Good Morning, Cinecittà

Sui quotidiani si parla di 'La lunga corsa' e 'Perfetta illusione' al TFF, del confronto tra serie e piattaforme e dell'annuncio che Corto Maltese diventerà una serie


IL CARCERE COME CASA

Sono sempre le novità presentate al Torino Film Festival ad occupare le pagine dei quotidiani di oggi. Su Avvenire, Alessandra De Luca si dedica a La lunga corsa di Andrea Magnani, l’unico film italiano in concorso, dove il protagonista, Giacinto, interpretato da Adriano Tardiolo, è un ragazzo nato e cresciuto in carcere. Nell’articolo sono raccolte le dichiarazioni del regista che racconta: “Sono almeno vent’anni che penso a questa storia, ma non riuscivo a trovare la chiave per raccontarla. Poi ho cominciato a riflettere sulla legge che consente alle madri di crescere i propri figli in carcere per alcuni anni, ma l’ispirazione mi è venuta pensando alla mia infanzia nel luogo in cui sono cresciuto, una città moto piccola e sempre immobile. Le persone nascevano, vivevano e morivano nello stesso posto e sembravano accontentarsi della sicurezza del loro habitat, mentre per me passavano l’esistenza in una gabbia per paura di crescere, di vivere davvero, di fare delle scelte. Ho trasformato questa storia in una sorta di favola, dove il carcere, all’inizio, è il luogo idealizzato degli affetti, una metafora esistenziale, una realtà fuori dalla realtà, vista attraverso gli occhi innocenti di un bambino”.

IL MONDO DELL’ARTE SECONDO CORSICATO

Dal TFF su Il Corriere della Sera, Valerio Cappelli si occupa di un altro film italiano: Perfetta illusione di Pappi Corsicato, definito un film sull’arte della menzogna, un triangolo amoroso che ha un segno estetico molto diverso dal passato astratto, acido e pop, non neorealista, che aveva finora caratterizzato il cinema del regista napoletano. E a proposito del mondo dell’arte contemporanea, che è al centro del film, Corsicato osserva: “È difficile capirla e darne una definizione. Un po’ come al cinema, è complicato stabilire criteri oggettivi. Io vado d’istinto, non faccio troppo ragionamenti. Francesco Bonomi, quello che dice odio tutti e tutti odiano me, fa se stesso, nel film è il personaggio del critico d’arte. Per i pittori ho voluto una combinazione realista, i quadri sono veri, Schnabel, Koons, Cattelan, Clemente”.

SALE E PIATTAFORME: PROSEGUE IL CONFRONTO

“In America è stato il peggior weekend legato al Giorno del Ringraziamento della storia del cinema, con appena 95 milioni di dollari incassati. Per dire, nel 2018 furono 216 milioni e nel 2019 l’incasso totale ammontò a 181 milioni. Bisogna andare indietro di quasi 30 anni, nel ’94, per registrare un box office complessivo di 94,5 milioni, ma, allora, il prezzo medio del biglietto era di 4 dollari. Insomma, non se ne esce, e se negli Stati Uniti fallisce così miseramente uno dei fine settimana cardine dell’intera annata, figuriamoci da noi.  Infatti l’ultimo weekend di programmazione ha registrato in Italia un -27% rispetto alla scorsa settimana con 4.234.685 euro di incasso”. E’ il commento di Alice Sforza sull’andamento del mercato in Usa e in Italia, pubblicato su Il giornale. Ma su Italia Oggi, in una breve non firmata, si dà conto del risultato positivo fatto registrare nello stesso fine settimana da Glass Onion: A Knives Out Mistery, una produzione Netflix, diffusa in sole 600 sale americane, in previsione della prossima programmazione sulla piattaforma. “Il risultato – si legge –  probabilmente rafforzerà le argomentazioni di Hollywood secondo cui i servizi in streaming dovrebbero distribuire film più attesi, come Glass Onion, nelle sale cinematografiche prima di inviarle alle piattaforme domestiche”.

CORTO MALTESE DIVENTA UNA SERIE

Il celebre marinaio, nato dalla matita di Hugo Pratt, approda sul piccolo schermo. Lo rende noto Il Messaggero con un articolo di Francesco Musolino che scrive: “Se ne parlava da anni e ieri è finalmente giunto l’annuncio- contemporaneamente da Los Angeles, Londra e Parigi – rivelando che dietro il progetto c’è la società di produzione e distribuzione, Studio Canal, e Jemma Rodgers (premio BAFTA per The Railway Children Return) della Red Production in veste di produttore esecutivo,  mentre per gli effetti speciali è stato arruolato Phil Tippet vincitore di due premi Oscar (Il ritorno dello Jedi e Jurassic Park)”. Ma soprattutto a firmare la regia sarà Frank Miller, che ha di recente rinnovato il mito di Batman al cinema.

Franco Montini
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