8 ½ – luglio: luci e ombre della riapertura post lockdown

Il numero 57 della rivista bimestrale 8 ½ - Numeri, visioni, prospettive del cinema italiano, in uscita a luglio 2021, si occupa della riapertura delle sale dopo il lungo lockdown


Il numero 57 della rivista bimestrale 8 ½ – Numeri, visioni, prospettive del cinema italiano, in uscita a luglio 2021, sia in forma cartacea, che scaricabile gratuitamente nella sezione Download del sito www.8-mezzo.it, dedica la copertina al tema della riapertura – dal 26 aprile scorso – dei cinema italiani, ma dà ampio spazio anche al dibattito sull’abolizione della Censura, soggetto dell’editoriale, poi approfondito nella rubrica Innovazioni.

Scenari – appunto centrato sulla riapertura delle sale – apre con l’introduzione del direttore editoriale, Gianni Canova, che riflette come “dopo 7 mesi di chiusura forzata, la riapertura è avvenuta in sordina. In punta di piedi. Senza una strategia condivisa che puntasse a riaccendere la desiderabilità sociale del cinema in sala”.

Il punto di vista di Canova si cuce con la testimonianza del direttore generale Anec, Simone Gialdini, contestualizzata nel monitoraggio, settimana per settimana, nel primo mese di riapertura, cui si aggiungono i pareri di Mario Lorini (presidente Anec), Domenico Dinoia (presidente Fice), Carmine Imparato (Sale delle Comunità – Regione Marche), rispetto al tema dei film usciti e degli incassi. I due approfondimenti sono a cura di Ilaria Ravarino e Franco Montini.

Da Pordenone al Salento, passando per Milano e Bologna – negli articoli di Stefano Locati, Caterina Taricano e Hilary Tiscione – ci sono i racconti di come città e cinema abbiano un po’ dappertutto messo in piedi piccoli e grandi eventi per festeggiare la riapertura e richiamare il pubblico, come il curioso episodio del cinema romano Sacher, esercente Nanni Moretti, che per l’occasione ha risposto personalmente al telefono della biglietteria. Ma, nonostante questi esempi di vivace e accorato impegno, Si può fare di più. O no? si domanda il pezzo in cui Pedro Armocida ha interpellato Luigi Lonigro (distributori Anica), Piera Detassis (Accademia del Cinema Italiano – David di Donatello), Laura Delli Colli (Fondazione Cinema per Roma e SNGCI), Francesca Cima (produttori Anica), ancora Mario Lorini (esercenti Anec), Michele Casula di Ego Research e il giornalista Gabriele Niola, per una panoramica trasversale tra sforzo reale e potenziale rimasto sospeso; testimonianze a cui si appaiano i punti di vista dell’esercente e produttore Lionello Cerri, e di nuovo quello di Lonigro, qui anche in veste di direttore di 01 Distribution, raccolti da Michela Greco. 

Senza limiti è il titolo dell’intervista di Luca Ferrando a Gianluca Guzzo, chiamato a parlare di MYMOVIESLIVE, piattaforma che in quest’anno pandemico s’è resa quanto mai indispensabile, soprattutto per tutte quelle manifestazioni cinematografiche che hanno trovato la loro collocazione virtuale proprio in questo spazio. Infine, come di consueto, la rubrica chiude con il sondaggio di Alice Bonetti, da cui si evince che il 51% degli intervistati non vede l’ora di riprendere il proprio posto in sala.

Come anticipato, la rubrica Innovazioni si focalizza sulla Censura, e subito Canova riflette su come il decreto del Ministro Franceschini renda più libero il nostro ordinamento, ma il problema sia che sempre più spesso quello di forme più subdole e non sempre consapevoli di autocensura. Andrea Guglielmino approfondisce il tema rispetto alla Rete, dove l’Italia risulta ancora tra i Paesi più liberi, tema geografico approfondito da Carmen Diotaiuti; mentre Paola Casella raccoglie il parere degli autori: Francesco Bruni, Daniele Ciprì, Irene Dionisio, Paola Randi. Si fa poi un passo indietro nella Storia del Cinema, e Sara Colombini rintraccia HARLEM di Carmine Gallone, il film più censurato del nostro cinema, di cui si parla nel libro del documentarista Luca Martera. 

Per Racconti di Cinema Serena Barsottelli s’ispira a Nirvana di Gabriele Salvatores. Per Anniversari il calvario del geometra di Tivoli trasferito in Svezia, in Detenuto in attesa di giudizio interpretato da Alberto Sordi, viene approfondito da Alberto Anile, sempre con il prezioso corredo fotografico messo a disposizione dalla Cineteca Nazionale.

In Cinema e Istituzioni ecco l’intervista della neo delegata generale della Settimana Internazionale della Critica, Beatrice Fiorentino, che – nell’incontro con Cristiana Paternò – parla del suo ruolo, dell’essere la prima donna a rivestirlo, omaggiando la compianta Valentina Pedicini. Sempre in collaborazione con Sky Arte, si parla del teatro-visione di Sant’Arcangelo Festival attraverso il documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi, nella ricorrenza del mezzo secolo dalla sua nascita; così Cinema e Animazione intervista i gemelli Dan e Dav, ovvero Daniele e Davide Ratti, che osannano il web come vetrina per i talenti emergenti. Entrambi i pezzi sono a cura di Nicole Bianchi.

Il compositore Luigi Pulcini scrive la rubrica Cinema e Musica del numero, dedicando l’approfondimento all’importanza imprescindibile delle parole. Si confermano anche le tavole di Remo Starr – il cinenauta, con testi di Fumasoli e disegni di Farina, a cura di Bugscomics. 

CineGourmet offre la ricetta de “La Vignarola” suggerita dall’attore Marcello Fonte, come sempre “cucinata” da Andrea Gropplero di Troppenburg. Dati e tendenze del mercato audiovisivo a cura di DG Cinema e Audiovisivo con Scanner torna sulla Censura, ponendo l’accento sul principio di responsabilità degli operatori specie nella tutela dei minori. La rubrica ritrova le firme di Rossella Gaudio, Iole Maria Giannattasio, Monica Sardelli, Bruno Zambardino.

Il Focus curato da Gian Luca Pisacane ci porta in Giamaica, con il contributo critico da Kingston di Rachel Moseley-Wood. Cinema Espanso apre le sue pagine con l’ultimo romanzo di Carlo Verdone, La carezza della memoria che “gioca la carta dell’amarcord malincomico”, come scrive Cristiana Paternò, che firma anche il secondo pezzo – qui insieme a Pedro Armocida -,  ovvero uno stralcio dall’intervista a Liliana Cavani, contenuta nel volume edito da Marsilio per la Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro: Liliana Cavani. Il cinema e i film. Nei cento anni dalla nascita, Canova omaggia Nino Manfredi, parlando in particolare del libro Un friccico ner core, scritto dal figlio Luca. Poi, Stefano Stefanutto Rosa parla delle oltre 90 fotografie scattate da Riccardo Ghilardi durante il lockdown ad artisti del nostro cinema, attualmente esposte in una mostra in corso presso “Cinecittà si Mostra”, l’esposizione permanente negli Studi di via Tuscolana a Roma, celebrata anche nel pezzo di Barbara Goretti, che parla del volume che festeggia il decennio dell’iniziativa espositiva, con la copertina disegnata dal maestro Renato Casaro, tra i più celebri cartellonisti viventi.

Geografie di Nicole Bianchi è ispirato da un libro, Amara terra mia / io vado via – Cinema italiano e canti della grande emigrazione del Novecento di Stefania Carpiceci, viaggio cinesonoro nell’Italia dei migranti. Deepfake: la simulazione è il futuro del cinema? è il tema di Internet e Nuovi Consumi, a cura di Carmen Diotaiuti. Il ritorno della rubrica Chiude il numero Simon&TheStars, il celebre astrologo, che ci parla dei segni del Leone e della Vergine, attraverso due coppie di attori: Luca Barbareschi & Laura Morante, Vittorio Gassman & Sophia Loren.

redazione
23 Luglio 2021

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