Esercenti e Film Commission, un legame da rafforzare

In che modo possono dialogare Film Commission ed esercenti? L’occasione per dibattere sull'ampliamento di questo canale di comunicazione è stato un panel a Sorrento


SORRENTO – In che modo possono dialogare Film Commission ed esercenti? L’occasione per dibattere sull’ampliamento di questo canale di comunicazione, soprattutto in un momento in cui la pandemia ha condizionato l’affluenza di pubblico nelle sale, è stato il panel organizzato alle Giornate professionali di Sorrento dal titolo Film Commission. Cinema e territorio: un legame più forte con le sale, al quale hanno partecipato una serie di ospiti in presenza e in collegamento.

Ad aprire l’incontro è stata Mariella Troccoli, Direzione generale Cinema e audiovisivo, che ha ricordato che “la Legge Cinema è riuscita a individuare quali sono i compiti delle Film Commission, così da regolarizzarle in modo uniforme, mentre prima c’era un grande caos”. Mario Lorini, presidente dell’Anec, è partito, invece, da una riflessione: “In questo momento così complicato, dobbiamo fare sistema. E per questo anche le Film Commission hanno un grande compito”.

Tante le testimonianze durante il panel. Cristina Priarone, presidente Italian Film Commissions e direttore generale Roma Lazio Film Commission, ha parlato di quanto sia “importante sostenere l’industria in modo strategico, anche attraverso il turismo, la creatività, lo sviluppo tecnologico in una modalità di osmosi tra territorio e settore. Le sinergie sono molto forti. A Roma e nel Lazio abbiamo dato vita a iniziative, come prime visioni o sostenendo i piccoli film in sala”.

“Noi siamo una fondazione che nasce come vecchia mediateca, che nel tempo ha creato una relazione molto forte con gli esercenti, anche per quel che riguarda la qualità della programmazione”, ha detto Stefania Ippoliti, direttore Area Cinema Fondazione Sistema Toscana.

Ci sono regioni che stanno “lavorando all’efficientamento energetico delle sale cinematografiche in linea con un futuro green”, come ha spiegato Nevina Satta, direttore generale Sardegna Film Commission. “La nostra è una regione con una disomogenea densità demografica, dove purtroppo capita che le sale chiudano. Noi stiamo lavorando per potenziarle come luogo di aggregazione, a prescindere dal volume della comunità in cui si trovano. Difendiamo anche il cinema made in Sardegna”.

In Puglia lo scorso 30 ottobre è stato deliberato “un piano di azione che prevede la reintroduzione di un theatrical fund per supportare il singolo esercente”, ha spiegato Antonio Parente, direttore Apulia Film Commission.

Durante l’incontro sono saltate fuori anche alcune criticità. In Campania oggi sono rimaste appena 83 sale. “Siamo arrivati al minimo storico – ha detto con rammarico Maurizio Gemma, direttore Film Commission Regione Campania – I cinema dovrebbero avere un ruolo di presidio sociale importante, anche nei piccoli centri. Dobbiamo riportare il pubblico in sala, e rivolgerci soprattutto ai giovani che guardano il cinema sui tablet”.

Fabio Abbagnato, responsabile Emilia Romagna Film Commission, ha lanciato un grido di allarme: “C’è uno schiacciamento della filiera e una crisi strutturale del cinema. Il pubblico va fidelizzato sin dall’inizio, già durante il processo produttivo di un film. Noi abbiamo portato in sala pure le serie televisive, sui territori dove sono state girate”.

In questo panorama di collaborazioni anche le applicazioni mobili sono una grande risorsa. Bruno Zambardino ha illustrato “Italy for Movies, portale gestito da Cinecittà, con una mappa a portata di mano per orientare gli spettatori nel mondo del cinema e delle serie tv. Questa è una App nata grazie alla Legge cinema per la promozione, in italiano e in inglese, anche in chiave cineturistica. I materiali extra, come backstage, sono il valore aggiunto”.

Silvia Paonessa ha concluso il panel, parlando di App On Casting, piattaforma gestionale per la selezione degli artisti nata nel 2019: “Una parte della piattaforma è dedicata proprio alle Film Commission, per generare valore sul territorio con un salvadanaio grazie al quale si possono creare eventi di formazione”.

Giulia Bianconi
01 Dicembre 2021

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