Costa Gavras: “E pensare che volevo fare il giornalista”

Il noto regista greco francese riceve il Pardo alla carriera a Locarno 75


LOCARNO – È stato Costa Gavras il destinatario, per questa edizione numero 75 del Festival di Locarno, del prestigioso Pardo alla Carriera. Un riconoscimento che ogni anno rende omaggio a chi con la sua arte ha contribuito a ridefinire i confini della settima arte e l’immaginario collettivo.

Ma per chiunque si occupi di cinema Constantin Costa-Gavras (vincitore di due Premi Oscar, un Orso d’oro, una Palma d’oro, un Premio della giuria a Cannes, e insignito di molti altri riconoscimenti nei più importanti festival mondiali) è un nome di riferimento anche per quanto riguarda il cinema di impegno civile. Z – l’orgia del potere, Missing, L’amerikano: sono tre film che tra gli anni ’70 e gli ’80 hanno animato dibattiti, ispirato convegni, tenuta alta l’attenzione sulle dittature e gli orrori che le dittature procurano. “E pensare che io volevo fare il giornalista – spiega Gavras – per questo motivo dalla Grecia nel secondo dopoguerra sono venuto a Parigi, volevo studiare comunicazione e lavorare in qualche giornale. La Francia mi ha accolto a braccia aperte, eravamo tanti studenti che venivano un po’ da tutto il mondo e non abbiamo incontrato ostacoli. Il cinema non mi interessava, o meglio lo consideravo solo divertimento e niente di più, nel mio paese in Grecia la sala faceva vedere solo film d’avventura, divertenti ma vuoti. Poi un mio compagno di università mi ha chiesto di accompagnarlo a vedere un film di Eric Von Stroheim, Greed. Mi si è aperto un mondo. Ho capito che il cinema poteva raccontare cose importanti (in questo caso l’avarizia, un rapporto malato con i soldi che va oltre ogni relazione umana), e che poteva farlo in modo coinvolgente, spettacolare. Lì ho compreso che il mio destino sarebbe stato dietro la macchina da presa”.

E così negli anni ’50 Costa-Gavras inizia il suo lungo apprendistato nel cinema. È aiuto regista per René Clair e per Jacques Demy, diventa cittadino francese (“in America non mi hanno voluto, perché mio padre era un funzionario del partito comunista e io avevo le stesse idee”). Conosce varie persone, con una di queste legherà in modo particolare: l’attore Yves Montand, anche lui militante comunista, anche lui interessato a mettere a disposizione le sue doti di attore e la sua notorietà per fare un cinema di grande impegno civile. “Il nostro grande successo è stato sicuramente Z -L’orgia del potere, un film che raccontava la Grecia dopo il colpo di stato fascista dei colonnelli. Abbiamo vinto un premio a Cannes, poi l’Oscar e soprattutto il film è stato visto in tutto il mondo, ha avuto un successo commerciale completamente insperato. E pensare che nessuno voleva produrlo. Dicevano: ma a chi può interessare la storia di una dittatura? E poi erano tutti stupiti del fatto che avessi nel film due attori famosi come Montand e Trintignant, con uno che appare solo per dieci minuti e l’altro solo alla fine del film. Gli attori, peraltro, sono sempre stati molto importanti nel mio cinema, e qualche scelta coraggiosa credo di averla fatta. Quando ho chiesto Jack Lemmon per Missing, mi hanno preso per pazzo. Dicevano: ma con lui diventerà una commedia. E invece il film ebbe un grande successo”. La passione per il cinema per Costa-Gavras non si limita all’atto creativo, visto che per un lungo periodo è stato il presidente della Cinémathèque Française, la più importante istituzione cinetecaria del mondo. “Me lo ha chiesto un mio amico, l’allora ministro della cultura Jack Lang. Ero molto titubante ma ho accettato perché ho pensato che il cinema mi ha dato molto e io avevo il dovere di restituirgli qualcosa…”.

Caterina Taricano
12 Agosto 2022

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