Peter Lord protagonista al Ca’ Foscari Short FF

Ospite d'onore del festival veneziano è Peter Lord, una figura chiave dell’animazione in stop-motion e co-fondatore della Aardman Studio, casa di produzione specializzata in animazione a passo uno


VENEZIA – Prima giornata del Ca’ Foscari Short Film Festival, che quest’anno vede protagonisti numerosi ospiti di rilievo internazionale. Dopo la preapertura, la dodicesima edizione è ufficialmente iniziata con la proiezione dei primi sei cortometraggi in gara nel Concorso Internazionale, al quale partecipano trenta progetti realizzati dagli studenti delle più rinomate scuole di cinema e università del mondo. Il primo cortometraggio proiettato è stato Franceska, dello spagnolo Alberto Cano, una contemporanea rivisitazione animata del celebre romanzo Frankenstein, in cui i panni del mostro sono però ricoperti da Franceska, una diva che lo scienziato pazzo Victor tenta di riportare in vita.

A seguire Safe del regista americano Ian Barling, progetto che esplora il concetto di protezione e responsabilità attraverso la figura di un padre che, nella speranza di poter salvare un figlio, seppur nell’illegalità, deve tirare le somme dei propri fallimenti da genitore. Attraverso le vicende di João, un giovane disoccupato costretto a diventare un rider, con il terzo corto, Fantasma Neon di Leonardo Martinelli, si è esplorata la precaria e incerta realtà dei lavoratori della cosiddetta “gig economy”. Con Congenital, dei registi iraniani Saman Hosseinpuor e Ako Zandkarimi, sono stati invece portati alla luce i temi della sessualità, dell’identità non conforme e delle relazionali queer, che, in contesti tradizionalisti soffocanti come il Kurdistan rurale, non riescono ad emergere e rimangono, come suggerisce il titolo, congeniti.

Il quinto corto presentato è stato Teneur del ceco Ondrej Veverka ambientato in una prigione comunista degli anni ’50. Col tempo, l’omonimo protagonista, si è guadagnato il rispetto di quasi tutti gli altri carcerati per essere un bravo medico anche se questa consapevolezza nel suo ruolo non cancella in lui un costante e opprimente senso di colpa. Il sesto e ultimo cortometraggio, Scavenger di Nicholas Ong Kok Weng, segue invece gli spostamenti di una anziana senzatetto che vive nella desolata metropoli di Singapore durante l’epidemia di COVID-19. Nonostante le difficoltà l’anziana volge il pensiero al proprio obiettivo e, mossa da una cieca speranza, insegue instancabilmente la serenità.

Oltre al Concorso Internazionale, un altro momento importante della prima giornata è stato il programma dedicato a uno degli ospiti d’eccezione di questa edizione ovvero Peter Lord, una figura chiave dell’animazione in stop-motion e co-fondatore della Aardman Studio, casa di produzione specializzata in animazione a passo uno tra le più importanti al mondo creatori di personaggi iconici come Wallace & Gromit.

Intervistato dall’esperto di animazione Davide Giurlando, Peter Lord ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera avviatasi con i suoi primi piccoli lavori pubblicitari e televisivi e con il personaggio di plastilina Morph, amatissimo protagonista della serie The Amazing Adventures of Morph, andata in onda dal 1980 al 1981 su BBC. Sono stati poi presentati al pubblico alcuni dei suoi più riusciti cortometraggi d’animazione tra cui Down and out (1977), Adam (1991) e alcuni estratti dei suoi lungometraggi tra cui Galline in fuga (2000) e Pirati! Briganti da strapazzo (2012).

A chiusura della prima giornata, il programma dedicato proprio alla Aardman con una selezione di tredici opere d’animazione di vari registi che hanno permesso di ripercorrere la nascita e la storia della casa d’animazione fondata nel 1972 dal duo Peter Lord e David Sproxton, e che, a partire dal 1983 coinvolse anche il premo Oscar Nick Park. Oggi è diventata una delle case di riferimento nel panorama dell’animazione in stop motion con opere come Wallace & Gromit, Galline in fuga, Shaun vita da pecora e Pirati! Briganti da strapazzo.

Presentato anche East Asia Now, programma speciale a cura di Stefano Locati dedicato a quattro cortometraggi provenienti da altrettanti paesi del Sud-est e dell’Est dell’Asia, accomunati dall’elaborazione dei concetti di perdita e memoria nonché percorsi da fantasmi, apparizioni e tracce di ciò che non c’è.  

redazione
04 Maggio 2022

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