Al Future Film Festival ‘Mila’ e il making di ‘Diabolik’

Il festival si tiene a dicembre tra Modena e Bologna


Quest’anno il Future Film Festival, oltreché a Bologna, approda a Modena, nelle date del 1 e 2 dicembre. A Bologna, invece, dall’ 8 al 12. Rispettando la vocazione del luogo che ospita il festival, ovvero il Laboratorio Aperto, le giornate modenesi si concentreranno sulle tecnologie innovative e il gaming.

Le serate, collegate al programma del festival a Bologna, guarderanno al futuro del nostro pianeta e alla creatività emergente. Modena è città creativa Unesco per le Media Arts 2021, cultura, arte, digitale alla sfida dell’innovazione.

“Il tema del festival è quest’anno ‘Split Screen’ – spiega la direttrice Giulietta Fara – Negli ultimi due decenni gli schermi sono aumentati a dismisura per visioni private, pubbliche e anche nel nostro lavoro quotidiano, che facciamo ormai sempre solo attraverso uno schermo. Non è più solo entertainment ma diventa pane quotidiano. Il festival ospiterà in anteprima molti film che non hanno una distribuzione italiana, con occhio alla realtà virtuale e aumentata, con tanti workshop a tema, di cui alcuni si terranno proprio a Modena. Uno ad esempio si incentrerà sulla ‘gamification’ della cultura applicata ai musei, per rendere comprensibile l’arte a certe fasce di pubblico. Oppure tra i rapporti tra cinema, game, e moda. Uno dei nostri pallini è sempre l’animazione, che è per noi la forma più contemporanea del cinema, e questa resta sia nel concorso per cortometraggi che per i lungometraggi. Non intendendo l’animazione come solo cinema per bambini, tutt’altro. Sono solo due i film dedicati ai più piccoli. Poi il documentario su Ezio Bosso, figura particolarmente cara all’amministrazione. Siamo coinvolti nella produzione e siamo molto affezionati a questo progetto. Tre film sono dedicati alla politica internazionale e all’immigrazione”.

Tra i corti spicca Mila di Cinzia Angelini, italiana che lavora negli States. Venti minuti per raccontare le bambine e la guerra, con l’ispirazione che nasce proprio dai racconti della mamma della regista, Cinzia Angelini, una trentina volata a Los a Angeles nel 1994 e oggi tra le più affermate professioniste dell’animazione. Da Londra a Hollywood, Cinzia ha lavorato per la Amblimation di Spielberg e la Warner e infine è approdata alla Dreamworks come animatrice e story artist.  “Una tavola rotonda – continua Fara – è dedicata agli effetti speciali con le case di produzione più importante a mostrare i ‘making’ compreso quello dell’attesissimo Diabolik. Cosa rara dato che, di solito, prima dell’uscita del film il making non si mostra mai. C’è anche quello di Strappare lungo i bordi di Zerocalcare”.

Una selezione di film e corti sarà visibile su Mymovies. I due focus tematici saranno sulla crisi ambientale – con la maratona dell’anime Conan il ragazzo del futuro, flop in Giappone e amatissimo in Italia 30 anni fa e L’uomo che cantava agli alberi, classico dell’animazione – e la retrospettiva sul grande regista e animatore George Pal.

Andrea Guglielmino
24 Novembre 2021

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