Taormina Film Fest consacra l’horror italiano e Brühl neo-regista

L'attore tedesco ha vinto il premio per il miglior film e il miglior attore con "Next Door", miglior regia a A Classic Horror Story


TAORMINA – È Daniel Brühl il grande vincitore della 67/a edizione del Taormina Film Fest, che si è conclusa sabato sera con la serata di premiazione nel Teatro Antico di Taormina. Next Door, il debutto alla regia dell’attore tedesco (ma molto internazionale) con un apologo sul narcisismo delle star ha convinto la giuria presieduta da Susanna Nicchiarelli e composta da Nicola Guaglianone, Francesca Calvelli, Lolita Chammah e Saleh Bakri, che hanno assegnato all’interprete anche il riconoscimento come miglior attore. Matilda De Angelis ha invece ritirato il premio come miglior attrice per Atlas di Niccolò Castelli, in cui tutto il racconto passa attraverso il corpo della protagonista, tra arrampicate e cicatrici, mentre A Classic Horror Story di Roberto De Feo e Paolo Strippoli ha vinto il premio per la Miglior Regia, scardinando il luogo comune che vuole i film di genere fuori dai concorsi e, soprattutto, dai palmares. Una bella sorpresa all’interno di un concorso decisamente compatto, espressione dei tre direttori Alessandra De Luca, Francesco Alò e Federico Pontiggia, che hanno trovato una sintesi tra i percorsi e le inclinazioni diverse di cui sono portatori proponendo un menu taorminese inedito. La loro selezione, frutto di una complementarità di sguardi all’insegna della qualità, ha abbracciato un cinema plurale, promettente, stimolante che va dalla critica sociale mascherata da horror del film di De Feo e Strippoli (in arrivo su Netflix, “Ma che merita di essere visto in sala, dove fa ancora più paura”, ha sottolineato Nicchiarelli) alla scoperta di nuovi autori (come l’iraniana Rezvan Pakpour, regista di Fractal, lo svizzero Niccolò Castelli di Atlas, l’israeliana Talya Lavie con la commedia “tutto in una notte” Honeymood e il cinese Yumo Luo, promettente autore di Long Day), passando per la dimostrazione di personalità artistica di un attore appena diventato anche regista come Brühl.

Con il Teatro Antico di nuovo riempito dal pubblico – un colpo d’occhio che raccontava l’emozione ritrovata dell’incontro tra spettatori e grande schermo – la cerimonia di premiazione è stata aperta dalla voce e dal pianoforte di Francesca Michielin, vincitrice del Taormina Arte Award per la musica, che ha omaggiato Franco Battiato interpretando Segnali di vita. Presentatrice di questa serata di chiusura dopo essere stata già protagonista di quella di apertura, Anna Ferzetti ha ricevuto il Taormina Arte Award “per la versatilità del suo talento artistico” e ha consegnato il Taormina Arte Award per il cinema a Ferzan Ozpetek, con cui sta lavorando sul set della serie Le fate ignoranti. Gianluca Jodice, sceneggiatore e regista de Il cattivo poeta, infine, ha vinto il nuovo premio ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo per “un cinema capace di celebrare la bellezza del nostro paese”.

Michela Greco
04 Luglio 2021

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Matilda De Angelis: “Atlas e i miei film come sport estremi”

L'attrice è assoluta protagonista del film di Niccolò Castelli, in concorso al Taormina Film Fest e dall'8 luglio in sala, nei panni di Allegra, una ragazza con la passione per l'arrampicata ma costretta improvvisamente all'immobilità dopo essere stata vittima di un attentato, mentre era in vacanza in Marocco, in cui ha perso amici e fidanzato. "Allegra è un animale in gabbia che si chiude nel silenzio perché pensa che nessuno la possa capire, semplicemente perché nessuno ha vissuto ciò che ha vissuto lei"

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“A Classic Horror Story” contro la pornografia del dolore

In concorso a Taormina e su Netflix dal 14 luglio, il film è firmato da Roberto De Feo e Paolo Strippoli che, attraverso ambienti, personaggi e situazioni ricorrenti del "cinema di paura", vogliono in realtà prendere in giro il genere ma anche e soprattutto "lanciare un'accusa alla pornografia del dolore che vediamo ogni giorno intorno a noi". Nel cast Matilda Lutz, Francesco Russo e Peppino Mazzotta, che devono affrontare creature misteriose legate alla leggenda di Osso, Mastrosso e Carcagnosso

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Michela Cescon: “Occhi blu, il mio debutto spudorato”

L'attrice di tanto cinema d'autore esordisce nel lungometraggio con Occhi blu, un "film che usa il genere per superare il genere", in cui Valeria Golino è una misteriosa rapinatrice, connotata da pochi dialoghi ma molte suggestioni visive, inseguita dal commissario Ivano De Matteo e dall'ex-poliziotto Jean-Hugues Anglade in una Roma stilizzata

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“La terra dei figli”, memoria e paternità dopo l’Apocalisse

Basato sul graphic novel di Gipi, il nuovo film di Claudio Cupellini, un'opera post-apocalittica "antispettacolare ed estremamente europea" è interpretata dal rapper Leon de La Vallée, da Paolo Pierobon, Valeria Golino, Valerio Mastandrea e Maria Roveran. In anteprima al Taormina Film Fest, sarà in sala il 1° luglio


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