Verdone, Muccino e Ozpetek premiati. Procacci miglior esordiente

A Domenico Procacci è andato il riconoscimento come Miglior regista esordiente per Una squadra, prodotta da Fandango, Sky e Luce Cinecittà


NAPOLI – Negli ultimi anni molti autori e registi italiani di cinema si sono avvicinati con curiosità alla serialità. Lo ha fatto Carlo Verdone romanzando se stesso e la sua famiglia in Vita da Carlo, mentre Gabriele Muccino e Ferzan Özpetek sono partiti da loro precedenti film, A casa tutti bene e Le fate ignoranti, per trasformarli in serie. Tutte sfide portate a termine con successo, e premiate non solo dal pubblico, ma anche dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani con i Nastri d’argento Grandi serie, arrivati quest’anno alla seconda edizione.

“Questa serie è stata forse la cosa più faticosa della mia carriera – ha confessato Verdone, dal palco del Teatro di Corte di Palazzo Reale a Napoli, durante la cerimonia di premiazione – È stato un lavoro sincero, che ho scritto in libertà, non sapendo come l’avrebbe presa il pubblico. Non sapevo se gli spettatori si sarebbero interessati alla mia vita, che è fatta di tante cose, fragilità, debolezze, comicità volontarie e involontarie”. Vita da Carlo (uscita su Prime Video) è stata premiata con il Nastro d’argento come Miglior serie original, e in autunno inizieranno le riprese della seconda stagione. Per la serie hanno ricevuto un riconoscimento anche gli attori non protagonisti Monica Guerritore e Max Tortora, insieme ai giovani Caterina De Angelis e Antonio Bannò, insigniti con il Premio Biraghi per gli esordienti. “È il primo premio che ricevo nella mia carriera e sono molto felice. È la prova che anche noi attori di teatro studiando possiamo interpretare ruoli come questi nella serialità”, ha detto Guerritore premiata sia come Gianna Scarpelli, ex moglie di Verdone, che come Fiorella Totti, mamma di Francesco, nella serie Speravo de morì prima.

Ferzan Özpetek ha portato nel mondo la storia de Le fate ignoranti con Disney+. “È stata una grande emozione girare la serie e quando l’ho vista da spettatore ho pensato che sarebbe andata bene”, ha raccontato il regista, che a ottobre girerà un film con la Warner. Muccino tornerà invece sul set, al Gianicolo a Roma, già il 6 giugno, per la seconda stagione di A casa tutti bene (Sky Original). “La serie ha avuto un grosso riscontro”, ha detto il regista, ricordando come fosse nata l’idea: “Mentre giravo il film originale a Ischia ho visto gli attori estremamente coesi in questa avventura e ho pensato che quei personaggi così vivi non potevano essere lasciati incompiuti”.

Tra i vincitori dei Nastri d’argento Grandi serie quest’anno nella categoria dramedy c’è Doc-Nelle tue mani con protagonista Luca Argentero, premiato anche come Miglior attore. “Siamo molto orgogliosi di aver raccontato In un periodo così difficile storie di medici e infermieri, figure molto vicine a noi – ha detto Argentero – È stata un’esperienza molto forte, visto che affrontiamo temi giganteschi come la vita, la morte, la sofferenza, l’amore, la famiglia. Il bello del nostro mestiere è vivere delle emozioni molto forti, che ci fanno capire quanto conti essere umani”.

Premiata anche la serie Netflix Strappare lungo i bordi, esordio di Zerocalcare con un’irriverente animazione di grande originalità. “Mi sento abusivo in questo contesto in mezzo ad attori a attrici veri. Per me è stata un’esperienza nuova, felice e stimolante”, ha detto con la sua consueta ironia il fumettista Michele Rech, che è pronto a realizzare una nuova serie sempre per Netflix. Nastro d’Argento per Alessandro Gassmann, protagonista della miglior serie crime I bastardi di Pizzofalcone e Un Professore. “La Rai mi ha dato due grandi possibilità. Il prossimo anno festeggio quarant’anni di attività e sono contento di vedere come la qualità generale sia in evidente crescita. Ormai il confine tra cinema e serie è sottile, e talvolta si intreccia”, ha detto l’attore, annunciando di stare lavorando al suo quarto film da regista basato su L’equazione del cuore di Maurizio De Giovanni, con il quale collabora già da anni.

Maria Chiara Giannetta ha vinto il Nastro come Miglior attrice per Blanca. “Devo ringraziare chi ha avuto il coraggio di affrontare la disabilità in modo così particolare”, ha detto l’attrice. Ambra Angiolini e Anna Ferzetti sono state premiate come Migliori attrici non protagoniste per Le fate ignoranti. Eduardo Scarpetta ha vinto come Miglior attore non protagonista per L’amica Geniale-Storia di chi fugge e di chi resta.

Bangla di Phaim Bhuiyan, diretto insieme a Emanuele Scaringi, ha conquistato il Nastro come Miglior serie commedia, mentre Yara di Marco Tullio Giordana e Sabato, domenica e lunedì di Edoardo De Angelis hanno preso il premio come Migliori film tv. A Domenico Procacci è andato il riconoscimento come Miglior regista esordiente per Una squadra, prodotto da Fandango, Sky e Luce Cinecittà. “Sono il più vecchio esordiente della storia – ha detto il produttore – Mi sono divertito a fare questo progetto da regista che credo sarà l’unico”.

Nastri speciali anche all’autrice Lisa Nur Sultan e all’intero cast femminile della serie Rai Studio Battaglia, ossia Barbora Bobulova, Lunetta Savino, Miriam Dalmazio, Marina Occhionero e Carla Signoris. Infine, il Nastro-Nuovo Imaie è andato ai giovani protagonisti del teen drama Mare fuori. “Le serie hanno cambiato lo storytelling e rappresentano un nuovo formato del cinema. Per questo un mondo così importante, che si sta facendo strada in Italia, meritava un segno di attenzione anche da parte nostra”, ha detto Laura Delli Colli, presidente del Sngci, che ha ideato i Nastri d’argento Grandi serie, in collaborazione con la Film Commission Regione Campania.

Giulia Bianconi
05 Giugno 2022

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