Con Vision, Paola Cortellesi debutta alla regia

​Il listino di Vision Distribution spazia dal thriller di Donato Carrisi alla "Siccità" di Virzì. Attesi anche "Brado", ritorno alla regia di Kim Rossi Stuart e l'annuncio di un 2023 con Tornatore.


RICCIONE – “La scena la deve prendere il battito del cuore del pubblico in sala: diamo via alle danze”, così Massimiliano Orfei – ad Vision Distribution – presenta il listino a Ciné 2022

Gli fa eco Davide Novelli, direttore distribuzione, che annuncia: “state per vedere una delle più grandi produzioni di Vision” e prende il via la presentazione partendo da Le otto montagne “una bella storia scritta da uno Strega (Paolo Cognetti, ndr) con mezzo milione di copie vendute nel mondo, quindi una base di pubblico su cui far leva. Una storia tutta italiana che ha attratto l’attenzione di un regista belga, nominato agli Oscar, Felix Van Groeningen – e della moglie, Charlotte Vandermeersch – che ha un cast importante, tanto da vincere il premio della Giuria a Cannes. Uscirà #soloalcinema a Natale”.

Si prosegue con Bones and All, “tra le più grandi produzioni di Vision, un film di Luca Guadagnino, in collaborazione con MGM. Interpretato da Timothée Chalamet, che più di chiunque riesce a unire sessi e generazioni: un viaggio alla ricerca dell’identità e una natura che i protagonisti non hanno scelto, l’essere attratti dalla carne umana. Ci sono atmosfere molto forti, che troveranno un pubblico più giovane, attratto da storie d’amore invivibili. L’uscita il 24 novembre, anche negli States. Ci sono grandi ambizioni festivaliere e non solo”. 

È poi il momento de La guerra desiderata di Gianni Zanasi, “scritto nel 2019, quando una guerra sul territorio europeo non si poteva nemmeno immaginare: questa è tra Spagna e Italia e cruciali sono Edoardo Leo e Miriam Leone, che in questo caos trovano il tempo di innamorarsi. L’intelligenza è raccontare la guerra da diversi punti di vista, anche grazie a personaggi come quello di Battiston”. 

C’è poi Brado “un film di cui avevamo anche un po’ paura in sceneggiatura, e invece è uscito uno dei più internazionali realizzati. Segna il ritorno alla regia di Kim Rossi Stuart, anche protagonista, una storia padre-figlio ambientata in un ranch: addestrando un cavallo in un percorso a ostacoli permette anche a loro di affrontare il proprio. È un film pronto a uscire”.  

Ancora, Per niente al mondo di Ciro D’Emilio, “un crime drama, ambientato nel Nord-Est italiano, con un finale a sorpresa”.

Poi, Vision annuncia una sezione di film documentari, da proporre in autunno: 

Nel nostro cielo un rombo di tuono di Riccardo Milani, “su Gigi Riva: il regista sa raccontare l’Italia e la sua gente”. 

Napoli magica di e con Marco D’Amore, “che racconta nei vicoli, nei sotterranei, l’energia divertente della città”. 

È stato tutto bello. Storia di Paolino e Pablito di Walter Veltroni. “Una storia umana, di una leggenda, Paolo Rossi: Veltroni ha avuto accesso a materiali inediti e al cellulare di Rossi, per uno spaccato di emozioni importanti e intime”. 

Dal rullo che mostra le anticipazioni 2023, Vision specifica “torniamo a fare la grande commedia”, e così elenca:

Buon viaggio ragazzi di Riccardo Milani con Antonio Albanese; Scordato di e con Rocco Papaleo; I migliori giorni, i peggiori giorni di Massimiliano Bruno e Edoardo Leo; Limonov di Kirill Serebrennikov; Romantiche, esordio alla regia di Pilar Fogliati; L’ultima notte d’amore, “la prima coproduzione di Vision con Universal”, di Andrea di Stefano con Pierfrancesco Favino.

Sul palco, Laura Mirabella – marketing director Vision Distribution, presenta due “ospiti eccellenti”: il primo è Donato Carrisi per Io sono l’abisso. “Non abbiamo comunicato il cast, abbiamo blindato il set: la storia è ambientata sul lago di Como, con personaggi senza nome. Un operatore ecologico, ‘invisibile’, uccide le donne bionde e con più di 60 anni: le studia attraverso la loro spazzatura, che non mente; le cose che gettiamo via parlano di noi. Ma gli capita un imprevisto: scorge una ragazzina che annega, si butta e la salva, poi scappa. Da quel momento la sua invisibilità è a rischio. Capita la cosa magica: si è buttata nel lago, e lui comincia a osservarla per capire. E poi c’è la cacciatrice di mosche, la matta del villaggio, ma l’unica a capire che c’è un serial killer che ha salvato la ragazzina. Alla fine, lui muore. Dov’è il thriller? C’è un’altra storia che scorre nell’abisso sotto i piedi dello spettatore, lasciando di stucco quando emerge… è un film che vi lascerà senza fiato. In ognuno di noi c’è un po’ di mostro e in alcuni prevale”, dice l’autore. 

E poi arriva la Siccità – “un titolo incredibilmente attuale, scritto due anni fa, un film molto contemporaneo” per Mirabella – e con questo titolo il secondo ospite, Paolo Virzì: “Ci siamo legati i piedi alla sedia per aspettare di consegnare il film alle sale. È stato scritto in smart working con Paolo Giordano, Francesco Piccolo e Francesca Archibugi, immaginando un futuro vicino e cosa sarebbe successo dell’umanità, quali le nuove paure e le speranze. Un grande mosaico con una dozzina di protagonisti: tra cui, Silvio Orlando, Monica Bellucci, Tommaso Ragno, Max Tortora, Sara Serraiocco. Il destino di ciascun personaggio è connesso l’uno all’altro: è un film come una specie di preghiera laica, col mio modo di mescolare tragedia e commedia. È come un grande pentolone che contiene un brulicare di umanità: una storia in 3 giorni, in una Roma in cui non piove da alcuni anni e il Tevere s’è essiccato”. Sale, accanto all’autore toscano, uno dei suoi inrtepreti, Vinicio Marchioni: “Sono 18 le storie che s’intrecciano, un’operazione di scrittura straordinaria. ‘Voglio farti fare una cosa strana: non devi fare niente’, mi ha detto Paolo quando mi ha chiamato per il ruolo; in questi casi, si accetta un gioco così alto solo se hai un grandissimo regista”. 

Vision annuncia poi anche i cantieri in corso, verso il 2023: Paola Cortellesi dirige il suo primo film; Stefano Sollima, una coproduzione internazionale; tornano Pio e Amedeo con Gennaro Nunziante; Tornatore quale maestro internazionale; Marco d’Amore torna a dirigere e Riccardo Milani una commedia originale. 

“Compiamo cinque anni – come Vision Distribution, siamo ancora piccoli ma continueremo a crescere. C’è motivo di essere ottimisti, il futuro è dalla nostra parte, non dobbiamo frenare, anzi accelerare”, conclude e esorta alla sala – e al mondo cinema tutto – l’ad Orfei. 

L’approfondimento video: guarda qui

Nicole Bianchi
07 Luglio 2022

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