Tra creature di Dio e spiriti dell’Isola, 10 film per scoprire l’Irlanda

In sala dal 4 maggio, Creature di Dio è solo l'ultimo dei film che raccontano l'incredibile Irlanda. Ecco 10 titoli che hanno consegnato l'


L’Irlanda torna in questi giorni nei cinema italiani, a qualche mese di distanza del magnifico Gli spiriti dell’Isola, grazie allo struggente dramma Creature di Dio. Dolorosamente duro, emotivamente teso, il film di Saela Davis e Anna Rose Holmer esplora i limiti dell’amore di una madre grazie a una delle attrici più intense, e forse non abbastanza celebrate, del panorama mondiale: Emily Watson.

Protagonista quanto lei è il luogo dove è ambientata la storia: un villaggio di pescatori nel cuore di una terra inospitale e al contempo meravigliosa. Le tempeste sferzano le onde e i cani abbaiano. Il paesaggio è tormentato, desolato eppure ha un fascino rude, che lo rende magnifico.

D’altronde il cinema irlandese ha sempre elevato la sua natura tra cielo e mare, tra venti e piogge, il carattere selvaggio dei suoi paesaggi a simbolo della forza creatrice e distruttiva dei rapporti umani di chi vive sull’Isola.

I film sono uno straordinario “mezzo di trasporto”, in grado di farci viaggiare in un altro Paese abbracciati alle poltrone di un cinema o comodamente seduti sul divano di casa. Così con il solo passaporto che sono i nostri occhi e le nostre orecchie, vi invitiamo a sorvolare paesaggi mozzafiato, edifici storici, villaggi caratteristici, pub famosi in tutto il mondo, tombe spettrali, castelli suggestivi, abbazie storiche e molte altre splendide location che fanno dell’Irlanda un’ambientazione ideale per le storie cinematografiche.

Ecco 10 film, dal più recente al più “antico”, per conoscere meglio quest’isola spettacolare. Partiamo dal già citato…

Gli spiriti dell’Isola (2022), di Martin McDonagh

Per molti è considerato il vincitore morale degli ultimi Oscar. The Banshees of Inisherin (il bellissimo titolo originale) è interpretato da due degli attori irlandesi più famosi in assoluto: Colin Farrell e Brendan Gleeson. La storia racconta delle conseguenze della fine dell’amicizia tra due uomini in una piccola isola rurale al largo delle coste. La scrittura è affascinante e il regista Martin McDonagh ha ancora una volta fatto centro con una dark comedy che si va ad aggiungere al suo repertorio che comprende In Bruges e Tre Manifesti a Ebbing, Missouri. Non è solo una sceneggiatura ben scritta. Non è solo una prova di recitazione che incanta e coinvolge. Non è solo un bellissimo film. È un’opera davvero importante, imperdibile. Ed è profondamente irlandese.

Belfast (2021), di Kenneth Branagh

Un’altra recente “macchina da Oscar” che ha vinto un gran numero di premi nel 2021, Belfast è incentrato sulla difficile situazione dell’Irlanda del Nord tra gli anni ’60 e ’70. Basato sull’infanzia del regista Kenneth Branagh, il film narra di una famiglia protestante che vive nella capitale irlandese del Nord in contrasto con le famiglie cattoliche che abitano nella zona. Concentrandosi soprattutto sulla prospettiva dell’infanzia, Belfast utilizza il filtro della nostalgia per gettare uno sguardo sull’odio da cui intere comunità sono state ossessionate per così tanto tempo nella loro città. Lo fa senza mai affondare troppo nel dramma, grazie a una leggerezza piena di gioia, umorismo e sentimenti umanissimi.

La canzone del mare (2015) di Tomm Moore

La società di animazione irlandese Cartoon Saloon è salita alla ribalta nell’ultimo decennio per i suoi incredibili film d’animazione, tra cui The Secret of Kells e Sotto il Burqa. Tuttavia, il capolavoro è il film d’animazione dal sapore “celtico”: La canzone del mare (Song of the sea). Un “cartoon” che vanta una profondità narrativa commisurata alla sua bellezza visiva e che si traduce in una vicenda traboccante di ispirazione e una ricchezza di racconto adatta a tutta la famiglia e uno dei più amati film irlandesi di sempre.

Brooklyn (2015) di John Crowley

Un altro dei migliori film sull’Irlanda è Brooklyn, un dramma storico romantico ambientato negli anni ’50. Una giovane donna proveniente da una piccola città del sud-est dell’isola decide di trasferirsi a Brooklyn in cerca di maggiori e migliori opportunità. Ma il richiamo della sua terra d’origine continua a essere forte. Questo è cinema classico al suo meglio, in grado di proiettare il pubblico in un altro tempo e in un altro luogo per ricreare in modo impeccabile il contesto emotivo di chi, immigrato, è costretto a lasciare la propria casa. il film poggia sulle spalle giovani della irlandese Saoirse Ronan, qui davvero in stato di grazia.

Calvario (2014) di John Michael McDonagh

Un’altra straordinaria interpretazione di Brendan Gleeson è stata quella in Calvario, uscito nel 2014 e che lo vede indossare i panni di un sacerdote che nel confessionale viene informato da uno sconosciuto che lo ucciderà entro una settimana. Il personaggio di Gleeson, che affronta questa situazione e cerca di riconciliarsi con la figlia, mette in scena una performance di grande impatto. Calvario è cupo, serio e soprattutto esaltato espressionisticamente dalla bellezza del paesaggio irlandese. Da vedere.

Un poliziotto da happy hour (2011) di John Michael McDonagh

Una delle più divertenti storie di “pesci fuor d’acqua” in circolazione, The Guard (titolo originale) vede protagonista Don Cheadle nei panni di un agente americano dell’FBI che si reca in una piccola città dell’Irlanda per occuparsi di un caso di traffico di droga. Tuttavia, deve prima fare i conti con un ridicolo poliziotto irlandese interpretato da Brendan Gleeson. Il duo ha un’alchimia straordinaria, la sceneggiatura intelligente e briosa è accompagnata dalla ispirata macchina da presa di Larry Smith che utilizza le splendide location della costa occidentale dell’Irlanda per disegnare un paesaggio vivido e mai solo di sfondo. Si ride di gusto, una delle migliori commedie degli ultimi anni.

Once (2007)

Per restare in tema di film eccezionali non può mancare questo: da molti considerato l’opera più bella uscita al cinema nel 2007. Racconta con piglio documentaristico la storia d’amore tra un immigrato e un busker, uniti dal profondo legame per la musica. I due provano e registrano canzoni insieme mentre scoprono che tra loro sta sbocciando l’amore. Se The Commitments mostra il lato grintoso e robusto di Dublino e della scena musicale irlandese, Once ci mostra un aspetto più morbido e romantico. È un gioiello vero che va ripescato dall’oblio in cui sembra essere precipitato, purtroppo.

The commitments (1991) di Alan Parker

Autentico cult irlandese divenuto molto famoso nella cultura irlandese degli anni ’90, The Commitments mostra ambientazioni piuttosto tetre di una Dublino schiacciata dalla miseria economica, ma le sequenze musicali sono decisamente infuocate ed esplodono sullo schermo. E il cast, giovane e inesperto, riesce a trasmettere una toccante credibilità. Il film è incentrato su un giovane fanatico di musica che decide di mettere insieme alcuni operai per formare un gruppo soul.

Il mio piede sinistro (1989) di Jim Sheridan

Questo è un biopic impreziosito dalla performance stellare di Daniel Day-Lewis (ogni fotogramma è illuminato dalla sua brillantezza) nel ruolo di Christy Brown, un artista irlandese nato con una paralisi cerebrale. L’unico arto che può controllare è il piede sinistro, con il quale impara a scrivere e dipingere. Pur non potendo parlare o camminare, diventa famoso per la sua arte e alla fine scrive la sua autobiografia. È un meraviglioso ritratto dell’Irlanda al cinema attraverso una straordinaria storia personale.

Un uomo tranquillo (1952) di John Ford

Uno dei più famosi film ambientati in Irlanda, Un uomo tranquillo, vede John Wayne nei panni di un pugile che uccide accidentalmente qualcuno sul ring e decide di lasciare l’America per tornare nell’Isola di Smeraldo, nell’immaginaria città di di Innisfree (ovvero Cong, nella contea di Mayo). Sicuramente tra le grandi collaborazioni che Wayne ha avuto con il leggendario regista John Ford per creare un pezzo di storia irlandese, amato da diverse generazioni di spettatori. Il film vinse anche due Oscar, tra cui quello per la miglior regia.

Giorgio Gosetti
05 Maggio 2023

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