Così Emergency ha lottato contro il Covid

La testimonianza dello scomparso Gino Strada è al centro del documentario The Dark Side of Noon di Federico Greco e Mirko Melchiorre, presentato a Pesaro in collaborazione con Emergency


PESARO – Le parole di Gino Strada sono al centro del cortometraggio The Dark Side of Noon di Federico Greco e Mirko Melchiorre, presentato a Pesaro. Un evento in collaborazione con Emergency che ha prodotto, insieme a Studio Zabalik, questo documentario girato nei primi mesi del 2020, quando l’Italia era sotto la morsa della prima ondata del Covid. Tra Bergamo e Crotone, dove è stato creato un polo di cura all’interno dell’ospedale, i sanitari di Emergency hanno messo l’esperienza maturata in situazioni come l’epidemia di ebola in Africa a servizio dei nostri concittadini. 

“I due registi, Federico Greco e Mirko Melchiorre – ci spiega Michela Greco di Emergency – arrivando a Crotone si sono resi conto che quella situazione era la cartina di tornasole della fragilità del nostro sistema sanitario, così hanno cercato di allargare il discorso”. E’ lo stesso Gino Strada a spiegare come 5 milioni di italiani non abbiano accesso alle cure per ragioni economiche o di condizione sociale (perché irregolari o senza fissa dimora). Ma le cifre del disastro sono anche quelle dei tagli alla sanità con 178 ospedali chiusi dal 2010 e una decurtazione di 37 miliardi di euro al budget. Dal 2006 Emergency ha cominciato ad aprire ambulatori per garantire l’accesso universale alle cure di qualità, da Polistena a Marghera, da Castel Volturno a Ponticelli. Se ne avvalgono gli italiani ma ora anche i profughi dall’Ucraina, mentre è stato attivato un ambulatorio mobile in Moldavia. 

Federico Greco aveva già lavorato a una serie di documentari per Emergency in Italia. “Siamo partiti per Crotone con questa consapevolezza e siamo stati diversi giorni nelle terapie sub-intensive. Abbiamo osservato il modo di lavorare dei sanitari di Emergency, che non solo portano la sanità a chi non ce l’ha, ma lo fanno in modo compassionevole e non asettico”. Lo stile del breve documentario cerca di mantenere un equilibrio di fronte a una realtà di estrema sofferenza. “Il pudore non ci fa andare oltre la tenda che ci divide dai malati, è una questione etica ma anche di linguaggio cinematografico perché mostrare meno vuol dire mostrare di più, inoltre toglie il rischio della retorica e del parassitismo emotivo”.

Federico Greco sta ora lavorando a un lungometraggio su questi stessi temi. “Per me Dark Side of the Noon, titolo che vuole rendere omaggio ai Pink Floyd, è stata l’occasione per riflettere su cose più macroscopiche. Il caso della Lombardia e della Calabria è sintomo di un problema globale che può solo peggiorare nel tempo. Roger Waters, dei Pink Floyd appunto, è uno dei primi che abbiamo intervistato sul tema della sanità e questa intervista entrerà del nuovo documentario. Lui è una mente molto libera, una persona che non ha paura di parlare e di combattere, come del resto era Gino Strada, uomo libero e determinato”. 

Cristiana Paternò
22 Giugno 2022

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