Ca’ Foscari: vince l’iraniano ‘The Other’

A vincere il Ca' Foscari Festival è stato l’iraniano The Other di Ako Zandkarimie e Saman Hosseinpour, prodotto dalla scuola Elmi karbordi of Farhango Honar Sanandaj


Si è svolta sabato sera la cerimonia di premiazione dell’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival di Venezia. La giuria Internazionale, composta dallo scrittore e regista francese Philippe Claudel, dall’animatore e produttore statunitense Tony Grillo e dalla programmatrice e regista italiana Laura Aimone, ha assegnato i principali premi del Concorso Internazionale, dedicato a cortometraggi realizzati da studenti di scuole di cinema e università di tutto il mondo. A vincere è stato l’iraniano The Other di Ako Zandkarimie e Saman Hosseinpour, prodotto dalla scuola Elmi karbordi of Farhango Honar Sanandaj, con la storia di un uomo che, alla morte della moglie, si ritrova a dover crescere da solo la propria figlia, finché un incontro fortuito non lo porterà a riconsiderare la vita vissuta fino a quel momento. Un film che vive dei silenzi tanto assoluti quanto assordanti fra i due protagonisti. L’opera ha vinto con la seguente motivazione: “Una coinvolgente storia di dolore, compassione, e di lotta tra amore e pazzia. Tinta di una sobria e scarna tonalità, ritrae la fragilità della miseria umana con dignità e grazia, trascinando lo spettatore nella vita privata di una famiglia in lutto. Il film ha un respiro profondo, reso attraverso un ritmo misurato e una forza visiva semplice, mentre si snoda in un mistero avvincente. La potente performance del protagonista mette in mostra una tensione emotiva e una inaspettata motivazione, senza l’utilizzo del dialogo”.

La giuria ha inoltre assegnato la Menzione speciale Museo Nazionale del Cinema, per l’opera che offre il miglior contributo al cinema come espressione artistica, al cortometraggio italiano Where the Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng, studente del NABA di Milano che esplora i temi dell’appartenenza culturale, dell’emigrazione e dell’identità nel modo più delicato e vero possibile. La Menzione speciale Guang Hua Cultures et Media, per l’opera che offre la migliore sperimentazione nei linguaggi cinematografici, è invece andata al cortometraggio d’animazione cinese Dayfly di Yi Baoxingchen, studente dell’Animation School of Communication University of China, le cui tecniche ricordano da vicino la pratica degli acquerelli e dei pastelli, con i quali ritrae l’inesorabile scorrere del tempo attraverso il volo di un’effimera.

Il Premio Levi per la miglior colonna sonora, offerto dalla Fondazione Ugo e Olga Levi e assegnato da una giuria apposita, composta da Roberto Calabretto, Paolo Troncon e Daniele Furlati, è andato ad un altro corto d’animazione, il giapponese The Balloon Catcher, prodotto dalla Tama Art University per la regia di Kaneko Isaku. La Menzione speciale Le Giornate della Luce per la miglior fotografia è stata invece assegnata da una giuria composta dal direttore artistico del festival Le Giornate della Luce Donato Guerra, e da Luca Pacilio e Gabriella Gallozzi che hanno premiato Yard Kings del portoghese Vasco Alexandre dalla Middlesex University. L’ultimo premio del Concorso Internazionale, il Premio Pateh Sabally offerto dalla Municipalità di Venezia, Murano e Burano, è stato invece assegnato al corto d’animazione italiano En rang par deux di Elisabetta Bosco, Margherita Giusti e Viola Mancini, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia del Piemonte. L’opera racconta l’incontro di due migranti in Italia che trovano nella musica il linguaggio comune attraverso il quale superare le barriere linguistiche e culturali.

Passando ai concorsi collaterali, è stato annunciato il vincitore della quinta edizione del Music Video International Competition, concorso dedicato a videoclip musicali realizzati da studenti di scuole di cinema o di università da tutto il mondo. La giuria composta da Giovanni Bedeschi, Roberto Calabretto, Marco Fedalto e Daniele Furlati ha premiato Pick Up Your Cross (and follow me) di Michael J. Keplinger, un video basato sull’animazione a passo uno per accompagnare un brano musicale del regista stesso. È stato poi premiato il vincitore dell’ottava edizione del Concorso Scuole Superiori Olga Brunner Levi istituito dalla Fondazione Ugo e Olga Levi in collaborazione con il festival. Il premio è dedicato al miglior cortometraggio realizzato da studenti delle scuole superiori di secondo grado di tutto il mondo, avente per soggetto la performance musicale femminile o il rapporto tra condizione femminile e la musica nella storia. Una giuria composta da Roberto Calabretto, Cosetta Saba e Marco Fedalto, ha decretato come vincitore The Dome of the Sky dell’iraniano Mohamad Ghaderi, con la storia di una bambina che vorrebbe solo vivere la propria infanzia, ma cresce in una società che la reprime. Infine, è stato annunciato anche il vincitore della prima edizione del Carpenè-Malvolti Script Contest, concorso rivolto a tutti i registi del Concorso internazionale e del Music Video Competition di questa undicesima edizione, chiamati a concepire uno script che poi sarà trasformato in un cortometraggio incentrato sulla più antica azienda di spumanti italiana e sul suo fondatore Antonio Carpenè. Ad assegnare il premio è stata una giuria composta da Domenico Scimone, direttore generale della Carpenè-Malvolti, Alessandro Loprieno e Eduardo Fernando Varela. Lo script vincitore è risultato essere Eredità di Alphie Velasco, regista filippino in gara nel Concorso internazionale con il corto A Toy in the River.

A conclusione della cerimonia di premiazione, la direttrice artistica e organizzativa del festival Roberta Novielli ha voluto ringraziare tutti i volontari cafoscarini che hanno reso possibile la realizzazione del festival e ha dato appuntamento al 2022 per la dodicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival.

redazione
11 Ottobre 2021

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