Marocco, terra di calcio e cinema: molto più di Casablanca

Continua l'incredibile favola calcistica del Marocco, nazione africana famosa in tutto il mondo anche per i suoi splendidi panorami, scelti come location da registi come Scott, Welles, Hitchcok, Scors


Grazie alla vittoria con il Portogallo di Cristiano Ronaldo, continua l’incredibile favola sportiva del Marocco, che porta alto il vessillo del calcio africano verso una storica semifinale mondiale. La bellissima nazione distesa tra il Mediterraneo e l’Atlantico, separata dalla Spagna dai pochi chilometri di mare dello stretto di Gibilterra, non è solo la patria di grandi campioni come Hakimi e Ziyech, ma è anche un luogo che ospita alcune location cruciali per la macchina che forgia il nostro immaginario: il cinema.

Nella cultura di massa il Marocco è indissolubilmente legato a Casablanca di Michael Curtiz, considerata unanimemente una delle migliori pellicole di sempre. Peccato che, seppure il film sia interamente ambientato nella più grande città marocchina, tutte le scene del capolavoro del 1942 siano state girate negli Studios americani della Warner Bros. Stesso discorso per il film del 2016 di Robert Zemeckis Allied con Brad Pitt e Marion Cotillard, che vede tutta la sequenza iniziale ambientata proprio a Casablanca, ma le cui riprese si sono svolte nelle isole Canarie. Nonostante ciò, gli appassionati di cinema di tutto il mondo non si fanno scoraggiare, né tantomeno lo fanno gli abitanti locali che sfruttano la popolarità del film per attirare turisti da tutto il mondo e, soprattutto, per vendere merchandising ad esso collegato.

Al netto della “trappola turistica” rappresentata dalla, pur splendida, Casablanca, il paese nordafricano, con i suoi giganteschi deserti e le sue città caratteristiche, è stato spesso scelto dalle grandi produzioni e dai più celebri cineasti per ospitare i set di film e serie tv che tutti conosciamo. Il più grande polo cinematografico del Marocco è indubbiamente l’Atlas Corporation Studios, sito a pochi chilometri dalla città di Ouarzazate. Con la sua superficie di 322mila metri quadrati, che lo rende tra i più grandi studi al mondo, l’Atlas ha ospitato un grandissima quantità di film, come ad esempio Alexander di Oliver Stone, Kundun di Martin Scorsese, Babel di Alejandro González Iñárritu e Asterix & Obelix – Missione Cleopatra di Alain Chabat. Il regista premio Oscar Ridley Scott lo ha scelto addirittura in tre diverse occasioni: per Black Hawk Down, Le crociate e, soprattutto, per Il gladiatore.

Per quest’ultimo capolavoro, vincitore di ben cinque premi Oscar, Scott ha sfruttato anche una delle più iconiche località marocchine: il villaggio fortificato di Ait-Ben-Haddou. Con le sue caratteristiche torrette rossastre, la città è inserita nel patrimonio dell’Unesco e ha ospitato tanti altri grandi registi, anche italiani. Pier Paolo Pasolini vi ha, infatti, ambientato alcune scene dell’Edipo Re del 1967 e lo stesso Franco Zeffirelli vi ha girato la miniserie del ’77 Gesù di Nazareth. Ma alla lista si aggiungono anche Lawrence d’Arabia del ’62, L’ultima tentazione di Cristo di Martin Scorsese, La mummia di Stephen Sommers e, soprattutto, la popolarissima serie tv Il Trono di Spade.

Nella sua lunga produzione, la serie tratta dai romanzi di George R.R. Martin ha sfruttato anche un’altra celebre location, la città di Essaouira. Le sue splendide palazzine bianche a picco sul mare, anch’esse patrimonio dell’Unesco, sono state scelte perfino dal grande Orson Welles per ospitare il suo Otello del 1952.

Ma non finisce qui. Il cinema si lega indissolubilmente anche alla città di Marrakech, non solo perché scelta dal maestro del brivido Alfred Hitchcock per L’uomo che sapeva troppo del 1956, ma anche perché sede del Festival Internazionale del Cinema di Marrakech, storica kermesse che, per la sua ultima edizione, ha scelto come presidente di giuria il regista italiano Paolo Sorrentino.

Carlo D'Acquisto
10 Dicembre 2022

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