Bangla diventa serie. “Il nostro modello? This is England”

In anteprima al TFF abbiamo visto i primi due episodi della serie tv prodotta da Fandango in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Emanuele Scaringi e Phaim Bhuiyan


TORINO – Riusciranno Phaim e Asia a non fare l’amore? Forse, grazie a un complicato decalogo che indica ciò che è consentito e proibito secondo la legge islamica, una legge a cui il ragazzo italiano di origine bengalese di stretta osservanza, deve e vuole attenersi, pur tra mille dubbi e tentennamenti.

In anteprima al TFF abbiamo visto i primi due episodi della serie tv prodotta da Fandango in collaborazione con Rai Fiction, diretta da Emanuele Scaringi e Phaim Bhuiyan, che riprende personaggi e situazioni del fortunato esordio del 2019, premiato ai David di Donatello, ai Globi e ai Nastri d’argento.

Phaim è sempre innamorato di Asia (Carlotta Antonelli) e stavolta, negli episodi scritti con Vanessa Picciarelli, mentre il ragazzo, con padre, madre e sorella, si ritrova in mezzo a una strada dopo che è sfumata l’ipotesi di trasferirsi a Londra, i suoi genitori si incontrano finalmente con la famiglia allargata della fidanzata (la madre, separata, si è rifatta una vita con una donna). Due universi distanti che, in qualche modo, riescono a comunicare grazie al cibo e alla musica. 

“Avevamo in mente una serie da subito – rivela il giovane attore e regista – con l’idea di raccontare l’amore negli italiani di seconda generazione, poi Fandango ci ha proposto il film che è andato molto bene e l’ipotesi della serie è tornata. Ormai va anche di moda, ma noi ci avevamo pensato prima”.

In otto puntate da 30 minuti la Roma multietnica è sempre la grande protagonista del racconto che si snoda da Torpignattara ai quartieri della zona Nord. “Nella serie il rapporto tra i due ragazzi è più dilatato – spiega Carlotta Antonelli – ciascuno dei due vive un conflitto con se stesso”. E aggiunge: “La serie, come il film, è molto divertente ma anche piena di sensibilità nel mostrare la paura del diverso e la possibilità di mescolare le culture e le religioni”.

La narrazione contiene elementi autobiografici e generazionali forti. “I miei genitori – racconta Phaim – non hanno mai avuto l’idea di avvicinarsi alla comunità italiana, mentre noi figli, andando a scuola, ci siamo integrati di più. Noi siamo il ponte che può legare le due culture”. Per Scaringi il modello dichiarato è la commedia italiana classica, “come lì si parlava di emigranti che venivano dal Sud, qui parliamo di nuovi italiani, di multiculturalità. In Italia siamo indietro rispetto a Uk o Stati Uniti, stiamo discutendo ancora di ius soli. Nella serie abbiamo inserito delle note più drammatiche e i nostri riferimenti sono a lavori come Alta fedeltà o This is England, dove si parla appunto di immigrazione e integrazione”.

C’è anche un nuovo personaggio che promette di trovare maggior spazio negli episodi successivi, quello di una cugina dal forte carattere in aperto conflitto con Phaim. “Un personaggio che ci permette di approfondire il tema delle seconde generazioni da un punto di vista femminile”, spiega ancora il protagonista.

Bangla La serie approderà prossimamente su RayPlay.                      

Cristiana Paternò
27 Novembre 2021

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