‘I viaggiatori’: Gifuni e Scalera sulla macchina del tempo nella Roma del ’39

Un film Sky Original, diretto da Ludovico Di Martino, protagonisti Gianmarco Saurino e un terzetto di adolescenti: Matteo Schiavone, Fabio Bizzarro, AndreaGaia Wlderk. Dal 21/11 su Sky Cinema e NOW


È un “cortocircuito” il film Sky Original di Ludovico Di Martino, che definisce il vocabolo come “parola chiave, anche prima di approfondire il progetto”: I viaggiatori

È un’avventura nella Roma del ’39: protagonisti tre adolescenti (Matteo Schiavone, Fabio Bizzarro, AndreaGaia Wlderk) che, grazie a Cronos, una strana macchina del tempo, dal presente atterrano nel tempo appena precedente la Seconda Guerra Mondiale, la Roma fascista di Benito Mussolini. Il periodo – racconta Di Martino – “è il primo venuto in mente, anche perché dal fascino abbiamo una distanza relativamente ampia, seppur sia percepita come siderale: c’è una specie di barriera, c’è una freddezza, come se fosse un libro impolverato questa Storia. Ci sono – nel film – dei ragazzi che passeggiano a Roma all’apice nel Ventennio, senza il timore di una guerra in quella Capitale pulita. È stato un po’ voler cercare di abbattere il muro tra noi e la nostra memoria recente”. 

La vicenda inizia con Beo Fulci (Gianmarco Saurino), ricercatore di fisica quantistica scomparso assieme al suo capo in circostanze misteriose: stava lavorando a un progetto rivoluzionario quando un cortocircuito, appunto, ha mandato in fiamme il laboratorio. Vivace di mente, Max (Matteo Schiavone), suo fratello quattordicenne, non perde però le speranze, nonostante sia ormai trascorso un anno dalla sparizione: nel conforto amicale di Flebo (Fabio Bizzarro), appassionato di videogiochi e tecnologia, e Greta (AndreaGaia Wlderk), tipa coraggiosa, una sera il terzetto finisce per scoprire una console impolverata. Lei è Cronos: nonostante l’obsolescenza riescono a rianimarla e… a ritrovarsi così nel ’39, nella Roma scossa dalle leggi razziali, tra guardie fasciste e atti censori. E Beo è qui, perso in quel tempo: la ricerca “del ritorno al presente”, della fuga dalla minaccia è lo scopo. 

Nella storia, ci sono anche due figure adulte molto ben tratteggiate, la dottoressa Sestrieri, che – prima della scomparsa dal laboratorio – chiede proprio a Beo di attivare la sperimentazione, interpretando così la villain della trama, che per Vanessa Scalera: “è stato un gioco passare tre ore e mezza al trucco (prostetico) ogni volta, oltre che cercare di trovare anche una certa sensualità per il personaggio, senza dimenticare fosse una donna del ’39. Lei ha ritrovato vitalità perché il suo genio viene riconosciuto”. Per Di Martino la dottoressa è stata scritta avendo, dapprima, “il riferimento di Ade di Hercules. Poi, sviluppando, ci siamo resi conto potesse essere molto credibile un cattivo di parola: ho sempre condiviso gli ideali della Dottoressa, nessuno nel presente gli avrebbe offerto una possibilità e questo la fa rinascere”.

Con lei, l’altro adulto, figura dal polo opposto, è Luzio, interpretato da Fabrizio Gifuni, che il regista commenta come: “Un cattivo e punto. È un fascista che crede nel fascismo, che gestiva l’Ovra. L’idea di Gifuni era di un attore che potesse incarnare la cattiveria degli adulti”. Certo, scegliere questi “nomi” è stato anche “un gioco intellettuale”, ma poi ci sono stati i riferimenti cinematografici puri per I viaggiatori, da “Page Master a La storia infinita: per questo film mi piaceva fare riferimento al cinema che ‘ho subito’ in tv. Poi, sono fan di Spielberg e Zemeckis”, spiega il regista. 

È un film in cui certamente il coraggio non manca, ingrediente necessario a rendere avvincente la trama, ma un coraggio che Di Martino tiene molto a riconoscere non solo all’aspetto creativo del progetto perché: “Il coraggio è di chi ci ha seguito, chi ha avuto quello di finanziare – Sky e Groenlandia, i produttori del film. Tutto ruota intorno al concetto serio di ‘gioco’, che il nostro cinema deve ancora scoprire a fondo: un film deve divertire e coinvolgere veicolando messaggi puri. Il coraggio produttivo non è scontato, per un film che, inoltre, ha anche la pretesa di mettere al centro volti nuovi, perché, certo, ‘i nomi’ ti possono dare la garanzia. Non siamo un Paese che è riuscito a creare uno star system di attori giovani: poi vedi un film come Dune e capisci che c’è un sistema sano in questa direzione”. 

I viaggiatori, dal 21 novembre è in esclusiva su Sky Cinema e in streaming solo su NOW

Nicole Bianchi
13 Novembre 2022

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