: sarà l’head of drama/development di domani. Due aspetti caratterizzanti del Master sono il sostegno di Netflix, con cui da subito ci siamo incontrati su una visione e un approccio comuni, siamo impegnati entrambi nella difesa di precisi valori e intendiamo favorire e consentire l’accesso in maniera paritetica a tutti i talenti che vogliano accedere al settore, non credo che il nostro ambito debba essere ad appannaggio di una ristretta élite. L’altro aspetto fondamentale è la grande libertà di contenuti, punti di vista, che caratterizzano il Master: Netflix non ha precluso in nessun modo la composizione, infatti partecipano al Master anche competitor diretti della piattaforma; su circa 60 docenze, 10 i professionisti Netflix, una ventina di ore sulle quattrocento di aula, a conferma della grande libertà”. 

Queste le opportunità per “Un massimo di 25 corsisti – senza limite di età. Per L’assegnazione delle borse stiamo definendo gli ultimi dettagli, sul sito cinema.fondazionemilano.eu la prossimo settimana. Il Master (durata un anno) – senza borsa – ha una retta di 8.600 euro inclusa iva”, precisa ancora la Direttrice.  

Infine, Filippo Del Corno, assessore alla Cultura Comune Milano, parla di “punto d’onore. La ‘Visconti’ ha sempre saputo accompagnare la trasformazione dell’offerta didattica, portando le persone che studiano verso un’alta specializzazione, affinché siano interconnesse con gli ambiti professionali, in cui poi spendere le competenze. Questo Master è esemplare: le figure professionali connesse alla serialità devono mutare, ed ecco il miglior punto di connessione tra l’apprendimento e l’esercizio della professione. La dimensione di ‘politecnico della Arti’ delle Civiche conferma come la città di Milano stessa sia una piattaforma capace di mettere insieme soggetti di carattere internazionale: quello delle serie tv è un campo di potente sviluppo, ed è importante che la Civica si inserisca in questo flusso e lo faccia con un progetto di straordinaria qualità, per cui ringrazio Netflix di aver creduto anche in un ente pubblico”. 

Nicole Bianchi
31 Marzo 2021

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