Svolta crime per Muccino, che debutta nelle serie tv

Gabriele Muccino esordisce nella serialità con A casa tutti bene che espande personaggi e situazioni dell'omonimo film del 2018 in una produzione Sky Original


Gabriele Muccino esordisce nella serialità con A casa tutti bene che espande personaggi e situazioni dell’omonimo film del 2018 in una produzione Sky Original. “Mentre giravo quel film – confessa il regista romano, che ha appena portato in libreria la sua autobiografia – dicevamo già con gli attori che i personaggi erano talmente belli, veri, dissanguati dai conflitti, da meritare di proseguire il loro racconto. Era un peccato lasciarli sull’isola”.

Ecco dunque otto puntate da 50 minuti – alla Festa di Roma si è vista la prima – girate come se fossero quattro lungometraggi con un cast diverso da quello del film, composto accostando alcuni nomi noti e molti nuovi talenti per raccontare la storia di due famiglie, i Ristuccia, ristoratori arricchiti, e i Mariani, poveri e sempre costretti a chiedere aiuto. Laura Morante e Francesco Acquaroli sono Alba e Pietro Ristuccia, capostipiti della famiglia e proprietari del ristorante San Pietro, a Roma. Hanno tre figli, Carlo, Sara e Paolo, interpretati rispettivamente da Francesco Scianna, Silvia D’Amico e Simone Liberati, i primi due vivono all’ombra del padre lavorando nell’impresa di famiglia, il terzo ha tentato la carriera artistica all’estero ma senza molto successo. Euridice Axen è Elettra, ex moglie di Carlo, mentre l’esordiente Sveva Mariani interpreta Luna, la figlia della coppia, legata segretamente a Manuel, il cuoco del San Pietro (Francesco Martino). Nei panni di Ginevra, attuale compagna di Carlo, c’è Laura Adriani, mentre Antonio Folletto è il compagno (infedele e bugiardo, nella migliore tradizione mucciniana) dell’apprensiva Sara. Paola Sotgiu interpreta Maria Mariani, sorella di Pietro e madre di Sandro e Riccardo Mariani, che sono Valerio Aprea e Alessio Moneta. E’ una conferma la presenza di Emma Marrone, nei panni della compagna di Riccardo, Luana, in avanzata gravidanza e preoccupata per i debiti di gioco di lui, mentre Milena Mancini è Beatrice, la solerte compagna di Sandro, affetto da Alzheimer precoce. In tutto i personaggi sono 19, ciascuno portatore di storie da raccontare e conflitti da risolvere.

“E’ stato impossibile mantenere il cast originale, per i mille impegni degli attori – spiega Muccino – Ma, come con altre serie, per esempio Romanzo criminaleGomorra, abbiamo cercato altri volti con la stessa forza e capacità empatica. Alcuni attori non li conoscevo, essendo stato a lungo in America; con altri, come Francesco Scianna, avevo fatto solo dei cortometraggi. Con Laura Morante avevo lavorato nel 2003 in Ricordati di me“.

Lo stile è quello mucciniano, sopra le righe e sempre pronto a esplodere, ma la novità è l’elemento thriller con un delitto che riaffiora dal passato della famiglia nella vicenda scritta con Barbara Petronio, Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza. “Il crime mi ha sempre intrigato, ma non l’ho mai fatto finora. Era una svolta pericolosa ma ha funzionato molto bene”. Linea guida del racconto è la famiglia intesa come ring: “La storia dell’umanità nasce da qui – afferma il regista de L’ultimo bacio e Gli anni più belli – se la famiglia potesse vivere in armonia anche la società sarebbe senza conflitti, sopraffazioni, guerre e avidità, senza il cannibalismo degli uomini sugli uomini. La violenza dell’essere umano è la base della convivenza. Le dinamiche strutturali che tengono le famiglie insieme e la voglia dell’uomo di riscattarsi, trovare consenso e potere, ricchezza e vittoria, ha definito la vicenda umana. Nessuno impara dai propri errori e le disfunzioni sono le stesse raccontate da Cechov, Bergman o Shakespeare”.

Per Silvia  D’Amico, una delle interpreti: “Esiste l’uomo mucciniano che vive dentro una centrifuga di sentimenti, passioni, emozioni viscerali. I personaggi sono tutti infelici, ma ognuno ha la sua infelicità specifica”. Muccino rivendica il suo stile: “Originariamente – spiega – avrei dovuto girare solamente un paio di episodi, ma realisticamente non avrei trovato un regista che mi somigliasse, impetuoso e accorato. Dunque ho preferito condurre in porto l’intero progetto e già penso a una seconda stagione”.  

Prodotta da Sky e Marco Belardi per Lotus Production – società di Leone Film Group – la serie debutterà su Sky e in streaming su NOW a dicembre. Da segnalare la sigla di Lorenzo Jovanotti, alla terza collaborazione con Muccino dopo il grandissimo successo delle precedenti, Baciami ancora e L’estate addosso.  

Cristiana Paternò
21 Ottobre 2021

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