‘Asterix & Obelix: Il regno di mezzo’, i Galli incontrano Zlatan Ibrahimovic

Tornano i Galli più temuti e simpatici di sempre in un'avventura verso Oriente


Oltre i confini della vasta Repubblica Romana, dove “neanche Alessandro Magno volle spingersi”, cresce rigoglioso l’impero cinese. L’anno è il 50 a.C. e mentre Giulio Cesare (Vincent Cassel) bisticcia con Cleopatra (Marion Cotillard), un colpo di stato ordito da Deng Tsin Qin (Bun-Hay Mean), principe traditore, destituisce l’imperatrice della Cina. La principessa Fu Yi (Julie Chen) fugge in salvo, scortata dalla fidata Gan Cho (Leanna Chea) fino in Gallia, dove due inarrestabili e noti guerrieri correranno alla “terra di mezzo” per salvarne gli equilibri, arrestare il colpo di Stato e dare ancora una volta una lezione all’esercito romano.

 

Mai come in Asterix & Obelix: Il regno di mezzo – nei cinema dal 2 febbraio con Notorious Pictures – si erano spinti così lontano gli eroi di Armorica (nell’attuale Bretagna), pronti a tutto per un’avventura. Ma i cambiamenti non si misurano in chilometri, e Asterix e Obelix ne fanno pochi prima di iniziare a mettere in discussione la propria quotidianità. Asterix sogna “una vita più sana”, perché mangiano troppa carne e non sa se la pozione magica sia davvero sicura. Obelix si preoccupa per i dubbi dell’amico, ma presto inizierà anche lui a desiderare importanti rinnovamenti.

Nel lungo viaggio – dalla Gallia a Suez, poi su per la Siberia ed ecco la Cina – Asterix e Obelix si innamorano e fanno i conti con una lunga amicizia costretta a cambiare. Niente pericolo, non è la fine del dinamico duo. C’è ancora tempo, fino a quando “saremo grandi”. Perché, come suggerisce Obelix, la vita da eroi è ancora faccenda da compari all’avventura. L’amore, d’altronde, non si vince con la facilità dell’esercito romano.

Scritto e diretto da Guillaume Canet, che veste anche i panni del minuto e potente Asterix, Asterix & Obelix: Il regno di mezzo segna uno iato nella storia del franchise, portato per la prima volta su schermo nel 1999 e da allora saga di maggior successo per la Francia con oltre 450 milioni di incasso. Si tratta del primo capitolo a non ispirarsi a un fumetto e senza Gérard Depardieu nei vistosi panni di Obelix. Baffi e pantaloni rigati passano a Gilles Lellouche, in sintonia con Canet nel riproporre l’iconica coppia.

Sono cinque ora gli adattamenti live-action dei personaggi creati a fine Anni ’50 da René Goscinny e Albert Uderzo. Il viaggio in Cina proposto ripensa solo in parte le ambientazioni, trovando una sintesi tra lo stile più vicino ai protagonisti e la sconosciuta Cina. 

Asterix & Obelix: il regno di mezzo ha un primo obiettivo: innescare la risata. Con qualunque mezzo, senza pietà. Montaggi sonori che accostano hit Anni ’80 a personaggi dell’antica Roma, legionari con il vezzo del romanesco, crisi coniugali tra la coppia più potente della terra. Molti sono gli elementi già noti, ma altrettante le novità che portano i personaggi a un nuovo livello di parodia. Tutto è sopra le righe, niente si salva dal filtro comico che si distende orizzontale, desideroso di abbracciare ogni pubblico previsto e sperato.

La lente caricaturale con cui è ripresa l’intera vicenda rimastica un po’ di contemporaneità, presentando Galli e colleghi particolarmente vicini al presente dello spettatore in sala. Qui la parodia vira in satira, piuttosto semplice ma chiara. Già era accaduto nei fumetti e nelle trasposizioni, anche animate. I temi colpiti sono di quotidiana riconoscibilità, e iniziano dalla ricerca di una vita più “healthy” da parte di Asterix, passando per il personaggio “nativo Fenicio” che si sente offeso per il trattamento riservato alla sua cultura, fino all’ombra di una “Cesare donna” che fa tanto ridere la corte romana mentre si stagliano ipotesi fino a quel momento mai considerate.

Tra le intercapedini di un presente ingombrante ma giustifcato, non perde di sostanza la parodia generale. Il voice over verbalizza ogni evento e colpisce con insistenza la struttura epica del racconto, usata come espediente della commedia. “Questo è un flashback”, ci riferisce dopo aver deciso di tagliare il racconto della principessa “perché probabilmente troppo commovente e dispersivo”.

E poi, appare Zlatan Ibrahimovic, sintesi perfetta dell’andamento comico e generalista di Asterix & Obelix: il regno di mezzo. Il calciatore è Caius Antivirus, marcatore di punta dell’esercito romano, guidato da Cesare con improvvisata strategia da allenatore della Nazionale.

Asterix & Obelix: il regno di mezzo non è tratto da un fumetto, ma lo diventerà, ribaltando lo sviluppo della saga ora aperta a ogni possibilità e indifferente ai confini geografici. Ci dovremo forse attendere un capitolo nello spazio? Giulio Cesare e il fidato biografo – protagonista di molti degli sketch più avvincenti – avranno senz’altro una tuta pronta, ma è certo che li raggiungeranno ancora una volta gli inarrestabili Galli. Nel frattempo, l’inedita avventura a fumetti ambientata in Cina arriverà in tutte le edicole, fumetterie e librerie il 9 febbraio con Panini Comics, a una settimana dalla distribuzione in sala dell’omonimo film di Guillaume Canet. 

Alessandro Cavaggioni
26 Gennaio 2023

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