‘The Last of Us’, cosa sappiamo sulla seconda stagione

Lo show di HBO con Pedro Pascal e Bella Ramsey, adattamento dell'omonimo videogioco, ha conquistato gli spettatori e tornerà con nuovi episodi


La serie dell’anno, per ora, è una: The Last of Us. L’adattamento HBO del videogioco prodotto da Naughty Dog in esclusiva per Sony Playstation è stato un successo, a tal punto che il finale di stagione –  andato in onda domenica 12 marzo in concomitanza ai 95° Academy Awards – ha tenuto incollati allo schermo oltre 8 milioni di statunitensi tra la prima sul canale dell’emittente e lo streaming di HBO Max. I record sono tanti, gli elogi (di critica e pubblico) forse di più. Ora però, fugati i dubbi sulle possibilità di portare su schermo la storia di Joel ed Ellie, interpretati nella serie dalle star del momento Bella Ramsey e Pedro Pascal, si guarda al futuro: cosa attende The Last of usCraig Mazin e Neil Druckmann, showrunner della serie, hanno iniziato a diffondere alcune possibilità, e intanto scalpitano le teorie dei fan.

The Last of us avrà una seconda stagione? Sì, ma potrebbe volerci più di un anno per tornare al fianco di Ellie e Joel. In un’intervista a Collider Pedro Pascal ha ritenuto possibile che le riprese abbiano inizio già nel corso del 2023, ma per l’uscita degli episodi è credibile che non se ne parli prima della fine del 2024 (per gli ottimisti, come Forbes) o a 2025 inoltrato (ipotizza Variety). In ogni caso, l’agenda è in mano a HBO, che non ha ancora dichiarato date o periodi di uscita.

L’azienda e emittente statunitense proprietà di Warner Bros. annunciò la produzione di The Last of Us nel marzo 2020, per poi distribuire la serie a partire da febbraio 2023. Potrebbe essere un riferimento utile per calcolare le tempistiche, ma è difficile prendere a modello quanto accaduto a un progetto iniziato in piena pandemia (covid, non funghi cordyceps).

È quindi ancora presto per scoprire quando esce la seconda stagione di The Last of Us, ma la notizia relativa all’ampiezza dei progetti di Mazin e Druckmann ha già entusiasmato gli spettatori. Siccome il materiale da adattare è più vasto di quello già portato su schermo, saranno necessari più episodi e capitoli: “il secondo gioco è molto più grande del primo, la quantità di storia è molto più grande”, ha riflettuto Mazin, “Quindi penso che ci sia bisogno di più stagioni“. 

Cosa vedremo nella seconda stagione di The Last of UsCome dichiarato da Mazin, sappiamo che verrà adattata una porzione degli eventi di The Last of Us Part II, il videogioco sequel uscito il 19 giugno 2020. La storia di Joel e Ellie proseguì su Sony Playstation con un salto temporale di quattro anni, ritrovando i protagonisti a Jackson, nella comune dove vivono anche Tommy e Maria. Craig Mazin ha confermato che non ci saranno filler (episodi “riempitivi”) ambientati negli anni non coperti dai videogiochi e che perciò anche la serie TV subirà un balzo temporale non indifferente.

Cast e personaggi, chi torna e chi no. Bella Ramsey e Pedro Pascal torneranno nei propri ruoli. L’attrice, classe 2003, ha 19 anni e interpreta una quattordicenne. Nella nuova stagione il personaggio dovrà avere l’attuale età dell’attrice, che nel frattempo ne avrà compiuti 24. Ogni dubbio sul piano della credibilità è dunque accantonato. Discorso differente per i nuovi co-protagonisti in arrivo. Il sequel del videogioco aggiunge alcuni personaggi chiave, che sono già stati confermati per l’adattamento HBO. Molti attori che hanno donato voce e forme ai personaggi del gioco, grazie al doppiaggio e alle performance in motion capture, stanno attendendo di scoprire se saranno coinvolti anche nella serie. L’attore Ian Alexander ha dichiarato a Insider che incrocia le dita nella speranza di riprendere il ruolo di Lev, personaggio transgender già confermato per la nuova stagione. Il passaggio da un medium all’altro non è nuovo all’adattamento di HBO. Già è accaduto con Merle Dandridge, che interpreta la leader delle ‘Fireflies’ Marlene, o Jeffrey Pierce, il commovente Tommy del terzo episodio. Ashley Johnson, voce della Ellie videoludica, è invece apparsa nel finale di stagione vestendo i panni di Anna, madre della ragazza. 

Tra i personaggi più attesi c’è Abby, soldato in cerca di vendetta per la morte del padre. Nel videogioco è interpretata da Laura Bailey, a cui gli showrunner hanno dedicato un piccolo cammeo nel finale di stagione, lasciando intendere dunque che non tornerà nei panni già indossati per Sony Playstation e Naughty Dog. Tra social e riviste circola l’ipotesi che possa essere Shannon Berry a ereditarne la parte, ma per ora nessuna conferma da HBO. Neil Druckmann ha da poco iniziato a seguire l’attrice su Instagram, elemento che confermerebbe la teoria di alcuni utenti. 

Un altro personaggio fondamentale è invece Dina, la cui presenza è già stata confermata. Parlando del futuro della serie nel podcast Happy Sad Confused, Bella Ramsey ha rivelato l’intreccio amoroso con la sua Ellie: “Sono molto emozionata per la storia Ellie-Dina. Ho guardato una clip, qualcuno ha fatto un montaggio del gamplay del videogioco che ripercorre la loro storia d’amore. Sono così eccitata di portarla portare in scena”.

 

 

Cosa cambierà. La seconda stagione di The Last of Us divergerà dal videogioco più di quanto non sia accaduto nei primi nove episodi. Craig Mazin ha dichiarato: “A volte sarà radicalmente differente, altre solo un po’. In ogni caso sarà diversa, non esattamente il gioco ma lo show che io e Neil vogliamo creare”.

Primo fronte di allontanamento sono gli infetti, già rielaborati nella prima stagione. Mazin ha promesso che ci saranno più infetti e “forse di tipi diversi”, proseguendo l’esplorazione delle forme di cordyceps, molto più del classico zombie: “penso che per la prima stagione stessimo imparando come creare gli infetti e inserirli in modo da non farli sembrare strani. Penso che l’abbiamo capito e nella prossima stagione andremo avanti”.
 
È probabile che venga introdotto il concetto di “spore”, presenti nel videogioco e ancora assenti nella serie.  Potrebbero dunque apparire le maschere a Gas come oggetto comune, e per di più disumanizzante (elemento necessario in una storia in cui la sopravvivenza gratta il fondo di ogni valore umano)La necessità di difendersi dalle spore funghine disperse nell’aria aumenterebbe le difficoltà incontrate dai protagonisti: “Se ci fossero così tante spore e fossero disperse nell’aria – ha riflettuto Mazin – l’infezione si diffonderebbe ancora più facilmente. Non abbiamo eliminato del tutto le spore dal nostro show, ma non ci siamo ancora arrivati. È possibile che possano tornare. Potremmo avere un piano al riguardo”.

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