17 marzo 2023, la rassegna stampa

Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell'audiovisivo


Ogni mattina CinecittàNews vi presenta un panorama delle notizie con cui i media seguono il mondo dell’audiovisivo

KEANU REEVES E IL SUO QUARTO JOHN WICK

“Mi piace il cinema asiatico perché è costruito sulla tragedia, come molta opera italiana, che non significa tristezza” dice Keanu Reeves a Roberto Croci che lo intervista sul ‘il Venerdì’ di Repubblica: il tema è John Wick 4, il nuovo capitolo della saga del killer vendicativo, in sala dal 23 marzo, per la regia di Chad Stahelski, che lo vede nuovamente protagonista. Per l’amatissima star di Point Break, Belli e Dannati, Il Piccolo Buddha, Speed e della saga di Matrix, “Shakespeare è l’esempio che la tragedia può essere divertente”.

FRANÇOIS OZON: “ME NE FREGO DEL POLITICAMENTE CORRETTO”

Il regista francese parla del suo film Mon crime, la colpevole sono io in un’intervista a Chiara Mariani sul settimanale del Corriere della Sera ‘7’: una commedia ambientata negli anni ’30 tratta da una pièce teatrale in cui risuonano i temi del MeToo. Protagoniste due ragazze “che fanno scelte amorali per una buona causa”: un’attrice sconosciuta (Nadia Tereszkiewicz) e un’avvocata alle prime armi (Rebecca Marder). Con Fabrice Luchini e Isabelle Huppert. “Ambientandola oggi non sarebbe potuta essere una commedia” – dice Ozon. In sala il 30 marzo.

STEFANO BISES: LA MORALE È NELLE COSE, IL COPIONE È MUSICA

Su ‘Il Venerdì’ di Repubblica Concetto Vecchio intervista Stefano Bises, considerato il più brillante sceneggiatore di serie italiano (Gomorra, Esterno notte, La Squadra). “Scrissi anche The Pope, ma Sorrentino me la bocciò”, dice Bises, 58 anni, che parla del suo nuovo lavoro tratto da Bilal, uno dei più noti libri italiani sui migranti, di Fabrizio Gatti. “Serve uno scavo continuo sui personaggi, l’importante è il tono del racconto: il copione è come la musica”.

TINTO BRASS: L’AMORE È LA SOLA TRASGRESSIONE CHE CI RESTA

Il regista, che compirà 90 anni il 26 marzo, si racconta a Daniele Castellani Perelli su ‘Il Venerdì’ di Repubblica. “Nella vita mi sono sempre buttato, non ho rimpianti: l’ho vissuta come volevo, nonostante gli scontri con la censura” – dice Brass, che ha firmato tra gli altri La chiave, Il disco volante, L’urlo, e Così fan tutte. “L’ultimo regista italiano che ho ammirato è Fellini: si vergognava di confessare che guardava i miei film, così glieli passavo in anteprima”.

IL RITORNO DEL WESTERN NELLE SERIE TV

‘7’, il settimanale del Corriere della Sera, dedica un lungo speciale alle serie western presenti sulle piattaforme, Yellowstone con Kevin Kostner e Django con Franco Nero su Sky, 1923 con Harrison Ford su Paramount+ e Prime Video. Molte le firme in campo: un’analisi sociologica di Carlo Bordoni si concentra sul genere che “offre certezze”, una riflessione quasi geopolitica di Guido Olimpio lo definisce “stato della mente”, un articolo di Antonio Polito parla del prequel 1883 come una storia di emigranti e di speranza, e un’intervista di Enrico Caiano a Terence Hill annuncia il suo Trinità, la suora e la pistola, in cui sarà anche regista.

CHECCO ZALONE E IL POLITICALLY CORRECT

“Il problema non è che non si può dire nulla, ma che si può dire tutto, ognuno è libero di ferire e offendere” – dice l’attore ad Aldo Cazzullo in un’intervista a tutto campo sul Corriere della Sera: dai suoi film alle polemiche sui social, ai rapporti con Fiorello, Fedez, Muti, Vasco Rossi, De Gregori, fino alla cena preparata per la presidente del Consiglio Meloni, pur avendo votato PD.

IL DECALOGO ANTI-MOLESTIE DURANTE IL CASTING

‘la Repubblica’ e ‘il Fatto Quotidiano’ pubblicano le “Linee guida contro gli abusi durante la fase di casting“, scritto dall’Unione Italiana Casting Directors, l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo, Amleta, Agenti Spettacolo Associati e Libera Associazione Rappresentanti di Artisti, sottoscritto ieri al Cinema Troisi di Roma da una serie di attori, attrici e addetti ai lavori tra cui Vittoria Puccini, Sonia Bergamasco, Fabrizio Gifuni, e molti altri: un documento contro le violenze sui set e durante i provini.

redazione
17 Marzo 2023

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